eCommerce: il 2006 l’anno del boom. Migliora l’offerta e gli acquisti fanno segnare il record

di Alessandra Talarico |

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Il 2006 potrà essere ricordato come l’anno del boom dell’ecommerce.

Le vendite online negli Usa hanno superato per la prima volta la soglia dei 100 miliardi di dollari, mentre in Francia il barometro dell’Associazione per il commercio e i servizi online (Acsel) indica una crescita del 50% rispetto al 2005, con un giro d’affari totale di 15 miliardi di euro, contro i 10 miliardi del 2005.

 

Sono ormai sempre più numerosi, dunque, gli internauti che si affidano al web per i propri acquisti e non solo durante le feste natalizie, quando sono magari spinti dal desiderio di evitare le file e le calche proprie del periodo di shopping sfrenato.

Da entrambi i lati dell’oceano, infatti, la tendenza dovrebbe continuare quest’anno, con il lancio di molti nuovi siti di vendita online.

 

Secondo la società ComScore Networks, negli Stati Uniti si è registrato un aumento del 24% in rapporto al 2005, per un montante complessivo di 102, miliardi di dollari. I profitti registrati durante il periodo delle feste di fine anno, comunque, hanno rappresentato circa un quarto del totale.

Secondo ComScore, nelle ultime tre settimane di dicembre, le vendite sono cresciute del 31% rispetto all’anno prima, mentre la settimana precedente al Natale si è registrata una crescita del 45% rispetto ai sette giorni precedenti.

 

Il commercio online, insomma, è giunto in una fase di pieno sviluppo ed è utilizzato da una fetta sempre più grande della popolazione, che acquista sul web i prodotti più disparati.

 

Un’altra società, la Cowen and Co, stima il montante totale degli acquisti online negli Usa a 108 miliardi di dollari. Cifra che nel 2011 dovrebbe attestarsi a 225 miliardi e portare la quota dell’ecommerce al 4,7% del totale, contro il 2,7 di fine 2006.

 

Quest’anno, spiega la Cowen and Co, le vendite elettroniche dovrebbero aumentare del 20% negli Usa, grazie alla maggiore diffusione della banda larga, ai vantaggi economici che spesso si hanno acquistando via web e a metodi di acquisto sempre più semplici, che consentono a chiunque di usufruire del servizio.

 

L’offerta dunque, è molto migliorata e sono sempre di più i commercianti che facilitano la scelta degli utenti fornendo guide, cataloghi e video online e garantendo anche la possibilità di restituire o sostituire gli articoli difettosi o che non sono piaciuti presso un negozio tradizionale, magari affiliato col venditore virtuale.

 

Si moltiplicano poi i negozi online che offrono oggetti difficili da reperire nel negozio sotto casa, approfittando dell’assenza dei costi fissi che gravano sugli esercizi commerciali veri e propri per proporli a prezzi molto vantaggiosi.

 

Per il prossimo futuro, a trainare le vendite online sarà la diffusione dei servizi di download di musica e video, che potrebbero portare la percentuale delle vendite online negli Usa al 10% del totale.

 

In Corea del Sud, il paese che vanta il maggior numero di connessioni a banda larga, le vendite online rappresentano l’8% di quelle totali al dettaglio e aumentano a una velocità tre volte superiore di quella registrata dai negozi tradizionali.

 

Per quanto riguarda infine il mercato d’oltralpe, per il 2007 Acsel prevede una crescita oscillante tra il 30% e il 45%, legata all’aumento delle piccole imprese che si pensa creeranno una filiale virtuale, soprattutto nel settore moda e bellezza, nel quale lo scorso anno si è già registrato un incremento di venditori pari al 44%.

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