Miptv 2009: i progetti dell’Italia con focus su regione Lazio e le sue eccellenze. Marrazzo, ‘In tempo di crisi bisogna investire nella cultura’

di Raffaella Natale |

Il successo della fiction italiana. 'Il Commissario Montalbano' sbarca sulla BBC.

Europa


Montalbano

Roma sarà per due giorni la capitale mondiale dell’audiovisivo nell’ambito del Word Economic Forum. Appuntamento il 5 e 6 luglio prossimi. L’annuncio arriva dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, a Cannes in occasione del MIPTV, il Festival internazionale dell’audiovisivo.

Significa che la capitale, per la prima volta, riunirà i 30 uomini più importanti dell’industria mondiale dell’audiovisivo. E che vedrà il 6 anche un convegno internazionale dove sviluppare proposte e sinergie per la crescita del settore. Il Lazio si conferma quindi ‘regione europea’ dell’audiovisivo, oltre che essere la regione della Rai, la regione di Cinecittà’, la regione dell’industria audiovisiva.

 

E il distretto rappresenta una grande risorsa culturale ed economica della realtà territoriale. Osservando infatti la dislocazione delle società attive soltanto nella produzione di fiction fra il 2002 e il 2007 sul territorio nazionale, emerge – ha ricordato Marrazzo – una forte concentrazione nell’area del Lazio, che ospita ben il 75% delle imprese attive in Italia in questo genere, 118 su 158, e accentrate esclusivamente nell’area del capoluogo romano. Il fatturato globale delle società che si occupano di produzione di fiction, nel 2006, ammontava a 739,9 milioni di euro, in crescita del 5,7% sull’anno precedente. Più in generale – ha aggiunto Marrazzo -, il settore dell’audiovisivo genera solo a Roma occupazione per circa 150.000 persone.

 

La Regione ha dato vita anche alla Fondazione Lazio per lo Sviluppo dell’Audiovisivo, con presidente Francesco Gesualdi, vicepresidente Gianpaolo Letta, direttore generale Michele Misuraca, e Cda composto da Giovanni Malagò, Giuliano Montaldo e Massimo Bernardini.

La Fondazione nasce come braccio operativo della Regione per raggiungere tre precisi obiettivi: far crescere il RomaFictionFest; fare del Lazio un punto di riferimento del mercato; creare nuove occasioni di formazione di professionalità.

 

E a proposito della terza edizione del RomaFictionFest, Marrazzo ha annunciato alcune novità importanti di questo appuntamento. Innanzitutto l’apertura al mercato.

Accanto all’evento destinato al pubblico sarà aperta infatti una sezione interamente dedicata al rapporto tra produttori e reti televisive. Senza passare per i buyers – e grazie al supporto di Rai, Mediaset e Sky – “…daremo la possibilità di far dialogare direttamente i produttori di fiction con i programmatori di rete. Abbiamo riservato un’attenzione particolare, nella scelta degli inviti, a tutti i Paesi emergenti o a quelli che, secondo le ricerche di mercato, possono essere più interessati ai prodotti della fiction italiana: l’Australia, la Cina, l’India, l’Est europeo”.

 

C’è poi lo sviluppo della formazione. “Vogliamo trasformare il Lazio anche in un polo di riferimento internazionale per le professionali dell’audiovisivo”. Grazie alla Fondazione Lazio per lo Sviluppo dell’Audiovisivo saranno costituiti corso per la formazione di tutti gli ‘artigiani’ che lavorano nella fiction e nell’audiovisivo: falegnami, operatori, costumisti. Per Marrazzo “ha senso investire nella cultura in tempi di crisi”.

 

Il RomaFictionFest, anche quest’anno sotto la direzione artistica di Steve Della Casa, si svolgerà a Roma dal 6 all’11 luglio 2009. La terza edizione della rassegna si arricchisce di una nuova sezione, la RomaTvScreenings, panoramica sulla migliore produzione italiana, una vetrina quindi della nostra fiction da esportare al di là dei confini. Fra gli ospiti internazionali è stata annunciata la presenza delle due menti creative della fiction Lost: Damon Lindelof (ideatore, autore e produttore esecutivo) e Carlton Cuse (autore e produttore esecutivo) ai quali sarà consegnato il “Premio speciale RomaFictionFest 2009″ .

 

La conferma che si sta andando nella giusta direzione arriva anche dai dati raccolti. Il Rapporto mondiale sullo sviluppo umano, presentato nel luglio del 2004, dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) calcolava che tra il 1980 e il 1998, gli scambi commerciali di beni culturali – quindi libri, riviste, prodotti musicali, di cinema, fotografia o televisione – sono aumentati da 95mila a quasi 400mila milioni di dollari.

L’altro dato deriva da uno studio del Commissario alla Cultura dell’UE, Jan Figel. Il rapporto dice che l’industria culturale produce, in Europa, il doppio di quanto fattura l’industria automobilistica e, in termini di Pil, è superiore al contributo del comparto immobiliare, ovvero 654 miliardi di euro in un solo anno. Un dato, questo, che parla da solo.

 

E – ha ricordato il governatore del Lazio – non è un caso se proprio in questi giorni la Commissione europea ha presentato una nuova proposta di programma di finanziamento dei progetti di cooperazione con Paesi terzi sull’audiovisivo”.

Il programma si chiama ‘Media Mundus‘: tra il 2011 e il 2013 si prevedono di concedere circa 15 milioni di euro a progetti presentati da professionisti del settore audiovisivo dell’Ue e di Paesi terzi.

 

Tra i settori economici trainanti della Regione Lazio, il cine-audiovisivo riveste ormai un ruolo determinante: il 69% delle imprese nazionali ha sede nella Regione; il 27% degli occupati nel settore lavora nel Lazio; 15.000 sono le giornate di riprese su 40 set aperti. Oltre la presenza di icone collettive come Rai e Cinecittà, il Lazio è la Regione italiana con i maggiori consumi di cinema pro-capite: il 15% del totale nazionale, a fronte del 9% della popolazione; 17 i milioni di biglietti venduti nel Lazio (116 milioni in Italia); 96,3 milioni di euro spesi dal pubblico laziale ( 661 in Italia).

 

Previsto anche un polo formativo per professioni del cinema, che prevede il finanziamento, con 900 mila euro, di due corsi di formazione per 20 partecipanti e un totale di 1200 ore. E in Commissione Bilancio è stata approvata la norma finanziaria relativa alla proposta di legge 308/2007 sulla partecipazione della Regione alla Fondazione Cinema per Roma.

Il settore dell’audiovisivo sul territorio romano significa 2500 imprese con circa 55.000 addetti; 130 i film prodotti a Roma con le coproduzioni (nel 2003 solo 117); 600 prodotti audiovisivi girati nel 2004 (525 nel 2002); il 27,6% delle attività registrate a livello nazionale ha sede a Roma; l’84% delle aziende italiane che nel 2004 ha prodotto, o coprodotto almeno un film è localizzata all’interno del territorio di Roma.

 

Assessorato alla Cultura, Filas, Regione Lazio e Film Commission hanno messo a disposizione fondi pari a 7 milioni di euro per il 2006-2008, destinati ai produttori extra europei per il recupero anticipato del credito Iva e per cofinanziamenti di produzioni cinematografiche ed audiovisive realizzate da piccole e medie imprese locali.

 

In collaborazione con l’ANEC è stata realizzata l’iniziativa ‘Voglia di cinema‘, la prima edizione di una grande campagna di promozione del cinema in sala, che ha permesso a centinaia di cittadini di andare al cinema nel Lazio a 2,50 euro due volte la settimana (la promozione non comprende le sale di Roma). Per questa iniziativa sono stati stanziati 350.000 euro da parte dell’assessorato alla Cultura e 100.000 euro da parte della presidenza regionale. Inoltre è stato firmato (febbraio 2007) l’atto costitutivo della Fondazione ‘Film Commission di Roma e del Lazio’.

 

E’ l’unica in Italia che vede la partecipazione di tutte le istituzioni regionali per la produzione audiovisiva e del territorio. Da segnalare la Fondazione Cinema per Roma, costituita il 13 febbraio 2007 e con missione la creazione, la promozione e la valorizzazione del cinema e della cultura cinematografica e dell’audiovisivo in generale. Ultima notazione, il distretto dell’animazione.

Nel dicembre 2007 è stato istituito il Polo dell’animazione della Regione Lazio, per sostenere la diffusione, promozione, internazionalizzazione delle produzioni di animazione delle aziende che operano nel settore dei cartoni animati.

 

La vera sfida nel campo della televisione è quella di “lavorare per creare un modello televisivo a livello italiano ed europeo, cambiando quindi il modello inglese dominante, e più lo faremo, più avremo possibilità di farci conoscere”. Lo ha detto Carlo Nardello, amministratore delegato di Rai Trade, durante la conferenza stampa con il presidente Marrazzo.

Nardello ha sottolineato l’esigenza di considerare l’audiovisivo come un vero e proprio distretto industriale, “…anzi c’è da chiedersi perché non lo sia stato finora”. Per l’amministratore delegato di Rai Trade si tratta di considerare il passaggio industria-contenuti, “stiamo lavorando in tal senso con le istituzioni. Raccontare i prodotti e’ raccontare la storia del nostro Paese“. E in questa ottica Rai Trade ha sviluppato una delle più grandi reti di distribuzione. Nardello ha aggiunto che il RomaFictionFest è occasione imperdibile “per farci conoscere”.

 

E’ intervenuta anche Alba Calia, vicepresidente di Rai Trade, che ha sottolineato la portata di un accordo con la Regione Lazio attraverso la realizzazione di due dvd che parlano della regione. “L’idea di fare dell’audiovisivo uno strumento di conoscenza del Lazio è importante, e ancor più lo diventa in una fase di forte crisi economica, dove bisogna saper dimostrare prontezza e capacità di proposta e risposta”.

 

I dvd saranno distribuiti da Rai Trade sul mercato italiano, ma soprattutto proposti ai mercati internazionali, in particolare Cina, Giappone, Stati Uniti e Russia.

 

E per quanto riguarda le fiction italiane, si è appreso che ‘Il Commissario Montalbano‘, dopo il successo avuto in tutta Europa, sbarcherà presto sulla Bbc.

Bbc4, il canale digitale della televisione inglese, ha già trasmesso due episodi del commissario di Vigata. Un test andato molto bene e le trattative per le rimanenti 16 puntate dovrebbero presto chiudersi con successo. L’estate scorsa alcuni episodi di Montalbano sono stati proiettati anche per i poliziotti di Scotland Yard e il personaggio interpretato da Luca Zingaretti è andato anche già in onda anche su alcune Tv locali nordamericane oltre ad aver riscosso successo pure in Australia su Sbs Television, la televisione pubblica.

 

La richiesta di fiction poliziesche è confermata dal fatto che in Europa stanno andando molto bene anche altri due investigatori targati Rai, l”Ispettore Coliandro’ di Carlo Lucarelli e ‘Il commissario Manara’ diretto da Davide Marengo. Ma sui mercati di lingua inglese, i più difficili per prodotti girati in altre lingue visto che a doppiare sono solo italiani, francesi, tedeschi e spagnoli mentre gli altri preferiscono sottotitolare, stanno per arrivare anche altre produzioni Rai. ‘La Masseria delle allodole’, diretto dai fratelli Taviani e tratto dal romanzo di Antonia Arslan, assieme a ‘Caravaggio‘, la fiction diretta da Angelo Longoni con la fotografia del tre volte premio Oscar Vittorio Storaro, sono già stati ceduti negli Usa dove usciranno sia in Dvd che in televisione.

 

Anche per il documentario ‘Leonardo’ di Rai International le trattative per uno sbarco Oltreoceano sono già avviate e potrebbe presto uscire su dvd, satellite e televisioni “in syndacation”, le tv locali collegate fra di loro.

Quanto ai programmi ‘Ti lascio una canzone’, il varietà musicale di Rai Uno, in Italia condotto da Antonella Clerici, dopo essere andato in onda in Portogallo in versione locale con grande successo, potrebbe presto sbarcare in America Latina, uno dei mercati principali per la Rai assieme all’Europa. Oltre ai polizieschi, le grandi co-produzioni restano uno dei settori chiave per la Rai. Alcune puntate di ‘Imperium’ con Peter O’Tool sono per esempio già andate in onda in Giappone e India.

 

 

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