TDT: 9 giugno a Lucca il Forum europeo. Michelozzi, ‘La collaborazione con i Paesi Ue ci consentirà di competere con i mercati di successo’

di Raffaella Natale |

Italia


Piattaforme TV

E’ atteso un grande confronto al Forum Europeo sulla Televisione digitale (Lucca, 9 giugno 2006) tra Istituzioni e player, dove saranno illustrate e analizzate le esperienze di maggiore eccellenza per la Community Digitale Europea.

Ma anche grande occasione per illustrare l’esperienza delle Amministrazioni che hanno cominciato a sperimentare i servizi sulla TDT.

Sono oltre 250 gli enti pubblici italiani che sperimentano la televisione via Web, satellite e digitale terrestre. A disegnare da qualche anno la mappa delle PA “innovative e tecnologiche” è l’osservatorio del Formez che, in occasione del Forum Europeo sulla TDT, coordinerà il workshop “La PA che si vede: enti locali protagonisti della sfida digitale“.

 

Andrea Michelozzi, presidente di Comunicare Digitale, si è detto soddisfatto per la nutrita presenza della PA al Forum sulla TDT. “Saranno 32 le Amministrazioni presenti, un dato che va al di là delle più rosee previsioni”, ha dichiarato a Key4biz.

 

Il presidente di Comunicare Digitale ha sottolineato l’importanza di un simile evento per delineare gli scenari futuri e lo sviluppo della Tv digitale terrestre in Italia, con la presenza degli operatori che trasformeranno in opportunità concrete le possibilità di crescita di questo mercato.

“Al momento – ha commentato – sono ben 494 le iscrizioni al Forum che, tenendo conto del calo fisiologico del 20%, è un gran dato. Si attendono inoltre almeno 120 adesioni da parte di chi parteciperà spontaneamente all’iniziativa”.

“Larga la partecipazione degli operatori stranieri, in particolare della Spagna che sarà presente con Paolo Vasile, amministratore delegato di Telecinco, società che ha registrato un boom di utili nel 2005 (290,33 mln di euro contro i 214,21 del 2004). Ma anche Avertis Telecom, primo operatore spagnolo di Rete e i rappresentanti della Tv pubblica”.

 

Michelozzi ha voluto evidenziare che quest’anno al Forum saranno presenti anche Sky Italia e H3G. “Si tratta di un’importante partecipazione, volta a dar spazio a tutte le anime presenti sul mercato televisivo”, dalla Tv satellitare al nuovo arrivo dell’operatore tlc che con il canale La3 si è lanciato nel mondo della Tv mobile su DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld).

L’evento permetterà un proficuo confronto tra i diversi player del mercato Tv, analizzando la TDT dalla prospettiva della convergenza che punta alle nuove forme di distribuzione dei contenuti televisivi.

 

Michelozzi ha ribadito l’importanza che il Forum sia “occasione per chiudere accordi, in modo che si possa dar seguito alle parole, ai discorsi, e che si passi alla realizzazione pratica e fattiva del passaggio al digitale terrestre”.

Prevista già la firma di due accordi con Spagna, con obiettivo la condivisone delle tecnologie.

Presenti naturalmente anche le Istituzioni. Ci sarà Beatrice Magnolfi, Sottosegretario per le Riforme e l’Innovazione nella PA.

 

In merito alle polemiche dell’opposizione sull’atteggiamento troppo cauto del nuovo Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni sul passaggio alla TDT, Michelozzi si è detto molto fiducioso.

 “La soluzione vera – ha detto – è arrivare gradatamente alla data del 2008, quando è previsto lo switch-off per l’Italia, rispettando i tempi fisiologici e rimuovendo gli ostacoli reali che impediscono il passaggio in tempi rapidi“.

 

In conclusione, Michelozzi ha sottolineato a Key4biz “l’importanza di procedere in modo omogeneo alla migrazione verso la nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva”.

“Il passaggio alla TDT deve avvenire portando avanti sinergie e una forte collaborazione con tutti i Paesi membri della Ue. Solo questo – ha rimarcato Michelozzi – ci consentirà di competere in modo forte con mercati di successo, come quello asiatico“.

 

Lucca sarà una grande occasione anche il tGovernment, per presentare le iniziative, confrontarle con quelle di altre amministrazioni, ipotizzare le possibili attività di valorizzazione e promozione dei progetti, ragionare sulle prospettive di realizzazione di un vero e proprio palinsesto comune de “La PA che si vede”.

Attraverso la condivisione di una strategia operativa e la pianificazione di un flusso di lavoro comune nel quale ciascuno contribuirà con la produzione di servizi video, audio e testuali, si studierà la effettiva realizzazione del Network nazionale de “La PA che si vede”.

 

L’appuntamento è aperto ai soli dipendenti pubblici responsabili di contenuti e servizi interattivi su Web Tv e digitale terrestre. Dall’analisi delle esperienze avviate alle potenzialità di una strategia di produzione ed erogazione condivisa.

 

Il Formez, associazione partecipata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dall’Unione delle Province Italiane, dall’Unione Nazionale Comunità ed Enti Montani, dalla Lega delle Autonomie, da tutte le regioni del Sud d’Italia e dalla Regione Lombardia, ha avviato importanti iniziative di comunicazione a livello nazionale con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo appropriato delle nuove tecnologie, di stimolare la qualità dell’informazione dedicata alla pubblica amministrazione, di qualificare le competenze dei dipendenti pubblici attraverso azioni a sostegno della cooperazione istituzionale.

 

La compagine sociale impone al Formez di indirizzare le proprie attività verso la costituzione e gestione di una rete di relazioni trasversali, sia a livello locale che centrale, che renda possibile lo scambio di esperienze di successo tra i diversi ambiti funzionali e una generale valorizzazione delle professionalità deputate all’erogazione del servizio pubblico.

 

Da tre anni il Formez coordina un Osservatorio permanente, a livello nazionale, delle pubbliche amministrazioni che sperimentano la produzione di contenuti multimediali, disponibili su ambienti diversi e fruibili attraverso supporti differenti, “La PA che si vede”. L’Osservatorio aggiorna ogni sei mesi una ricerca che fotografa ciascuna esperienza locale e analizza le tipologie di contenuti prodotti e i format realizzati.

 

Nel 2005, l’esistenza di progetti significativi e l’opportunità di replicarne gli elementi di successo in altri contesti territoriali ha spinto il Formez a indire un premio nazionale dedicato a tutte le amministrazioni che producono contenuti per la televisione interattiva. Il concorso verrà replicato nel 2006 e la premiazione avverrà anche quest’anno al Salone della Comunicazione Pubblica di Bologna.

 

Al workshop di Lucca verranno presentati i dati del nuovo monitoraggio, le tipologie di produzione audiovisiva analizzate e quelle relative ai servizi proposti dalle PA su portali web, canali televisivi digitali, radio.

Attraverso la condivisione di un Piano Editoriale, il Formez propone una strategia operativa da condividere e approvare nel corso della mattinata di lavoro. Verrà studiata la effettiva realizzazione del Network nazionale de “La PA che si vede” attraverso la pianificazione di un flusso di lavoro comune nel quale ciascuno contribuirà, con la produzione di servizi video, audio e testuali ad alimentare specifiche aree tematiche.  

 

Al momento, sono oltre 250 gli enti che “vanno” in televisione e che sono coinvolti in varia misura nella realizzazione del tGovernment, cioè quella gamma di servizi che le pubbliche amministrazioni realizzano attraverso il canale televisivo.

E’ quanto emerge dal Rapporto dell’ultimo monitoraggio condotta dal Formez. Spicca, innanzitutto, TelePa, la Web Tv della Funzione pubblica che con la redazione giornalistica del Formez offre un’informazione multicanale (telegiornali, giornali radio, 4 canali televisivi tematici) sul mondo della PA.

Ma il settore sembra in piena effervescenza: secondo il Formez, gli investimenti hanno raggiunto quota 44 milioni di euro.

 

Sono state individuate 32 televisioni su Internet, praticamente raddoppiate rispetto al 2004, e, intanto, c’è già chi ha scoperto la nuova frontiera del digitale terrestre. Al CNIPA (Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione), inoltre, che ha lanciato un bando per cofinanziare progetti in questo settore, hanno risposto 55 pubbliche amministrazioni e in 29 sono stati ammessi. Già operativi sono 25 progetti in forma sperimentale.

 

“Investite l’1% del monte salari in formazione e lo 0,5% in comunicazione e queste risorse vi torneranno in termini di efficienza e minori sprechi”. E’ questa la ricetta che propone il presidente del Formez, Carlo Flamment, per incoraggiare le iniziative della pubblica amministrazione nella Web Tv e nel digitale terrestre.

“L’obiettivo immediato – spiega Flamment – di chi le promuove è legato all’aumento del consenso. Ma ce n’è un altro, di medio periodo, che si rileva più importante. Coniugare la tecnologia digitale con l’interattività per chiedere ai cittadini la loro opinione sulle strategie e sulle decisioni dell’ente”.

E il presidente del Formez cita l’esempio dei cittadini svedesi che hanno indicato la collocazione dell’aeroporto di Stoccolma.

 

“L’indicazione strategica più importante – dice Flamment – è venuta proprio in questi giorni dal Ministro della Funzione pubblica, Luigi Nicolais, che ha chiesto di coniugare pubblica amministrazione e Innovazione tecnologica. Le produzioni audiovisive si inseriscono proprio in questo filone e hanno ora bisogno di fare un salto di qualità“. A cominciare dalle sinergie: “finora le iniziative hanno spesso avuto un carattere autonomo che le ha fatte muovere in ordine sparso. Unendo le forze però – sottolinea – si possono fare importanti sinergie, costruire parti di palinsesto comune, per migliore i contenuti risparmiando risorse”.

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