Banda larga: per la Banca Mondiale ‘Fattore essenziale per la crescita socio-economica’. I governi studino incentivi agli investimenti

di Alessandra Talarico |

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Banda larga

L’accesso a internet a banda larga è considerato un fattore sempre più “necessario, vitale, integrante” nella vita delle persone: lo rivela un nuovo studio commissionato da Alcatel-Lucent, secondo cui i servizi a banda larga a casa – soprattutto nell’attuale contesto economico – sono ‘essenziali’ per l’84% dei consumatori.

 

Anche se questa ricerca potrebbe essere considerata un po’ di parte, visto che il committente è il maggiore fornitore di infrastrutture a banda larga del mondo, a confermare l’importanza di Internet e della telefonia mobile quali propulsori della crescita economica e del cambiamento sociale, arriva anche un rapporto della Banca Mondiale – ‘Information and Communications for Development 2009: Extending Reach and Increasing Impact’ – secondo cui “una crescita del 10% delle connessioni internet a banda larga implica una aumento della crescita economica dell’1,38%”.

L’istituto di Washington – che ha messo confronto le performance ICT di 150 Paesi collegandole con una serie di indicatori sociali ed economici – ha sottolineato altresì l’importanza delle comunicazioni mobili nelle aree rurali e in via di sviluppo, dove le piattaforme wireless sono spesso “l’unico mezzo per raggiungere e offrire servizi pubblici e privati a centinaia di milioni di persone” altrimenti escluse dalla rivoluzione digitale.

 

Nel mondo si contano attualmente oltre 4 miliardi di utenti mobili e il prossimo miliardo di connessioni sarà concentrato nei paesi in via di sviluppo dove, nel 2007, in media, soltanto il 5% della popolazione aveva accesso alla banda larga.

Un aumento del 10% delle linee mobili, secondo i calcoli della World Bank, si accompagnerebbe a una crescita annuale dello 0,81%. Un pari aumento delle linee fisse implicherebbe invece una crescita dello 0,73%.

 

“Queste tecnologie – ha sottolineato Mohsen Khalil, direttore della divisione Global Information and Communication Technologies della Banca Mondiale – offrono opportunità incredibili. I Governi possono lavorare col settore privato per accelerare la realizzazione di reti a banda larga e per estendere l’accesso alle persone a basso reddito”.

 

Oltre alle implicazioni sociali legate allo sviluppo della banda larga, la Banca Mondiale sottolinea l’importanza di queste reti in termini di occupazione giovanile, aumento della produttività ed esportazioni: i Paesi in via di sviluppo dovrebbero cogliere l’opportunità, ancora ampiamente sottovalutata, di puntare sul mercato dei servizi IT – che nel 2007 ha raggiunto un valore di circa 500 miliardi di dollari – incoraggiando con politiche e incentivi ad hoc lo sviluppo delle imprese locali specializzate in servizi di Information Technology.

 

Il rapporto sottolinea anche l’interesse dei governi a divenire più “efficienti, trasparenti e pronti a rispondere alle esigenze” dei cittadini, attraverso l’offerta di servizi online e cita gli esempi di paesi come il Brasile, il Ghana e l’India che hanno dimostrato come un’amministrazione moderna e utilizzatrice delle nuove tecnologie di comunicazione possa dimostrarsi altamente reattiva e produttiva, purché i cambiamenti organizzativi e comportamentali “siano guidati da un elevato livello di impegno politico e da un coordinamento efficace”.

 

“L’accesso broadband completa le fondamenta di un’economia moderna e dovrebbe essere una priorità nei piani di sviluppo nazionali. I governi possono giocare un ruolo chiave nell’espansione dell’accesso attraverso politiche e incentivi in grado di incoraggiare la concorrenza e gli investimenti privati”, ha concluso Katherine Sierra, vicepresidente per lo Sviluppo Sostenibile della Banca Mondiale.

 

L’istituto investe ogni anno oltre 3 miliardi di dollari in progetti ICT in oltre 100 paesi e non è l’unico ad avere dedicato un’indagine sul ruolo della banda larga nella crescita economica e sociale.

Anche Alcatel-Lucent ha commissionato uno studio – realizzato da Penn, Schoen & Berland Associates et Ipsos MediaCT – destinato a misurare l’impatto della crisi economica sulle spese in materia di servizi tlc.

 

Lo studio rivela che per l’84% delle 3.200 persone intervistate in Europa, Asia, Stati Uniti e America Latina, le spese relative alla connessione internet a banda larga sarebbero le ultime ad essere tagliate rispetto ad altri beni e servizi.

Internet figura invariabilmente al primo posto tra i servizi tlc indispensabili, considerato in tutto il mondo come un bene di prima necessità e non un lusso.

 

Nonostante gli effetti della crisi, dunque, difficilmente le famiglie rinuncerebbero alla connessione a banda larga, confermando – ha concluso Tim Krause, CMO di Alcatel-Lucent – “che in tutto il mondo la gente considera internet e i servizi a banda larga una parte centrale della vita economica e sociale”.

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