Rai-Sky: tête-à-tête tra Masi e Mockridge. Nei prossimi giorni un documento ufficiale per rispondere alla Pay TV

di Raffaella Natale |

Italia


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Si è svolto stamani un primo faccia a faccia tra il direttore generale della Rai, Mauro Masi, e l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, dedicato alla questione del rinnovo o meno della convenzione tra viale Mazzini e l’emittente satellitare per la presenza nel bouquet di Sky dei canali generalisti Rai e di altri ancora dell’azienda di Stato.

 

L’incontro si è tenuto questa mattina ed è durato una trentina di minuti. Inizialmente erano presenti anche Giancarlo Leone, vice direttore generale Rai con delega al digitale terrestre, e Lorenzo Vecchione, amministratore delegato di RaiSat, poi però l’incontro è proseguito a due, con i soli Masi e Mockridge.

 

Da ambienti vicini alla direzione generale Rai si apprende che si è solo sfiorato il delicato capitolo economico della questione e la ragione sta nel fatto che in questa prima fase della trattativa obiettivo di viale Mazzini è disporre innanzi tutto del ‘perimetro’ dell’offerta Sky.

 

Come si ricorderà, nelle scorse settimane Masi aveva sottolineato in commissione di Vigilanza che su Sky da parte della Rai “…non ci posizioni preconcette” e si stava procedendo a “…un’analisi costi-benefici nell’immediato ma anche di prospettiva. Poi vedremo l’evoluzione del mercato“. Il direttore generale aveva aggiunto che in casa Rai l’argomento non era affatto sottovalutato, tanto da programmare un apposito Cda, come in effetti è stato un paio di settimane fa.

 

Nei prossimi giorni, probabilmente nel giro di una settimana, Masi – che dal Cda Rai ha ricevuto pieno e unanime mandato a trattare e vagliare la materia – preparerà un primo documento ufficiale e articolato per rispondere alla lettera ricevuta da Sky agli inizi di maggio.

Si tratterà di un documento articolato nel quale saranno definiti il perimetro dell’offerta e la durata del contratto e forse anche la richiesta economica della Rai, che sarebbe decisamente più sostanziosa rispetto all’offerta di Sky (350 milioni di euro per sette anni per i canali di Raisat, più 75 milioni per le produzioni di Rai Cinema).

 

Intanto il segretario generale della Fistel Cisl, Armando Giacomassi, ha richiesto un incontro urgente al direttore generale della Rai “…a fronte dei delicati passaggi che l’azienda si trova ad affrontare nel breve termine”. Lo si legge in una nota diffusa dal sindacato.

“…Il digitale terrestre e le implicazioni editoriali connesse, l’eventuale uscita dalla piattaforma Sky, il futuro delle sedi regionali e dei centri di produzione di Roma, Torino, Napoli e Milano, una autentica riduzione degli appalti esterni e delle consulenze, il rilancio della Radiofonia – si legge nella nota -, sono soltanto alcuni degli importantissimi temi che vanno affrontati e discussi con il sindacato poiché – spiega Giacomassi – sono strettamente connessi all’effettivo rilancio del servizio pubblico radiotelevisivo, condizione necessaria questa, per tenuta degli attuali livelli occupazionali sia dei lavoratori a tempo indeterminato che a tempo determinato”.

 

Giacomassi, prosegue la nota “…chiederà a margine della riunione un particolare impegno al direttore generale Masi per individuare le condizioni che portino a chiudere rapidamente le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori della Rai scaduto ormai da 18 mesi”.

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