Telecom Italia, Wind e Fastweb insieme per investire in servizi IP Tv. Unica piattaforma per sostenere la neutralità tecnologica

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Grossa novità sul mercato della IP Tv, la tv via cavo telefonico e Internet. Come informa un articolo de Il Sole24Ore a firma di Marco Mele, gli operatori telefonici già attivi in questo settore – Telecom Italia, Fastweb e Wind (Tiscali ha deciso di sospendere i propri servizi) – hanno costituito l’associazione IP Tv.

Ne sarà presidente Giovanni Moglia, direttore degli affari legali e regolamentari di Fastweb.

Come si legge sul quotidiano, Moglia ha spiegato che “Il primo obiettivo in ordine di tempo è quello di far entrare la nostra piattaforma, aperta a tutti gli editori, all’interno della campagna informativa che sarà lanciata nelle aree territoriali dove sarà spento il segnale analogico”.

Con il decoder “ibrido” in vendita da tempo è possibile sia ricevere tutti i canali digitali terrestri gratuiti sia usufruire dei servizi avanzati della IP Tv, come il Video-On-Demand e quello per rivedere quanto trasmesso dalle reti nazionali negli ultimi giorni.

 

Moglia ha anche detto che “Occorre favorire il processo di transizione alle tecnologie digitali in un contesto di neutralità tecnologica e occorre incentivare gli investimenti finalizzati allo sviluppo dei servizi IP Tv”.

 

Esemplare il caso della Francia: con un’Iva agevolata al 5% ha permesso di raggiungere oltre due milioni di abbonati alla IP Tv, sui cinque milioni di utenti europei. In Italia, al contrario, le IP Tv sono state colpite, insieme a Sky, dal raddoppio dell’Iva dal 10 al 20%, che da fine gennaio graverà anche sui loro abbonati (complessivamente al di sotto dei 500mila).

 

“Vogliamo far sapere a tutti gli italiani – ha sottolineato – che, al momento dello switch-off, non hanno solo l’alternativa tra terrestre e satellitare. Con il decoder IP Tv possono avere sia l’offerta terrestre gratuita che quella di Sky a pagamento, con tutto il calcio e il cinema”.

Entro breve tempo dovrebbe essere disponibile sui decoder dell’IP Tv anche l’offerta a pagamento di Mediaset.

 

Un obiettivo di medio termine è quello di arrivare a un unico decoder per i vari servizi rispetto agli attuali terminali “targati” Fastweb o Telecom Italia, da collegare poi alle rispettive reti.

 

“Il punto di forza dell’IP Tv – ha concluso – è la sua capacità di liberare il telespettatore dalla rigidità dei palinsesti. Tutti i contenuti sono sempre disponibili ed è l’utente che decide cosa guardare e quando”.

 

La nuova associazione propone l’IP Tv come piattaforma distributiva non in concorrenza con le altre piattaforme.

 

Marco Mele sostiene che un altro obiettivo dell’associazione è quello di trovare accordi con i produttori di contenuti, finora piuttosto diffidenti verso tale mezzo a vantaggio dell’home video, ancora nettamente preferito dalle majors di Hollywood. Gli operatori IP Tv chiedono di poter offrire i film in contemporanea all’home video “per combattere il download illegale, a vantaggio di tutti“. (r.n.)

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