Cellulari: quale futuro per il mobile advertising in tempi di crisi? L’esempio di Blyk e le incognite del mercato

di Alessandra Talarico |

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Blyk, operatore di telefonia mobile paneuropeo gratuito destinato ai giovani e finanziato dalla pubblicità, ha annunciato di aver raccolto finanziamenti per 40 milioni di euro per espandersi in nuovi mercati.

Operatori e inserzionisti hanno a lungo guardato alle opportunità di business nella pubblicità mobile, ma la crisi finanziaria – dicono analisti e operatori del settore – potrebbe danneggiare seriamente l’emergente industria.

Gli analisti, da canto loro, hanno già tagliato le loro previsioni per l’industria o si apprestano a farlo, a causa della depressione economica.

 

“Noi come tutti gli altri stiamo avvertendo l’impatto della situazione finanziaria globale”, ha dichiarato Pekka Ala-Pietilä, Chief Executive di Blyk.

“Come risultato, oltre a garantire il nuovo investimento, abbiamo preso misure decisive per ridurre i costi e razionalizzare la nostra organizzazione”, ha aggiunto Ala-Pietilä, senza però fornire ulteriori chiarimenti.

 

Blyk ha specificato che i nuovi finanziamenti provengono dagli investitori attuali, tra cui Sofinnova Partners, Goldman Sachs, IFIC e altri investitori privati, come i suoi azionisti.

 

Grazie al suo innovativo modello di business – chiamate o messaggi gratis in cambio di pubblicità sul cellulare – Blyk rappresenta un ottimo canale per gli inserzionisti, offrendo un coinvolgimento diretto con un pubblico giovane e con un feedback in tempo reale.

Blyk sostiene di aver raggiunto  i più alti tassi di risposta al costo più basso rispetto a qualsiasi mezzo pubblicitario: il 25 per cento di coloro che ricevono gli annunci rispondono, e gli inserzionisti pagano 50 pence a risposta.

 

L’operatore lavora con marchi come Coca-Cola, L’Oreal, Adidas, Manchester United e Sky, facendo arrivare i loro messaggi pubblicitari ai giovani che hanno espresso un interesse in tali marchi.

In cambio, gli iscritti ricevono 217 SMS e 43 minuti di chiamate al mese.

 

La società, che conta attualmente circa 200 mila clienti dai 16 ai 24 anni, è stata fondata nel 2006 da Pekka Ala-Pietilä e Antti Öhrling ed ha uffici a Helsinki e a Londra. In previsione anche l’avvio di attività in Olanda, Belgio e altri mercati europei.

 

I produttori di telefonini e gli operatori hanno bisogno di nuovi flussi di entrate per bilanciare la costante riduzione dei prezzi dei cellulari e dei servizi standard, come le chiamate vocali.

“Ma sarà deluso chi pensa di poter creare una nuova Google nel mobile advertising”, ha spiegato l’analista CCS Insight Paolo Pescatore.

CCS si aspetta che gli introiti della pubblicità mobile in Europa saranno inferiori a 430 milioni di euro entro il 2010, rappresentando solo una piccola porzione dei budget pubblicitari.

 

Secondo le previsioni Gartner, il mercato della pubblicità via cellulare raggiungerà il valore di 12,9 miliardi di dollari nel 2011, ma l’analista Tole Hart ha detto che avrebbe tagliato le stime alla luce del rallentamento economico.

“Alcune delle più grandi marche potrebbero tirarsi indietro dal mercato mobile in quanto potrebbe non essere l’investimento più efficace, ma non vi sarà un dietro-front completo, poiché il telefonino è un ottimo mezzo per raggiungere gli adolescenti e giovani”, ha spiegato Hart.

 

Nitesh Patel di Strategy Analytics, ritiene che la crescita sarà inferiore alle attuali previsioni di 10,1 miliardi di dollari nel 2012, già tagliata nel corso di quest’anno.

“Con la prevista contrazione dei budget pubblicitari ci aspettiamo la migrazione delle spese verso quei media che garantiscono un ritorno sicuro e che permettano di misurare il rendimento degli investimenti, come la ricerca su internet, piuttosto che verso nuove e sperimentali forme di advertising in cui i risultati sono in gran parte da provare e l’attuale redditività è relativamente bassa”, ha spiegato Patel.