Tiscali prevede un miglioramento della redditività con ottimizzazione di costi e risorse. Si procede intanto con le trattative per gli asset UK

di Raffaella Natale |

Italia


Mario Rosso

Mercato in fermento per Tiscali, dopo il taglio del target price a 0,15 euro (rating sell confermato) deciso da Citigroup. Il titolo resta su terreno incerto, mentre la società ha già fatto sapere che presenterà a breve un nuovo piano di riassetto strategico, con tagli al personale.

 

Sulla scia delle indiscrezioni di stampa, la compagnia ha confermato i 250 esuberi possibili (su 850 dipendenti su tutto il territorio italiano), con esodi volontari incentivati, oltre a ulteriori razionalizzazioni della forza lavoro.

Da questa operazione dipendono infatti i futuri progetti del gruppo con la formulazione del nuovo piano industriale per la controllata italiana.

 

Il piano, ha spiegato l’azienda, prevede “un miglioramento della redditività anche mediante un piano di ottimizzazione dei costi e delle risorse, coerentemente con il contesto di settore e con le condizioni economiche nazionali ed internazionali”.

Secondo le stime di Tiscali, il piano della controllata italiana vede una riduzione complessiva dei costi operativi e di struttura di circa 40 milioni di euro.

 

Continuano intanto le trattative per la cessione delle attività nel Regno Unito, che Tiscali ha confermato essere “ancora in corso“. In base alle ultime notizie, resta in pole position BSkyB di Rupert Murdoch.

A dicembre, il chief financial officer, Andrew Griffith, ha dichiarato che le attività in Gran Bretagna potrebbero permettere alla Pay TV inglese di allargare la base clienti e potrebbe quindi rivelarsi un acquisto di valore.

 

La dichiarazione di Griffith suggerisce che l’operatore televisivo ritiene l’acquisto delle attività britanniche di Tiscali in grado di incrementare in maniera significativa il numero di residenti ai quali offrire i servizi internet. Se riuscisse a rilevare gli asset diverrebbe il terzo fornitore Adsl della Gran Bretagna con 3,6 milioni di clienti, dietro a BT e Carphone.

 

“…Per ora, noi serviamo solo nove milioni di case, per cui i prodotti Sky a banda larga, per quanto a grande valore aggiunto, si rivolgono solo ai clienti che vogliono aderire all’offerta televisiva“, ha detto Griffith, aggiungendo: “Tiscali ci permetterebbe di allargare la nostra offerta ad altri 16 milioni di residenti, e questo potrebbe avere potenzialmente un grande valore”.

 

Nei mesi scorsi ci sono state voci di colloqui tra le due compagnie ma BSkyB non ha commentato ufficialmente la questione. La vendita delle attività britanniche di Tiscali dovrebbe comportare approssimativamente un ricavo di 741 milioni di dollari.

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