Sms: una popolarità senza confini. I messaggini compiono 15 anni e macinano nuovi record

di Alessandra Talarico |

Italia secondo mercato in Europa dopo la Gran Bretagna, con 28,6 miliardi di Sms inviati nel 2007.

Mondo


Telefonia Mobile

Quando il telefonino passò dallo status di prodotto elitario a gadget di massa, nessuno si aspettava che gran parte della sua popolarità sarebbe stata legata alla possibilità di inviare brevi messaggi di testo.

Eppure gli sms hanno battuto ogni previsione e continuano a macinare record su record, a dispetto delle diverse opzioni multimediali che avrebbero dovuto mandarli in pensione.

  

Nati 15 anni fa come applicazione ‘secondaria’ della telefonia mobile, gli sms continuano a rappresentare uno strumento di comunicazione dalla popolarità senza precedenti.

Quest’anno ne sono già stati inviati, secondo le stime Gartner, 1.900 miliardi, ma le feste natalizie faranno schizzare la cifra verso nuovi record.

  

La società di ricerca ha calcolato che il prossimo anno in tutto il mondo il numero di sms inviati potrebbe raggiungere quota 2.300 miliardi, per un giro d’affari di oltre 60 miliardi di dollari.

Il raggiungimento di questo traguardo era atteso per il 2010, ma i brevi messaggi di testo si confermano ancora una volta un fenomeno al di là di ogni aspettativa.

  

I più appassionati fruitori degli sms sono senza dubbio gli asiatici: in Adia Pacifico e Giappone Gartner prevede verranno inviati nel 2007 almeno 1.500 miliardi di messaggini (pari al 78% del totale) e 1.700 miliardi il prossimo anno, con un uso sempre più massiccio di messaggi con foto.   

In America del nord ne verranno inviati nel 2008 almeno 300 miliardi, contro i 189 miliardi di quest’anno.

In Europa occidentale la crescita sarà più debole, con 215 miliardi di sms inviati nel 2008 rispetto a 202 miliardi attesi per quest’anno.  

 

L’Italia è il secondo mercato europeo per volumi di traffico – dopo il Regno Unito, con 28,6 miliardi di Sms inviati nel 2007 e 29,3 nel 2008.

  

Anche l’Africa conoscerà in questi anni un rapido boom degli sms, che rappresentano il metodo di comunicazione ideale per le popolazioni con scarso potere d’acquisto.

  

Tra i principali vantaggi degli sms, infatti, c’è il basso costo rispetto ad una lunga telefonata, oltre alla possibilità di rendere la comunicazione asincrona, cioè leggere il messaggio in un momento successivo alla ricezione.

  

Il primo sms della storia è stato inviato il 3 dicembre 1992 da un computer ad un cellulare sulla rete Gsm Vodafone e il testo del messaggio era “Merry Christmas”. Il primo SMS da cellulare a cellulare invece venne inviato all’inizio del 1993 da uno stagista della Nokia.

  

Negli ultimi anni, poi, gli sms sono sempre più utilizzati per inviare auguri in caso di ricorrenze, per accrescere il livello di intimità tra due persone, comunicando in tempo reale un sentimento di gioia o un dubbio o anche per prendere le distanze dal partner ed evitare il confronto diretto anche quando si tratta di chiudere una storia.

  

Alla popolarità senza limiti e confini dei messaggini, tuttavia, non si accompagnerà un ulteriore crescita dei profitti per gli operatori: i margini sugli sms – conclude Gartner – “andranno assottigliandosi progressivamente a causa della forte concorrenza e della saturazione di molti mercati” .

  

Gli sms, comunque, continueranno a dominare la scena, rappresentando la forma di comunicazione peer-to-peer più economica, semplice e veloce da utilizzare.

Molti studi, alla comparsa del 3G, decretarono l’imminente fine dei messaggi di testo, che nelle previsioni sarebbero caduti vittime dei più moderni messaggi multimediali (MMS). Così non è stato e anche nei mercati più maturi l’uso degli sms è tutt’altro che calato, anche se nei prossimi anni dovrebbe essere sempre più comune anche l’invio di email e l’utilizzo dal telefonino delle applicazioni di instant messaging.