Mediaset pensa anche alle tlc? Forse, ma per il momento lancia la sfida a Sky sui contenuti pay

di Raffaella Natale |

Pier Silvio Berlusconi (Mediaset): ‘Mai dire mai, ma oggi non ci sono elementi che ci spingano a entrare nel mercato tlc’.

Italia


Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri

Sfida aperta tra Mediaset e Sky Italia sul mercato dei contenuti pay. Dalla società di Cologno Monzese arriva Premium Gallery, la nuova proposta affianca l’offerta a pagamento nel digitale, che il gruppo aveva lanciato nel 2005 concentrandosi sul calcio con investimenti totali di 1,5 miliardi in 4 anni. Ora è la volta di cinema e fiction, terreni di egemonia del satellite nei quali Mediaset parte forte dell’esclusiva quadriennale per i film e le serie Usa di Warner e Universal su cui il gruppo ha investito, secondo indiscrezioni, circa 500-600 milioni di dollari.

 

“…La Tv generalista resta il nostro core business. Da un anno abbiamo iniziato a sviluppare una seconda linea di attività concentrandoci sui contenuti, con le acquisizioni di Endemol, Medusa e Taodue. La terza linea di sviluppo è la Tv a pagamento, con l’obiettivo di diventare un editore aperto a tutte le piattaforme possibili“, ha detto Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, in occasione della presentazione a Montecarlo.

Aggiungendo: “…Non vogliamo fare una guerra al massacro, ma farci concorrenza cercando di convivere, anche se è sempre più difficile”.

 

Federico Di Chio, direttore della divisione del digitale terrestre di Mediaset, ha calcolato che, “…senza questi prodotti riuniti nella Premium Gallery, Sky Italia perde 250 pellicole all’anno, ossia il 30-35% del loro prodotto pregiato, e 185 stagioni di serie, pari a oltre il 40% della programmazione su satellite dedicata al genere”.

 

Un’offerta, quella di Mediaset, che nasce concentrata sul digitale terrestre, ma che mira a espandersi su altre piattaforme, dal satellite alla banda larga, con la conseguenza positiva, come ha sottolineato Berlusconi, “…di aumentare la concorrenza e l’offerta pay e favorire mercato e consumatori”.

In questo senso, il vicepresidente ha anche anticipato che sono “a buon punto” le trattative per portare il pacchetto sulla Pay TV di Rupert Murdoch e sulla web Tv. 

“…L’accordo è impostato – ha informato – ma ci sono questioni sostanziali che vanno risolte. A breve incontrerò James Murdoch, spero che l’accordo vada in porto”.

 

Per Gallery, ci sono “contatti continui” anche con i principali operatori su banda larga, anche se con Telecom Italia, “…il cambio di management non ha certo aiutato il raggiungimento di un accordo”, ha detto Marco Giordani amministratore delegato di Rti.

“…Credo che l’interesse da parte loro ci sia, dobbiamo aspettare che si ristrutturino”. Quanto invece all’interesse di Mediaset per il settore delle tlc, “mai dire mai – ha commentato Berlusconi – ma oggi non ci sono elementi che ci spingano a entrare in questo mercato”. 

 

Mediaset ha quindi messo in campo una strategia per acquisire nuovi clienti ma, soprattutto, fidelizzare i clienti che già comprano l’offerta a pagamento dell’emittente.

Giordani ha evidenziato che l’obiettivo è di aumentare la spesa per utente. “…Nel 2007 – ha ricordato – abbiamo avuto 2,2 milioni di abbonati, con una spesa media di 50-55 euro”.

L’intenzione è di arrivare ad almeno a 3 milioni, con una spesa media di 100 euro.

Solo l’anno scorso, ha fatto presente Berlusconi “…i ricavi del digitale terrestre sono aumentati del 70% rispetto al 2006, con un fatturato di 200 milioni di euro”. La nuova sfida è di arrivare a break even entro il 2010.

 

Per quanto riguarda più dettagliatamente l’offerta Premium Gallery, si tratta di sei canali che in altre cifre significano 3 mila ore di prodotto televisivo all’anno, con un tasso di ripetizione assai inferiore rispetto alla programmazione satellitare e all’insegna della qualità. Soprattutto, un costo accessibile a chiunque: 8 euro al mese senza obbligo di sottoscrivere alcun abbonamento.

Non prevede, inoltre, interruzioni pubblicitarie all’interno dei programmi, vi si accede a un prezzo ragionevole e nessun obbligo a comprare canali aggiuntivi che non interessano.

 

L’accesso a Premium Gallery, ha spiegato Marco Leonardi, direttore di Mediaset Premium, sono molto semplici e consentono a chi già possiede una carta pre-pagata Mediaset di vedere gratis per tre giorni i tre canali. In generale, i 12 giorni di programmazione di gennaio vengono regalati a chi compra febbraio, e chi acquista il ‘Grande fratello’ avrà gratis, per i 100 giorni della durata del reality, anche Gallery.

Il nuovo bouquet sarà trasmesso sulle frequenze di D-Free – il multiplex di Tarak Ben Ammar – al posto di Italia 1 e Rete 4. Per il lancio, la società ha messo in campo una massiccia campagna pubblicitaria, per circa 10 milioni di euro.

 

A Montecarlo si è anche parlato dei rapporti con la Tv pubblica. Fra Rai e Mediaset “non ci sono mai stati accordi” sul palinsesto e quindi il presunto ‘patto’ che emergerebbe dalle intercettazioni dell’inchiesta Rai-Mediaset appare “ridicolo”. Questo il commento di Berlusconi che ha poi sottolineato: “…Fra noi e la Rai c’é una competizione che non si può immaginare. Chiudiamo il palinsesto il venerdì in tarda serata, fra movimenti, spostamenti e tatticismi: da questo punto di vista ‘ci scanniamo’. In questo senso il cosiddetto duopolio è uno stimolo assoluto per la concorrenza”.

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