Current Tv: la parola ai blogger. Al Gore garantisce, ‘Piuttosto che accettare censure scelgo la bancarotta’  

di Raffaella Natale |

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Grande successo per l’appuntamento tra Al Gore e i blogger italiani. Tutti attendevano l’arrivo di quello che è ormai considerato un’icona per il mondo degli internauti. Ed erano in centinaia, provenienti da tutta Italia, ad aspettarlo al teatro Ambra Jovinelli di Roma.

L’occasione è stata offerta da Sky Italia, il primo canale non di lingua inglese a ospitare Current Tv, il network televisivo globale di notizie e informazioni, basato sull’integrazione con il Web fondato da Al Gore e Joel Hyatt.

 

Current – ha esordito l’ex vice presidente degli Usa – è stato fondato per aprire il mondo dei media all’individuo e superare la struttura centralizzata dei palinsesti televisivi che sono sempre gestiti da un’élite che ha il potere economico e politico. Rispetto alla televisione tradizionale l’individuo è soltanto un consumatore, con Current può partecipare direttamente inviando i propri video. Se la Tv è in mano a pochi la democrazia ne soffre, perché la democrazia è una conversazione a due sensi e non a senso unico”.

 

E poi ha detto ancora: “…Ho avuto una carriera politica troppo lunga, anzi sono ancora un politico convalescente, per non sapere come vanno le cose Joel Hyatt e io abbiamo raccolto dei finanziamenti e chiesto prestiti che sono stati restituiti per finanziare Current e garantirne la sua totale indipendenza”.

 

Rimarcando ancora una volta (lo aveva già fatto nella conferenza stampa del mattino), l’indipendenza di questo progetto: “…Sulle nostre teste non ci sono fili di burattini. Mai accetteremo interventi censori. Anche in Italia, anche se qualche nostra notizia dovesse risultare sgradita al Vaticano o al premier che è anche il principale editore televisivo privato. Certo, spero che ci censurino così aumenta l’audience. Ma piuttosto che accettare censure scelgo la bancarotta. Ci sono cose più importanti del successo economico. Il libero accesso alle informazioni è uno dei presupposti cardine della democrazia. E la democrazia è minacciata nel mio Paese come in altri. Il primo risultato che si ottiene dal fatto che l’informazione sia gestita da pochi centri di potere è che sappiamo tutto su Paris Hilton o Britney Spears, ma la gente non sa che il Polo Nord si sta squagliando a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale”.

 

La parola chiave del nuovo network sarà: Viewer Created Content. Premiato agli Emmy come Tv interattiva, il canale televisivo scambia continuamente il flusso di immagini con il web. Il videomaker, professionista o no, invia la sua produzione tecnicamente Pod, filmato di 2-8 minuti al sito internet di Current. I video più seguiti possono così diventare buon materiale per Current Tv che ne acquista i diritti, retribuendoli a partire da 500 euro, e se necessario ne migliora la qualità per rendere ogni video in onda su un simile standard qualitativo.

 

Per essere, come l’ha definita ieri Al Gore, “…la Tv voce di una generazione“, ossia i giovani adulti, da noi piuttosto precari, Current potrebbe diventare anche uno sbocco per mantenersi economicamente.

Il palinsesto Tv diventa così una sorta di play list di Pod, circa il 30%, ai quali si aggiungono video realizzati dai giornalisti di Current e i video provenienti dalla produzione internazionale della Tv.

 

In Italia a dirigere la programmazione è Tommaso Tessarolo, 35enne esperto di Net Tv, mentre Davide Scalenghe è il responsabile della struttura Vcc. La programmazione sarà scandita da generi che vanno dagli animali al mercato, dall’ambiente al cinema, dalla guerra a Google Current, una sorta di link su quello che accade ogni giorno nel più potente motore di ricerca della rete.

 

“…La specificità di Current oltre allo standard qualitativo è – ha sottolineato Tessarolo – l’accessibilità per tutti i videomaker, un fatto questo che la distingue dalle net Tv che è fruibile solo da chi ha grosse competenze tecnologiche”.

Nel palinsesto troveranno spazio anche inchieste, come quella sugli skinheads in Russia mostrata oggi alla stampa come esempio. Nessuna censura, è stato ribadito, “non diamo giudizi su ciò che arriva e questo vale anche per i giornalisti. Se non vi pubblicano pezzi scomodi portateli a noi“, ha detto Tessarolo, definito da Al Gore “…un rivoluzionario. Lui e io siamo spiriti audaci“. I videomaker italiani hanno già raccolto l’invito: il sito è aperto da ieri e già 80 sono in attivo.

 

Per Laura 38 anni, fondatrice di un blog dove con altri utenti si scambia idee e opinioni sulla sua vita, spera che Current le permetta di uscire allo scoperto: “Mi piace conoscere i punti di vista altrui – ha spiegato – spero che questo nuovo canale ‘anarchico’ mi permetta finalmente di andare oltre il mio blog e di conoscere idee e persone nuove”.

Giorgia invece, 30 anni, “proprietaria” di ben tre blog dedicati soprattutto all’opera lirica, spera di poter far finalmente conoscere a tutti la sua grande passione: “Amo girare video, spero che Current mi permetta di avere finalmente uno spazio per poter mostrare le mie doti”.

 

Tantissimi gli internauti che hanno voluto chiedere ad Al Gore chiarimenti sul nuovo canale e sull’importanza della democrazia nell’informazione, tema molto caro all’ex vicepresidente Usa: “…La libertà di stampa è il simbolo della democrazia – ha commentato Al Gore – l’avvento di internet ha ridato potere agli individui che, da semplici fruitori passivi, sono diventati parte integrante dell’informazione. La Tv è sempre stata nelle mani di pochi, con Current tutti i giovani italiani potranno finalmente farsi sentire e conoscere senza limiti e censure”.

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