Vigilanza Rai: slitta, per indisposizione di Masi, l’audizione su TivùSat e Sky

di Raffaella Natale |

Italia


Mauro Masi

La seduta della Commissione di Vigilanza Rai convocata per oggi, mercoledì 29 luglio alle ore 14, per l’audizione dei vertici della Tv pubblica è stata rinviata a causa di una indisposizione del Direttore Generale, Mauro Masi, di cui è stata data comunicazione questa mattina al Presidente Sergio Zavoli. Lo rende noto un comunicato della presidenza.

 

Fissato per domani il Cda della Rai. “L’ordine del giorno è ufficiale – ha detto il presidente Paolo Garimberti a margine di una conferenza stampa – e ci saranno anche le proposte di nomine”.

“Vediamo cosa deciderà e porterà il direttore generale alla riunione del Consiglio di Amministrazione e poi stabiliremo cosa fare. Spettano a lui le proposte”. Probabili quelle di radiofonia e giornali radio. Rinvio a settembre invece per tg3 e Raitre.

Ma a questo punto, potrebbe saltare anche la riunione del Cda di Viale Mazzini.

 

Ormai manca pochissimo all’avvio di Tivù Sat, la nuova piattaforma satellitare gratuita, nata per consentire la visione della tv digitale terrestre anche nelle zone non raggiunte dalla nuova tecnologia, il cui lancio è fissato per il 31 luglio.

 

Oggi Masi e Garimberti avrebbero dovuto riferire proprio su Tivù, la società di Rai (48,25%), Mediaset (48,25%)  e TI Media (3,5%), e sullo stato della trattativa con Sky per il rinnovo del contratto con Raisat, ormai agli sgoccioli. L’accordo scade il 31 luglio e per ora, a parte un fitto carteggio, che non ha fatto che confermare le rispettive posizioni e la distanza tra le offerte, non ci sono novità.

 

Nei giorni scorsi, Masi ha riferito in Cda che la Tv di Rupert Murdoch – che ha offerto 50 milioni all’anno per sette anni, più 75 milioni per diritti di Rai Cinema – vuole vincolare all’accordo anche i canali free, presenti e futuri. Forte del sostegno del Cda, è presumibile che il Dg formuli a questo punto una proposta economica, tenendo conto delle stime interne aziendali: nel documento distribuito al Cda a maggio, la cifra complessiva immaginata sarebbe di almeno 200 milioni di euro l’anno. Altra ipotesi potrebbe essere accorciare la durata del contratto.

 

Probabilmente, dal 1° agosto, Rai continuerà a trasmettere anche tramite il satellite di Sky, come vuole il contratto di servizio che impone “neutralità tecnologica” in applicazione della normativa europea, anche senza rinnovo del contratto con Raisat. Altrettanto probabile però che Rai, e anche Mediaset, comincino a criptare singoli eventi, a propria discrezione.

 

Per Sky, lo scambio epistolare tra la direzione generale della tv pubblica e l’emittente di Murdoch sarebbe proseguito anche in questi giorni senza però arrivare ad un risultato né in termini economici, né in termini di contenuti.

 

‘Non sappiamo cosa succederà con i canali Raisat, certo il contratto scade a fine mese e c’è poco tempo. Sky però è stata chiara, non entra nel contratto con Raisat se non c’è la distribuzione dei canali in chiaro anche per gli abbonati di Sky’, ha detto il direttore della programmazione di Sky Kathryn Fink. Ed ha aggiunto: ‘Comunque i nostri abbonati possono stare tranquilli, avranno comunque più canali anche se non ci saranno più i canali di Raisat’.

 

Durante la presentazione alla stampa, Luca Balestrieri, presidente di Tivù, ha spiegato che la nascita della nuova piattaforma “è un atto dovuto” ed “è complementare al digitale terrestre che non arriverà a coprire il 100% degli italiani. Tivù Sat non ha un ruolo editoriale e rappresenta solo la fornitura di servizi tecnici. Per il 31 luglio saranno presenti sugli scaffali dei negozi i primi decoder”.

 

Tivù Sat partirà con 22 canali, tutti free; per accedere all’offerta è necessario acquistare un decoder compatibile da affiancare al normale televisore tramite cavo Scart e una parabola orientata a 13° est.

I decoder costeranno inizialmente meno di 100 euro. Poi i prezzi scenderanno.

L’obiettivo da raggiungere sono gli 1,5 milioni di famiglie italiane circa che hanno difficoltà con gli altri tipi di segnale.