3GSM 2007: Wimax, HSUPA, telemedicina, PA. Le proposte Alcatel-Lucent per garantire innovazione e competitività al sistema Paese

di Alessandra Talarico |

Spagna


Andreas Schneider

Si chiude oggi a Barcellona il congresso mondiale 3GSM, gran kermesse dedicata alla telefonia mobile di nuova generazione, vetrina privilegiata dalla quale i giganti del settore hanno presentato i loro prodotti e i servizi più innovativi.

 

Il telefonino, diventato ormai un vero e proprio coltellino svizzero, è ormai strumento di comunicazione ed entertainment che non teme confronti nel panorama hi-tech degli ultimi anni.

Device tutto fare, sul quale scaricare musica e film, effettuare piccoli pagamenti, navigare su internet, inviare e ricevere email, il cellulare ha definitivamente lanciato la sfida ai Pc, alla Tv, alla carta stampata, ai libri.

 

Partiamo dalla mobile Tv: Alcatel-Lucent ha presentato i primi prototipi di cellulari basati sullo standard DVB-SH, una tecnologia che utilizza satellite e ripetitori terrestri per ottenere una qualità visiva perfetta, una fruizione molto semplice e una ricezione molto più estesa anche indoor. Tra i vantaggi di questo nuovo standard, dal lato operatore, la riduzione dei costi di implementazione e il fatto di poter superare alcuni dei limiti attuali delle frequenze UHF, dal lato consumer la possibilità di avere a disposizione un numero di canali molto elevato. La banda S è infatti molto ampia, gratuita, e permette di ricevere fino a 90 canali.

 

Alcatel-Lucent punta anche molto sulla convergenza fisso-mobile e quindi su piattaforme innovative quali l’IMS e a Barcellona il gruppo ha dato le prime dimostrazioni della tecnologia HSUPA.

L’ad della divisione italiana, Andreas Schneider, ne ha illustrato le meraviglie: “l’high speed upload del packet access permette di caricare i dati sulla rete mobile in maniera veloce e immediata, consentendo ad esempio a un giornalista o un comune utente di realizzare un video con la sua telecamera digitale e inviarlo attraverso la rete 3G per una visione live di quanto viene registrato”.

 

“Le nuove tecnologie, la trasformazione delle reti in network IP – ha poi spiegato Schneider – aiuteranno anche le attività della Pubblica amministrazione, garantendo l’interattività col cittadino a costi chiaramente molto contenuti”.

 

L’impegno di Alcatel-Lucent, per quanto riguarda il rapporto con la PA, “è quello di migliorare i servizi e dunque la qualità della vita dei cittadini”.

 

Grande enfasi anche sul WiMax, tecnologia su cui Alcatel-Lucent punta molto non solo per superare il digital divide soprattutto nelle aree in cui i costi di scavo sono particolarmente importanti.

Alcatel-Lucent ha sviluppato una soluzione che permette di offrire servizi mobili oltre che fissi e nomadici. “I nostri prodotti – ha spiegato Andreas Schneider – sono pronti, ci auguriamo che entro l’anno ci possa essere l’assegnazione delle licenze anche in Italia come è avvenuto nel resto d’Europa”.

Nel panorama delle tecnologie di accesso a banda larga, dal 3G all’ADSL, non ci sarà rivalità – ha aggiunto Franco Micoli, responsabile marketing advantage programs – “Le tecnologie saranno complementari l’una all’altra. Il WiMax permetterà di portare la banda larga, in particolare internet veloce nelle zone in cui non c’è copertura Adsl, mentre la tecnologia Umts ad oggi fornisce solo servizi voce e garantisce al momento una copertura molto limitata del territorio”.

 

Esempio pratico dell’unione banda larga-applicazioni è la telemedicina: “da un lato si aiuta il settore sanitario a ridurre i costi – ha spiegato Schneider – dall’altro sono già stati implementati sistemi che consentono ad anziani e persone non autosufficienti di non doversi recare in ospedale ma di comunicare in real time con i medici direttamente da casa attraverso la Tv”.

 

“Si arriverà fino al punto – ha aggiunto Schneider – in cui si potranno comunicare in remoto dati come la temperatura, pressione del sangue e quant’altro e in base a quello il medico potrà decidere quale terapia applicare”.

 

Per quanto riguarda nello specifico il mercato italiano, si nota – ha detto l’ad di Alcatel-Lucent Italia – “un certo fermento, la volontà politica di innovare le infrastrutture, di ripartire per dare competitività al Paese. Senza le nuove tecnologie il sistema Paese regredisce invece che progredire rispetto alle altre economie e se le aziende non riescono o non decidono di utilizzarle andranno indietro anche loro nei loro servizi e nella loro competitività globale”.

 

C’è dunque da parte del gruppo franco-americano un certo ottimismo, anche se, ammette Schneider, “il mercato è sempre più difficile, la torta è ancora più piccola e la concorrenza sempre più acerrima anche in questa fase, il tutto sta nella capacità di riformare e di spingere le realtà locali – in questo caso l’Italia – a crescere sul fronte dell’innovazione tecnologica”.

 

Le aziende, da canto loro, cominciano a essere ricettive e cominciano anzi a fare pressione sul governo per poter accedere ai servizi della società dell’informazione che avrebbero dovuto partire – conclude l’ad – “dagli operatori che invece per qualche ragione non sono arrivati. Sono dunque le aziende per certi versi a spingere per avere questo tipo di applicazioni per poter beneficiare della riduzione dei costi e della competitività che esse apportano”.

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