Convergenza media-tlc: matrimonio tra titani? Sempre più insistenti le voci di un accordo Telecom-Murdoch

di Raffaella Natale |

Italia


Rupert Murdoch

“Una delle iniziative più avanzate di convergenza media-tlc al mondo“. E’ così che Marco Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia, definisce al Financial Times la possibile alleanza tra l’operatore tlc storico e il magnate dei media Rupert Murdoch.

Al momento non vi sono indicazioni sulla possibilità che il tycoon australiano, che in Italia controlla Sky, possa acquisire una quota di Telecom Italia, ma l’eventuale partnership commerciale su cui sono al lavoro Telecom e News Corp potrebbe costituire la base per un’operazione senza precedenti.

 

Marco Tronchetti Provera sottolinea però al quotidiano britannico che la trasformazione di Telecom Italia in un moderno gruppo di media-tlc-It in Italia non è ancora compresa. Per questo, scrive il Financial Times, “Tronchetti chiaramente spera che quando i mercati, soprattutto in Italia, finalmente coglieranno l’idea, il suo gruppo conquisterà il re-rating cercato così a lungo“.

 

Di questo accordo tra Tronchetti Provera e il magnate Rupert Murdoch si parla da settimane ormai. Secondo le ultime indiscrezioni,  la News Corp. starebbe studiando l’ingresso in Olimpia (holding che detiene la quota di riferimento di Telecom Italia, ndr) con il 49% del capitale, con un patto di cinque anni e il meccanismo put e call, già utilizzato con i passati azionisti di Olimpia.

 

Al momento in Olimpia sono presenti i Benetton, attraverso Edizioni Holding con una quota del 20%, Unicredit e Banca Intesa con il 4,7% a testa, il restante 70% è nelle mani di Pirelli a sua volta retta da un patto di sindacato in cui sono presenti oltre alla Camfin di Tronchetti, Ras, Capitalia, Intesa, Mediobanca, Fonsai, Benetton e Moratti.

 

Diversamente dai precedenti rumor, che parlavano di un passaggio intermedio con il conferimento di una quota o del 100% di Sky Italia a Telecom Italia, le voci più recenti ritengono che la Pay TV potrebbe ricevere in cambio azioni della stessa Telecom, che le consentirebbero di finanziare l’ingresso in Olimpia.

 

In teoria non ci dovrebbero essere problemi per il Sic (Sistema integrato delle comunicazioni), calcolato complessivamente in 22 miliardi di euro. Nel caso di Telecom – i cui ricavi nel settore delle cosiddette comunicazioni elettroniche sono superiori al 40% del totale di settore – il tetto antitrust nel Sic è fissato al 10% e la somma dei fatturati di Sky (1,45 mld di euro), La7 più Mtv (140 mln di euro) e dei contenuti diffusi in banda larga (non rilevanti per il 2005) non supererebbe i 2,2 miliardi.

 

Come fa presente qualcuno, il vero problema potrebbe sorgere in sede comunitaria. Quando, infatti, nacque Sky Italia dalla fusione di Stream e TelePiù, la Ue diede il proprio OK a condizione che il mercato della Pay TV restasse competitivo e aperto anche ad operatori di altre piattaforme.

Se Sky e Telecom tornassero ad operare insieme, l’Antitrust potrebbe imporre la cessione di Telecom Italia Media, che controlla La7, perché la nuova unità arriverebbe a controllare cinque piattaforme su cui si trasmettono contenuti Tv: terrestre analogico, terrestre digitale, satellite, banda larga e Tv mobile.

 

Tra le varie opzioni al vaglio, secondo le indiscrezioni ci sarebbe la possibilità di fare una scelta che non danneggi direttamente Mediaset, affidando, per esempio, Telecom Italia Media all’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar, già presente sul mercato della Tv digitale terrestre.

 

In ogni caso Telecom Italia ha confermato trattative in corso con le società di Murdoch sui contenuti.

A riguardo, alcuni giorni fa Tronchetti Provera ha dichiarato: “Penso che troveremo un accordo, noi siamo per gli accordi. Stiamo studiando prodotti per tutte le piattaforme su cui operiamo”.

 

Ma la situazione sta già destando preoccupazione e se l’ex Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, lancia frecciate alla sinistra che resta impassibile davanti a questa possibilità, dall’altro lato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, lamenta che si parla di duopolio Rai-Mediaset, ma non si dice nulla riguardo all’intesa tra titani che potrebbe derivare dall’accordo Telecom e News Corp.

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