Broadband Business Forum: BWA, da idea di business a successo imprenditoriale

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Riportiamo di seguito l’intervento di Andrea Calcagno, CEO WiTech, al Broadband Business Forum, Roma 25-26 ottobre 2006.  

Italia


Andrea Calcagno

Il BWA (Broadband Wireless Access) è l’idea di business dominante nel settore delle tecnologie wireless e, per trasformarla in un successo imprenditoriale, bisogna non soltanto avere una struttura operativa idonea e le capacità economico-finanaziarie necessarie, ma soprattutto realizzare un’accurata analisi in fase di start-up.

WiTech (Wireless Technology), nata nel 2003 come Azienda Spin-off dell’Università di Pisa, si è affermata in breve tempo come una delle realtà di maggiore interesse nello scenario Broadband Wireless Access (BWA) italiano.

WiTech, come indica lo stesso nome, opera nel settore delle tecnologie broadband wireless; il mercato principale si base sugli standard indoor e outdoor BWA in prevalenza 802.11 e con minora importanza su WiMAX, 802.20, IMT-2000, UMTS (WCDMA-FDD, TD-CDMA), HSDPA, EV-DO.

 

Da Gennaio 2006 è Regular Member del WiMAX Forum, dando un proprio contributo alle attività del Networking Group, del Service Provider Group, del Marketing Group, del Regulatory Group.    

Grazie al proprio team di professionisti,  WiTech è in grado di offrire ai propri clienti servizi ingegneristici ad elevato valore aggiunto che coprono ogni campo nel settore BWA: realizzazione di analisi tecnico-economiche, progettazione, distribuzione a valore aggiunto.

Le competenze fortemente verticali consentono, dunque, a WiTech di presentarsi come il supporto ideale di tutti coloro che vogliono esplorare il mondo del BWA, dagli operatori (già esistenti o in fase di start-up) ai vendor, dai system integrator ai produttori, dagli analisti e consulenti agli investitori, dalle pubbliche amministrazioni agli enti regolatori delle telecomunicazioni.

 

Il mondo delle telecomunicazioni sta assistendo a uno sconvolgimento della logica di mercato: se fino ad oggi le tecnologie BWA hanno ricoperto un ruolo marginale, per la mancanza di standard e per i costi molto elevati dei dispositivi, ben presto esse acquisiranno una larga fetta del mercato broadband. Esse, infatti, promettono di rivoluzionare le comunicazioni voci, dati e video, rispondendo perfettamente alle esigenze sia degli utenti sia degli operatori. Da un lato esse offrono una maggiore flessibilità nell’accesso, in quanto gli utenti possono usufruire dei servizi broadband dove, quando e per quanto vogliono; dall’altro lato esse consentono di ridurre gli investimenti iniziali, poiché l’infrastruttura di rete è scalabile in funzione della richiesta di traffico degli utenti. Le tecnologie BWA sono distinte principalmente in tre macro settori a seconda della modalità d’accesso supportata: fixed, nomadic e mobile. Le soluzioni Fixed BWA, quali 802.11, 802.16-2004 WiMAX, TD-CDMA (Time Division – Code Division Multiple Access) e proprietarie, rappresentano una valida alternativa alle soluzioni wired tradizionali; le soluzioni Nomadic BWA garantiscono il riconoscimento del profilo di servizio sottoscritto qualora l’utente si sposti da una “bolla di copertura” all’altra (si pensi agli hot spot Wi-Fi (Wireless – Fidelity) o alle emergenti tecnologie WiMAX); infine le soluzioni Mobile BWA (802.16e WiMAX, WCDMA/HSDPA e proprietarie) permettono agli utenti di usufruire dei servizi broadband in piena mobilità.

 

Il mercato nei prossimi anni

Molteplici sono i segmenti di mercato, con caratteristiche ed esigenze differenti, che il BWA può coprire. Attualmente si osserva un focus di attività da parte dei broadband carrier verso il mercato fisso sia residenziale sia business e solo in parte nomadico; nei prossimi anni, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, si assisterà ad una crescita del mercato nomadico e all’avvento del mercato mobile, il quale offrirà il MVO (Mobile Virtual Operator) come nuova opportunità di business per gli operatori mobili che hanno la propria struttura e le proprie licenze di spettro.

(Figura 1)

 

Aspetti tecnologici

Le tecnologie BWA offrono un ampio ventaglio di scelte al broadband operator, in quanto consentono di optare sia per deployment in bande non licenziate sia per deployment in bande licenziate. L’utilizzo delle bande non licenziate è fortemente limitato da problemi d’interferenza ma consente di limitare gli investimenti iniziali, in quanto non vi sono costi di licenza. L’uso delle bande licenziate, invece, consente di mitigare l’interferenza, ma presenta dei costi iniziali maggiori, poiché bisogna acquistare le licenze dello spettro. Ad oggi le soluzioni che operano nelle bande non licenziate sono basate sulle tecnologie 802.11, 802.16-2004 WiMAX e proprietarie e supportano una modalità d’accesso sia fissa sia nomadica. Il broadband service provider che vuole operare in bande non licenziate in una modalità d’accesso fissa non è vincolato ad utilizzare tecnologie proprietarie ma deve creare un opportuno sistema di autenticazione di accesso e di accounting, perché si trova a dover gestire differenti tecnologie con un’unica piattaforma Telco; se, invece, vuole operare in uno scenario nomadico è bene che scelga dispositivi interoperabili in modo da garantire la massima flessibilità nell’accesso. Le soluzioni che operano nelle bande licenziate o da licenziare (si pensi non solo alla tecnologia 802.16e WiMAX, ma anche alle tecnologie UMTS in modalità TDD (Time Division Duplexing)), oltre a consentire la modalità d’accesso fissa e nomadica, supportano anche la mobilità. Nel caso di scenario fisso in bande licenziate, il broadband operator può optare per dispositivi interoperabili che gli permettono di non vincolarsi ad un unico vendor e di scegliere il vendor che in un determinato momento gli offre più garanzie non solo da un punto di vista tecnologico ma anche da un punto di vista economico-finanziario. Nel caso di scenario nomadico e mobile, invece, l’interoperabilità è necessaria al fine di garantire il roaming.

(Figura 2)

 

Analisi di mercato

Un piccolo operatore così come un big carrier deve affrontare un processo importante per la realizzazione di un piano industriale, affinché l’idea di business diventi un successo imprenditoriale. Dapprima è bene realizzare degli audit e analizzare dal punto di vista socio-demografico l’area di interesse, al fine di definire il target di utenti, di comprendere qual è la loro predisposizione verso la tecnologia e quali sono i servizi richiesti. In seguito bisogna disporre dei forecast revisionali a breve e medio termine, che siano veritieri e non creino false aspettative al fine di analizzare in maniera corretta la sostenibilità dell’investimento in esame. È bene osservare che i forecast relativi non solo all’Italia ma anche all’Europa prevedono per il 2010 una penetrazione dei servizi wireless broadband del 2-3% nel mercato dei servizi broadband. Infine è necessario analizzare correttamente la concorrenza: scegliere come scenario operativo un’area ove è forte la presenza dei big carrier è alquanto spregiudicato; così come operare in un’area di digital divide ove vi è un cospicuo numero di concorrenti. Questo, infatti, vorrebbe semplicemente dire che l’idea di business è un flop!

(Figura 3)

 

 

Gli scenari di servizio

Nell’analisi dello scenario di servizio, nel quale si vuole realizzare l’infrastruttura di rete, è opportuno considerare alcuni parametri importanti, quali l’orografia del territorio, la densità di popolazione che vi risiede, la percentuale di potenziali utenti (considerando la presenza di tecnologie wired e la concorrenza di altri operatori wireless), la distribuzione dei potenziali utenti tra le varie classi di servizio (residenziali, SME (Small Medium Enterprise) e Business) e la distribuzione delle SU (Subscriber Unit) tra le varie tipologie. La caratterizzazione degli scenari di servizio è, infatti, necessaria per desumere informazioni necessarie per la pianificazione della capacità, della copertura e della frequenza, che consentono, ad esempio, di prevedere il numero degli utenti potenziali che potrebbero abbonarsi ai servizi broadband o i servizi che potrebbero essere scelti.

(Figura 4)

(Figura 5)

 

Il modello TEABWATM

Il piano industriale deve essere supportato da un’attenta analisi tecnico-economica. WiTech, in collaborazione con alcuni analisti del settore dell’Università di Pisa e Vector Srl, ha sviluppato un un tool TEABWATM, per poter analizzare sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista economico le tecnologie BWA in uno scenario fisso, nomadico e mobile. Il tool TEABWATM ha il valore aggiunto di realizzare congiuntamente un’analisi tecnica e un’analisi economica: da un lato esso, infatti, consente di definire il layout di cella, in funzione della tipologia di scenario e della tecnologia scelata, e di dimensionare l’infrastruttura di rete al fine di servire gli utenti locati nell’area geografica di interesse; dall’altro lato esso consente di stimare i CAPEX (Capital Expenditure), gli OPEX (Operational Expenditure)e i ricavi per poter valutare correttamente le opportunità di business che la tecnologia in esame offre, considerando gli indicatori finanziari di maggior interesse, quali il NPV (Net Present Value) e il PBP (Payback Period).

(Figura 6)

 

Conclusioni

È, dunque, evidente che per trasformare un’idea di business “Diventare un WISP (Wireless Internet Service Provider)” in un successo imprenditoriale non solo bisogna avere una struttura organizzativa ed operativa idonea e la capacità economico-finanziaria necessaria per supportare gli scompensi finanziari nella prima fase di roll-out dell’infrastruttura, ma soprattutto bisogna disporre di un’accurata analisi tecnico-economica. Questo si traduce in una scelta oculata dello scenario di servizio; in una caratterizzazione precisa dello stesso, in termini di densità di numero potenziali d’utenti, classi d’utenza e caratteristiche orografiche del territorio; in una valutazione oggettiva dei limiti di fisicità della tecnologia in esame in funzione dello scenario (differenti sono, infatti, le prestazioni di una stessa tecnologia in uno scenario urbano e in uno scenario rurale); in una definizione del portfolio di servizi offerti agli utenti e dei relativi ARPU (Average Revenue Per User); in una stima di tutte le voci di costo che concorrono al calcolo dei CAPEX e degli OPEX; in una scelta opportuna della time line a livello infrastrutturale in funzione della market penetration al fine di non creare uno sbilanciamento tra la domanda e l’offerta; in un’analisi della sensitività al fine di comprendere le dinamiche della fattibilità economica dell’investimento considerato al variare dei fattori critici.

(Figura 7)

(Figura 8)

(Figura 9)

(Figura 10)

 

Esempio di una corretta analisi-tecnico economica

Il report 802.11 e WiMAX: prestazioni a confronto e analisi di possibili business plan per i service provider“, redatto da WiTech, presenta un accurato confronto tra la tecnologia WiMAX e la tecnologia 802.11 sia in termini di prestazioni e sia in termini di opportunità economiche che esse offrono ai service provider in diversi scenari di deployment, per diverse configurazioni di rete e per diversi servizi e segmenti di mercato, con l’obiettivo di individuare gli scenari operativi ove ciascuna tecnologia è indicata. La scelta tra 802.11 e WiMAX, infatti, non può esulare dal considerare qual è lo scenario d’applicazione, quali sono i servizi che l’operatore vuole offrire, quali sono le classi d’utenza che si vogliono servire e qual è l’impatto che questi comportano a livello di piano industriale. È, quindi, errato cercare a priori la soluzione ottima, poiché ogni tecnologia ha delle proprie peculiarità che la rendono particolarmente adatta in un particolare scenario di deployment. Tale report, dunque, è un valido strumento per i service provider, i vendor, gli analisti, i consulenti, gli investitori e gli enti regolatori delle telecomunicazioni che vogliono capire quali sono le potenzialità delle tecnologie WiMAX and 802.11 e quali opportunità economiche esse offrono in differenti scenari e configurazioni di rete, per diversi servizi e segmenti di mercato.

 

Consulta il profilo Who’s Who di Andrea Calcagno

 

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di Andrea Calcagno – CEO WiTech

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