Internet via satellite, valida alternativa per colmare il digital divide. Ecco come procedono Eutelsat e Astra

di Raffaella Natale |

Europa


Giuliano Berretta

Gli operatori satellitari europei hanno un obiettivo ambizioso: portare la banda larga nelle cosiddette zone d’ombra, quelle isolate dove il segnale delle altre tecnologie non riesce ad arrivare e si naviga ancora a banda stretta.

E’ proprio a questo che Eutelsat e Astra stanno lavorando senza tregua, pensando a soluzioni che potrebbero aiutare a colmare il gap tecnologico che riguarda ancora ampie zone della Ue.

Le due società non vendono direttamente ai consumatori, ma ai distributori. Sono stati conclusi accordi con diversi Paesi europei: Astra ha stretto un’intesa con Deutsche Telekom in Germania, mentre Eutelsat ha stabilito una partnership con Swisscom in Svizzera.

In Francia, solo alcuni piccoli distributori propongono queste piattaforme, Sat2way per Eutelsat e come Vivéole per Astra.

In pratica, le infrastrutture si compongono principalmente di un’antenna satellitare e di un modem di cui in Germania, ha assicurato Schüler, il 70-80% degli abbonati si è già dotato.

La tecnologia è detta bidirezionale, vale a dire che la ricezione, ma anche l’invio dei dati avviene via satellite.

Prima, tenuto conto dei prezzi elevati, solo le aziende potevano disporre di questo tipo di piattaforme. Gli utenti dovevano accontentarsi delle offerte monodirezionali che necessitavano di un accesso internet via telefono per trasmettere i dati. Questo spiega perché il servizio ha avuto poco successo.

La velocità resta minore rispetto a quella dell’Adsl in pieno centro delle città: da 256 Kbit a 1 megabit (da 20 a 40 euro) per Astra e da 3 a 11 megabit (50-100 euro) per Eutelsat, e da 64 Kbit a 384 megabit per l’invio dei dati. Il prezzo delle infrastrutture (antenne, modem…) va da 350 a 500 euro.

Gli operatori pensano già alla seconda generazione della tecnologia internet via satellite che userà una nuova banda (KA) e consentirà una maggiore velocità.

Eutelsat, che sperimenta già questa tecnologia, lancerà nel primo semestre del 2010 un satellite interamente dedicato ai servizi in banda KA, come ha ricordato Jean-François Frémaux, direttore della divisione multimedia della società francese.

Anche Astra sta lavorando a questa soluzione, ma in modo prudente: “non lanceremo un satellite che usa la banda KA se non avremo la certezza che c’è un mercato per questi servizi”, ha sottolineato Schüler.

Con la propria piattaforma Astra2Connect, la lussemburghese Astra punta a quei consumatori che non possono sfruttare l’Adsl per via di difficoltà riguardanti l’istallazione e per mancanza di infrastrutture competitive.

Ma non è solo questa società a proporre soluzioni di questo tipo. Il concorrente europeo è su questo mercato dall’inizio dell’anno con la propria piattaforma Tooway.

I due operatori dispongono di una flotta di satelliti che punta ai Paesi europei dove il 5-10% delle case, in particolare nell’est, è totalmente escluso dalla banda larga.

“Le nostre offerte non intendono concorrete con quelle già presenti nei centri urbani, ma completarle lì dove non sono disponibili“, ha assicurato Peter Schüler, responsabile del progetto Astra.

E ha informato che ci sarebbero già almeno 200.000 operazioni in atto per costruire nei prossimi cinque anni le infrastrutture necessarie.

I due concorrenti puntano sul mercato di largo consumo sulla scia del successo degli operatori americani Hughues Network Systems e WildBlue Communications, che a fine dicembre negli Usa contavano 700.000 abbonati.

In occasione dei risultati del primo semestre, chiuso il 31 dicembre 2007, il Ceo di Eutelsat, Giuliano Berretta ha fatto riferimento al contratto con EADS Astrium per la costruzione del satellite KA-SAT, annunciato lo scorso ottobre. Frutto di una concezione totalmente innovativa, KA-SAT sarà la pietra angolare di un’infrastruttura che associa oltre 80 spotbeam in orbita a 8 stazioni collegate alla dorsale Internet.

“Quest’importante iniziativa tecnologica – ha commentato Berretta – permetterà l’accesso alla banda larga via satellite agli utenti in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo, offrendo anche nuove risorse di trasmissione alla televisione locale e regionale. Si prevede che KA-SAT generi entrate annuali medie sui 100 milioni di euro dopo l’esercizio finanziario 2011- 2012″ .

Eutelsat ha lanciato un’iniziativa importante per portare i servizi a banda larga per utenti allo stesso livello dell’ADSL in termini di costi e velocità. Questa soluzione tecnologica coprirà le regioni non raggiunte dall’infrastruttura terrestre imponendosi in un mercato a forte potenziale che si rivolgerà ad oltre 15 milioni di utenze domestiche nel 2010.

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