Italia
Sono stati annunciati oggi i risultati annuali del Gruppo Vodafone per il periodo dal 1° aprile 2004 al 31 marzo 2005.
I risultati di Vodafone Italia al 31 marzo 2005 confermano l¿ottimo andamento dell¿azienda, nonostante l¿alto livello di penetrazione della telefonia mobile nel mercato italiano e la crescente competizione.
I ricavi, rispetto a marzo dello scorso anno sono cresciuti del 7% e si sono attestati a 8,1 miliardi di euro grazie all¿incremento del +7% dei ricavi da servizi (7.8 milioni di euro).
Un simile risultato è stato possibile a seguito dell¿aumento della base clienti e a una più ampia offerta di servizi.
La vendita di cellulari ha prodotto ricavi per 320 milioni di euro, mentre i clienti Vodafone Italia hanno raggiunto quota 22.5 milioni (+6% rispetto al 31 marzo 2004), con attivazioni lorde superiori rispetto all¿anno precedente e una crescita contenuta del tasso di abbandono al 17.2%.
Importante anche la crescita dei clienti Vodafone live! che raggiungono quota 2.751.000 (+169%).
Il servizio funziona ora anche sulle reti 3G e permette di fare videochiamate, inviare videomessaggi, scaricare giochi interattivi, ascoltare interi brani musicali e guardare la TV sul telefonino.
A seguito del successo del lancio dell¿UMTS avvenuto nel novembre 2004, i telefoni abilitati al servizio hanno raggiunto a marzo quota 665.000.
L¿Arpu (ricavo medio per cliente) è rimasto pressoché stabile a 29,9 euro mensili sui dodici mesi al 31 marzo 2005.
I ricavi da traffico voce sono cresciuti a 6,6 milioni di euro (+6%), grazie alla forte crescita del traffico (+12%) anche grazie ad attività promozionali come Vodafone Infinity che ha anche trainato il traffico SMS (+11%).
I ricavi da Dati e Multimedia sono aumentati complessivamente del 19% attestandosi a 1.1 milioni di euro, con un¿incidenza pari al 14.6% dei ricavi da servizi (rispetto al 13.3% del 31 marzo 2004).
I ricavi dati esclusa la messaggistica sono cresciuti dell¿85% attestandosi a 129 milioni di euro, grazie al positivo contributo del traffico generato dai servizi Vodafone Live! e Mobile Connect Card.
Nel segmento business Vodafone Italia continua ad accrescere la propria quota di mercato, con un incremento del 10% nella base clienti ottenuto anche grazie al positivo contributo della mobile number portability. E¿ inoltre in forte crescita l¿utilizzo dei servizi dati in questo segmento, supportato dalle vendite della Vodafone Mobile Connect Card.
L¿EBITDA è cresciuto dell¿8% raggiungendo i 4.340 milioni di euro, mentre la redditività sui ricavi totali (EBITDA margin) è cresciuta al 53,2% (rispetto al 52,6% dello scorso anno), nonostante l¿aumento della pressione competitiva, e si conferma la più elevata tra le società europee del Gruppo.
L¿EBIT è pari a 3.310 milioni di euro (+7%).
Attente politiche di riduzione dell¿incidenza dei costi diretti e operativi hanno infatti più che compensato l¿incremento degli investimenti finalizzati al consolidamento della Customer Base e attuati in particolare attraverso il programma di loyalty Vodafone One che conferma il suo successo oltrepassando quota 10.9 milioni di iscritti.
Per quanto riguarda invece la capogruppo, che si conferma leader del mercato della telefonia mobile, il fatturato dell¿anno chiuso a marzo 2005 si è attestato a 49,5 miliardi di euro (34,1 miliardi di sterline).
Il fatturato della telefonia mobile è cresciuto a 48,2 miliardi di euro, con una crescita organica del 5%.
L¿utile per azione si è attestato a 15,1 euro, in crescita del 14% e il gruppo ha annunciato un dividendo in crescita del 100% a 4,07 pence, per un totale di 2,7 miliardi di sterline.
Nel periodo preso in esame Vodafone ¿ che ha anche annunciato un buy-back da 6,54 miliardi di euro (4,5 miliardi di sterline) – ha aggiunto 16,3 milioni di abbonati alla sua base utenti, che si porta a 154,8 milioni di unità in 26 mercati.
¿Questi solidi risultati ¿ ha commentato il CEO Arun Sarin ¿ sottolineano la nostra forza operativa e finanziaria. Abbiamo centrato e superato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati e aumentato il profitto degli azionisti, nonostante l¿aumento della pressione competitiva¿.
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