Digital divide. Rovida (Nokia Siemens Networks): ‘Wimax, per non escludere nessuno ed unire il Paese’

di di Raffaele Barberio |

Italia


Ercole Rovida

L’Italia è, come è noto, un Paese geograficamente, anzi orograficamente, particolarmente vario, come pochi altri. Lungo e stretto com’è, il nostro stivale è attraversato verticalmente ed orizzontalmente da catene montuose, per non parlare delle isole. Tutti problemi con cui si è da sempre scontrata ogni architettura di rete: dalle palificazioni per l’energia elettrica del secolo scorso, alle torri della telefonia mobile di questi anni.

In sostanza una condizione terribilmente favorevole al frazionamento dei bacini, spesso piccoli o talmente piccoli da non essere presi in considerazione, come accade del resto nel caso del digital divide a molti pezzi di territorio: una moltitudine di piccoli bacini scarsamente appetibili sotto il profilo dei ritorni di investimento a favore degli operatori. Una situazione purtroppo inevitabile, ideale per dividere digitalmente il Paese ed impedirne la crescita omogenea rendendo talvolta le comunicazioni un problema.

Voce, dati ed immagini necessitano oggi una banda sempre più larga. Le soluzioni tecnologiche sono molteplici ma non si può non considerare la morfologia del territorio, assieme ad altri impedimenti che spesso rallentano la spinta positiva delle nuove tecnologie di trasmissione.

Di questo abbiamo parlato con Ercole Rovida, Account Manager e WiMax Specialist di Nokia Siemens Networks, con particolare attenzione sulle problematiche di copertura e sulle metodologie di pianificazione di rete.

 

 

K4B.   E’ proprio vero che il Wimax rappresenta oggi la migliore arma contro il digital divide? E Perché?

 

Rovida.  Si è vero. Ed è così perché il WiMax è senza dubbio una tecnologia versatile che non pone particolari problemi di implementazione di rete, perché è relativamente economica e, infine, perché si integra agevolmente con le reti già esistenti. In questo senso, è una tecnologia assolutamente adatta all’abbattimento del digital divide, ancorché non sia l’unica.

 

 

K4B.   L’efficacia del Wimax sembra inequivocabile…

 

Certo, la soluzione WiMax, rispetto a tecnologie alternative, va valutata attentamente tenendo in considerazione più di una variabile, ad esempio la capacità di cella rispetto al numero di utenze accessibili nella zona coperta, per non parlare della disponibilità di frequenze, infine l’ampiezza di banda mediamente richiesta.

 

 

K4B.   E allora WiMax mobile o fisso? E, nel vostro caso, con quali servizi e applicazioni offerte da Nokia Siemens Network?

 

Rovida.  Nokia Siemens Networks  presenta un portfolio prodotti assolutamente completo. Non facciamo distinzioni tra fisso e mobile, siamo in grado di implementare entrambe le soluzioni. Molto dipende dalle necessità del cliente e dalla tipologia dei servizi che verranno offerti attraverso questa tecnologia all’utenza finale.

  

  

K4B.   Perché non ci fa qualche esempio?

 

Per quanto attiene i servizi e le applicazioni, mi lasci indicare i casi più eclatanti.

Pubblica Amministrazione, Sanità, Sicurezza ed Ambiente sono gli ambiti sociali sicuramente di maggiore impatto. Le applicazioni o i pacchetti di servizi facilmente erogabili grazie a WiMax sono, a puro titolo di esempio, l’accesso ad internet a banda larga attraverso il quale la Pubblica Amministrazione è in grado di gestire l’intera attività di  eGovernment.

WiMax permette infatti la codifica dati in totale sicurezza attraverso la crittografia embedded. La telediagnostica ed il monitoraggio remoto degli assistiti sono due tra le possibilità più eclatanti consentite dalla tecnologia nel comparto sanitario.

Sicurezza (antiintrusione, antincendio, fughe gas), telesorveglianza, telecontrollo (ad esempio gas, acqua, elettricità) sono solo alcune delle applicazioni possibili con WiMax. Nokia Siemens Networks ha ampiamente sperimentato tutte queste soluzioni sia in Italia che all’estero.

 

 

K4B.   Quindi Pubblica Amministrazione ed un ampio spettro di servizi al cittadino…

 

Non solo. Anche nel comparto dell’Educazione vantiamo una positiva esperienza di scuola remota (eLearning). A tutto vantaggio delle comunità montane, abbiamo recentemente remotizzato una scuola in Val D’Ossola. I professori tenevano le loro lezioni a Domodossola, mentre gli studenti seguivano le lezioni in zone montane piuttosto remote e di difficile accesso nei mesi invernali.

  

 

K4B.   Difficoltà tecnologiche e difficoltà geografico/morfologiche o orografiche. Quali prevalgono?

 

Rovida.  Direi innanzitutto che le difficoltà tecnologiche non sussistono, fatto forse salvo il problema del backhauling, che comunque Nokia Siemens Networks è in grado di risolvere grazie alla sua gamma di prodotti di trasporto in ponte radio disponibili in un ampissimo spettro di frequenze.

L’impegno principale è semmai nella pianificazione di rete. Ritengo sia assolutamente necessario un accurato studio della copertura; e comunque, una pianificazione a 3.5Ghz consente una  capacità di copertura molto prossima all’ottimale.”

 

 

K4B.   Siete una società leader di mercato nel mondo: quali sono nel WiMax le esperienze globali più significative di Nokia Siemens Networks?

 

Rovida.  Nokia Siemens Networks ha praticamente sperimentato ed implementato WiMax in tutti i Paesi del mondo. Le esperienze più rilevanti sono state tra le altre quella con Orbitel in Colombia, dove abbiamo coperto 18 città in standard fisso 802.16, 2004.

Recentemente abbiamo acquisito un contratto con l’operatore Sprint negli USA per un progetto WiMax mobile a copertura di varie città tra le quali Dallas, Denver, Fort Worth, Portland, Salt Lake City, San Antonio, Seattle.

  

  

K4B.   Ma se Wimax vuol dire lotta al digital divide, cosa accade nei paesi in via di sviluppo?

 

Si, la tecnologia WiMax ha infatti anche questo importante aspetto sociale; consente infatti l’accesso alla banda larga in zone rurali in Paesi non particolarmente sviluppati. In Tanzania ad esempio, l’operatore mobile Vodacom ha adottato la tecnologia per dare un servizio a banda larga in Adsl. Grazie al WiMax è così diventato anche un operatore fisso.

Altre esperienze rilevanti sono state fatte in Egitto, Algeria, Croazia, Bulgaria, Russia, Cina , Kuwait, Arabia Saudita ed in molti altri Paesi ancora. 

 

 

K4B.   Sulla base delle esperienze sin qui fatte in giro per il mondo, quali sono i punti di vantaggio per l’utilizzatore finale?

 

Rovida.  L’utente finale ha esigenze alle quali l’operatore deve rispondere con tempestività o che sarebbe addirittura meglio anticipare. Oggi la richiesta di banda è un dato di fatto e l’offerta può essere vantaggiosa per tutti proprio attraverso la tecnologia WiMax.

L’evoluzione di questa tecnologia avverrà sicuramente a livello di standard e Nokia Siemens Networks sta già affrontando questo futuro anche grazie alla sua partecipazione attiva e fattiva al WiMax Forum. E’ una testimonianza di un percorso verso il futuro che Nokia Siemens Networks sta già concretamente affrontando, un futuro che si chiama NGN e LTE.

Ma questa è un’altra storia.

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