Digitale terrestre: Valle d’Aosta prima in Europa per diffusione e accesso. Oltre mille hanno usufruito del contributo per i decoder

di Raffaella Natale |

Italia


Antenne radioTv

Valle d’Aosta al primo posto in Europa per diffusione e accesso alla televisione digitale terrestre (TDT). Dall’avvio del passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva, avvenuta lo scorso 16 aprile, la regione si piazzata al primo posto europeo stando ai calcoli elaborati dal Ministero delle Comunicazioni.

Secondo le cifre rese pubbliche, l’85% della popolazione ha un sistema di ricezione della televisione di tipo digitale, cioè satellitare o digitale terrestre.

Marcello Fiori, segretario generale del Ministero delle Comunicazioni, ha spiegato che “…La buona risposta dei valdostani alla sperimentazione della televisione digitale terrestre ha consentito alla regione di diventare l’area all digital più sviluppata d’Europa”.

 

Per quanto riguarda in particolare il digitale terrestre, sono stati oltre mille i valdostani che hanno usufruito del contributo di 70 euro per l’acquisto dei decoder per la TDT, che si aggiungono agli altri 2.000 circa che avevano usufruito dell’agevolazione ministeriale nel 2006.

 

Aurelio Marguerettaz, Assessore all’Innovazione della Valle d’Aosta, ha sottolineato che “…L’operazione di switch-off si è svolta positivamente: dal punto di vista tecnico possiamo constatare che il segnale c’è ed è di buona qualità”.

 

Esaurita la prima fase dello switch-off che ha riguardato Aosta e altri 16 Comuni limitrofi, la sperimentazione continuerà a essere sotto osservazione da parte della task force, coordinata da Marcello Fiori, e composta anche dai rappresentanti del consorzio DGTVi e della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Fiori ha aggiunto che “…i primi riscontri sono incoraggianti e il clima di condivisione è buono, ma l’attenzione continua ad essere alta perché lo switch-off non è solo un’operazione tecnologica, ma un salto di qualità nel rapporto tra cittadini e televisione”.

 

Sul territorio sono presenti “squadre qualità” di Mediaset e Rai Way che verificano i segnali e le trasmissioni e sono in contatto permanente con la task-force che, a sua volta, è in rapporto diretto con il call centre per verificare l’andamento delle chiamate e dal tipo di richieste effettuate dagli utenti.

 

La task-force si è insediata il 16 aprile per seguire tutti i lavori della transizione. L’organismo, composto da rappresentanti Rai, Mediaset, La7, da Piero De Chiara (presidente del Consorzio DGTVi) e da Enrica Zublena (coordinatrice regionale), ha controllato che lo switch-off avvenisse in modo regolare.

 

A distanza di un mese e mezzo dalla sperimentazione in Sardegna, è partito quindi anche nella regione alpina l’avventura del digitale terrestre che consentirà un ampliamento dell’offerta televisiva rispetto alla televisione analogica (da subito 32 canali nazionali e 8 locali) oltre che una migliore diffusione del segnale televisivo che ora è quasi assente in alcune vallate a causa di zone d’ombra dovute alla conformazione del territorio montuoso.

 

L’obiettivo con cui la Regione ha sostenuto l’operazione è di garantire a tutti i valdostani il libero accesso alla televisione.

 

Per consentire un passaggio senza ostacoli alla nuova tecnologia, anche sulla base di quanto già avvenuto in Sardegna, il Ministero della Comunicazioni, in collaborazione con la Regione, oltre alla riattivazione del contributo di 70 euro, ha anche avviato nelle ultime settimane alcune iniziative di comunicazione, tra cui un numero verde (800.022.000) per le informazioni tecniche sulle procedure di acquisto dei decoder e la loro sintonizzazione. I telespettatori valdostani, inoltre, contrariamente ai sardi, non dovranno occuparsi della registrazione dei canali sui propri telecomandi: per evitare i disagi riscontrati a Cagliari si è infatti deciso un ordinamento automatico delle reti sui primi sette tasti, da Rai Uno a La7.

 

I canali sono stati rimescolati, ha spiegato Mario Frullone, direttore delle ricerche, della Fondazione Ugo Bordoni, braccio tecnico del Consorzio DGTVi, e non sarà assolutamente necessario intervenire sulle antenne centralizzate o condominiali.

 

Tecnicamente, infatti, l’attuale “canale” analogico è stato sostituito da quello digitale: “se passa il vecchio segnale – ha commentato Frullone – a maggior ragione passerà quello digitale, che ha il vantaggio di essere meno potente, arrivando fino al 25% rispetto a quello analogico. Se consideriamo che la sensibilità del decoder digitale è superiore rispetto a quella dei sintonizzatori analogici, è molto probabile che Rai Due e Rete4 si vedranno meglio. Certamente non crediamo di risolvere in questo modo tutti i problemi di trasmissione del segnale televisivo in Valle d’Aosta, ma per questo primo parziale switch-off non ci aspettiamo nessuna difficoltà tecnica”.

 

Nelle due regioni pioniere lo switch-off definitivo è previsto in Sardegna per il 1° marzo 2008 e in Valle d’Aosta per il 1° ottobre 2008. Ma a giugno è programmato l’incontro tra i firmatari dei protocolli per il passaggio al digitale (ministero delle Comunicazioni, l’Associazione per la televisione digitale terrestre – DGTVi – e le rispettive Regioni) per decidere di anticipare le date: per la Sardegna si parla addirittura di anticipare a novembre 2007. Questa esigenza è dettata soprattutto dal fatto che in regime di sistema di trasmissione misto (analogico e digitale) le Tv locali restano schiacciate.

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