NewTv 1.03,5: alcuni dati sulle streaming views delle principali serie TV

di di Andrea Materia |

Italia


Dollhouse

Visto che negli States la Nielsen ha comunicato per la prima volta alcuni dati (molto, molto parziali!) sulle streaming views delle principali serie TV, opero un breve addendum a NewTV 1.03 di lunedì 16 Febbraio, dedicato ai metrics dell’online video ovvero all’Auditel della NewTV.

 

Corriamo ai dati. Si riferiscono a Dicembre 2008, e – da qui il deluso inciso sul loro scarso valore assoluto – sono limitati alle views generate sui siti ufficiali dei network televisivi USA in chiaro. Per intenderci, nel totale ci sono i dati forniti dai server di NBC.com ma non quelli dell’infinitamente più popolare Hulu (che è la destinazione primaria per i fan delle serie NBC/Fox). E ovviamente sono fuori calcolo tutti i download, legali tramite iTunes o illegali via file sharing, nonché tutti i siti di streaming non autorizzati [ma quello sarebbe davvero impossibile, i video vengono uploadati e cancellati alla velocità della luce].

 

A ogni modo, Lost ha vinto la prima chart Nielsen web-only con 1.4 milioni di spettatori su ABC.com a Dicembre. Ennesima dimostrazione dell’impatto epocale di Lost sulla generazione del Web 2.0, se consideriamo che si trattava di “repliche”, o più correttamente di visioni on-demand delle prime 4 stagioni. La nuova stagione, la quinta, è infatti iniziata il 21 Gennaio 2009. Per fare un raffronto, ha totalizzato all’esordio circa 10 milioni di telespettatori; a questi vanno aggiunti altri 3.5 milioni di aficionados che tra il 22 e il 28 Gennaio hanno visto la puntata dopo averla pre-registrata sui DVR. Un recente sondaggio, di nessun valore statistico ma intrigante in termini tendenziali, lanciato nella community di TVLoop (16 milioni di iscritti), divide così le scelte di fruizione degli appassionati di Lost: 54% in TV in tempo reale, 28% registrato su DVR, 14% online, 1% on-demand (iTunes), 3% su dvd. Le distanze sembrano ancora abissali, ma chi avrebbe concepito anche solo l’idea dell’online viewing fino a ieri?

 

Torniamo alla chart Nielsen. Va forte anche la satira, con il leggendario Saturday Night Live (NBC.com) secondo poco sopra il milione di net-spettatori. Va detto che il SNL si è clamorosamente rilanciato negli ultimi mesi tra i cittadini dello webbosfera grazie alle imitazioni di Sarah Palin della strepitosa Tina Fey [il primo sketch a metà Settembre generò 5.7 milioni di views in 24 ore sul solo NBC.com, sfracellando tutti i record per i video virali]. Non stupisce quindi il suo ottimo piazzamento. Buon terzo in classifica Grey’s Anatomy (ABC.com), poco sotto il milione.

 

In termini quantitativi puri, è chiaro, sono numeri trascurabili. Solo l’11 Dicembre scorso, sul caro vecchio tubo catodico, una replica di Grey’s Anatomy ha raccolto 6.2 milioni di fan. Una puntata inedita di solito acchiappa 15-16 milioni di telecomandi. Tutte le puntate online messe insieme, e nell’arco di un intero mese, non arrivano neanche a un sesto della replica in TV. Anche se, ripetiamo, sono numeri parziali. Secondo TorrentFreak circa mezzo milione di persone scaricano ogni settimana Grey’s Anatomy. Okay, non sono tutti americani (la maggior parte sì), ma già passiamo da 1 milione di views online al mese sul sito ufficiale a 3 milioni aggiungendo i torrent. Si può dibattere sul valore commerciale di questi ultimi, non si può però negare la domanda di contenuti online.

CelebTV.com


 

Tra l’altro, se siete curiosi di sapere quanto pesi iTunes, diciamo che qualche giorno fa Dollhouse, il grande ritorno di Joss “Buffy” Whedon alla serialità TV, ha raggiunto il primo posto nella chart USA con (stime non ufficiali) 25.000 download in una settimana. Tutta gente che ha pagato per vedersi Dollhouse senza le pubblicità e senza costrizioni di palinsesto. Grasso che cola nelle tasche delle major. Chi invece non è irritato dagli spot può dirigersi su Hulu, a cui si attribuiscono al momento numeri dieci volte superiori ad iTunes. L’analogico resta predominante, beninteso, sebbene nel caso di Dollhouse in controtendenza: qui infatti il nuovo action fantascientifico di Whedon è debole sui 4 milioni, battuto dalla versione USA del reality Supertata.

 

E tuttavia, come si è detto in NewTV 1.03, non ci si può più soffermare solo sulle statistiche classiche nell’analisi delle performance in era di “social network-ed TV”. Prendiamo il tempo speso dagli internauti. Una serie insignificante come Priviledged della CW (il canale misto Paramount/Warner Bros. i cui bassi ascolti in prime time avevano assunto le caratteristiche della barzelletta, fino all’arrivo dell’asso cambia tutto Gossip Girl; tra parentesi lo stesso Priviledged è figlio del successo esplosivo tra i teenager di Gossip Girl) ha avuto appena 30.000 spettatori online a Dicembre, ma questi 30.000 hanno passato 3 ore e mezza a testa davanti allo schermo. Quindi: ognuno ha visto tante puntate, probabilmente nel frattempo ha chattato e scritto post nei forum/social network/Twitter/quellochevolete legati agli sviluppi della trama, di fatto si è immerso nell’esperienza intrattenitiva in via massiccia. E questo li rende obiettivi ideali delle aziende di prodotti per target adolescenziale.

 

Le ricerche a supporto di questo teorema sono ormai infinite, ma citarne un paio è sempre carino. L’ultima di Knowledge Networks sull’uso della TV aggiorna il dato su chi guarda episodi completi, integrali, interi, dall’inizio alla fine via streaming dal 10% di un annetto fa al 21%, nella fascia compresa tra i 13 e i 54 anni. Due terzi degli studenti di medie inferiori e superiori pretendono di poter vedere il loro show preferito quando e dove vogliono, e sul device tecnologico di loro scelta. Che pretese, i ragazzi sono sempre esigenti, nevvero? Beh, poi un americano su 3 dice di aver forwardato il link per lo stream di un contenuto televisivo a un conoscente, amico, familiare, collega, l’amante, qualcuno online insomma. Quasi la metà (il 44%) ha ricevuto uno streaming link e ci ha cliccato sopra.

 

Invece ABI Research ci spiega che il 36% dei consumatori assidui di social media, che 99 volte su 100 significa iscritti a Facebook o MySpace o almeno patiti di Messenger, vorrebbe poter accedere ai propri profili mentre guarda la TV. Per capirsi meglio, non vogliono tenere il pc acceso accanto alla TV, vogliono proprio visualizzare il profilo Facebook sul teleschermo, e al tempo stesso guardarsi Gossip Girl. I più giovani per poter in parallelo chattare e inviare instant message (desiderio di esprimere e condividere all’istante pareri sulla puntata), gli adulti per sbirciare negli status updates e commentarli (è il nuovo passatempo nazionale anche in Italia in fondo), gli anziani per poter guardare gli stessi programmi che guardano i loro amici e parenti (ci si sente meno soli). Personalmente trovo odioso non poter accedere all’Internet Movie Database in un box in sovraimpressione sulla mia TV; le quattro righe sul film che mi offre l’EPG di Sky non mi bastano davvero più.

 

A ciascuno il suo.

 

Coming up next: scusateci per l’interruzione, riprendono le trasmissioni regolari del lunedì mattina. In NewTV 1.05 l’imprevedibile “partita” dello sport in streaming.

 

NewTV. Non è più troppo presto, non è ancora troppo tardi.

    

    

Nielsen Streaming Viewing Dicembre 2008 (Tabella)

  

  

 

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