IDATE Conference: le regioni puntino al WiMax per colmare il divario digitale e assicurare la completa copertura del territorio

di Raffaella Natale |

Europa


WiMax

Gli enti locali, con il sostegno dell’Autorità di regolamentazione francese delle Comunicazioni (Arcep – Autorité de régulation des communications électroniques et des postes), puntano sul WiMax per ridurre il divario digitale nelle zone lontane dai centri urbani, dove resta quasi impossibile collegarsi a internet. E’ quanto emerso al 28esimo Congresso internazionale di IDATE (Montpellier, 14-16 novembre 2006), nell’ambito del Broadband Forum, dove i partecipanti si sono confrontati sulle nuove tecnologie di connessione internet, dall’Adsl alla FTTX, al WiMax, per capire quale posto avranno sui futuri scenari o se saranno destinate a mantenere un posto di nicchia. Ha aperto l’incontro Pierre-Michel Attali, Responsabile Reti IDATE. Presente, tra gli altri, Guillaume Duhaz, Direttore di Radio Siemens.

 

Il WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access), è una certificazione che attesta la capacità di un prodotto di essere operativo per lo standard broadband IEEE 802.16,che consente l’accesso wireless.

La portata di azione è pari a circa 50 km ( 31 miglia , per un totale di circa 7500- 8000 km quadrati di copertura per singola antenna) contro le poche decine di metri del Wi-Fi, non soffre i problemi di muri e ostacoli naturali e potrebbe permettere di coprire tutte le zone rurali, difficili da raggiungere o a bassissima densità con una linea simile a quella Adsl.

 

La rete WiMax utilizza uno spettro di banda compreso tra 2 e 11 Ghz per le attività “domestiche” e da 10 a 60 Ghz per altre attività, andando quindi a coprire parti di banda inutilizzate dagli attuali sistemi radio e garantisce una banda indicativa di circa 70 mbit/s, capace di poter coprire con linea Adsl migliaia di utenti (considerando che nelle normali Adsl a 1.2 Mbit/s la capacità mediamente utilizzata è inferiore del 70% della reale capacità).

Funziona per via hertziana con un’antenna centrale piazzata su un punto elevato e un’altra che sta invece nel domicilio interessato, collegata a un modem sul quale si collega il telefono e il computer.

 

Il WiMax autorizzato in Francia riguarda gli usi fissi (i clienti non si spostano) ed è diverso da quello che si sta sviluppando negli Stati Uniti grazie all’operatore Sprint Nextel, che sarà mobile e su cui si investirà dai 3,5 ai 4 miliardi di dollari.

In Franca, zone rurali continuano a essere tagliate fuori, la connessione non supera i 512 Kb al secondo, quando è possibile. La frattura digitale è quindi ancora abbastanza profonda.

 

Gabrielle Gauthey, consigliere dell’Arcep, ha dichiarato: “Il WiMax è una tecnologia particolarmente adatta all’assetto del territorio ed è ovvio che le regioni, interessate a coprire le zone dove l’accesso internet risulta più difficile, ottengano le frequenze”.

Nel luglio scorso, l’Arcep ha assegnato 49 licenze WiMax, di cui sei a regioni che l’hanno ottenuta per un prezzo simbolico.

Gauthey ha assicurato che altre Amministrazioni potranno rientrare in corsa per l’acquisto, se qualche operatore decide di rimettere sul mercato una delle frequenze.

 

L’Alsazia fa parte delle sei regioni (Corse, Aquitania, Bretagna, Borgogna, e Poitou-Charentes) che si sono viste assegnare una licenza WiMax.

“Vogliamo ottenere la copertura del territorio, sia per quanto riguarda i singoli utenti che le aziende“, ha sottolineato Alain Cote, consigliere regionale per l’Innovazione Digitale, aggiungendo “…non è tollerabile che il 15% del territorio non possa beneficiare della banda larga”.

 

La regione ha rimesso la propria licenza a due dipartimenti della propria giurisdizione. L’Haut-Rhin ha già scelto l’operatore privato che effettuerà i lavori di costruzione della rete, il 50-70% degli investimenti saranno a carico della collettività. Mentre l’operatore si occuperà della relazione commerciale con il cliente finale. Il Bas-Rhin comincerà i lavori nel corso del prossimo anno.

Secondo i termini dell’impegno preso dalla regione Alsazia con l’Arcep, l’80% del territorio e il 90% della popolazione dovranno essere coperti dalla tecnologia WiMax per la fine del 2008.

 

Alain Cote ha sottolineato l’importanza che presto il WiMax comprenda anche servizi televisivi, che oggi sono al centro del dibattito di molti esperti del settore.

“Perché questa tecnologia penetri il mercato – ha precisato il consigliere alsaziano – sarà necessario che oltre a servizi tlc e internet, proponga anche la televisione”. Bisogna ricordare che i clienti esitano a lasciare il precedente fornitore se non dispongono di un servizio simile al nuovo.

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