Internet dal telefonino: per il W3C è giunta l¿ora di applicare gli standard

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L¿accesso al web via telefonino &#232 considerato come la chiave di volta per sviluppare dei servizi Internet mobili semplici e funzionali.

Tuttavia, nonostante molti cellulari siano gi&#224 dotati di navigatore per il web, l¿accesso alla rete non &#232 cos&#236 popolare come ci si aspettava.

Il potenziale dell¿accesso al web attraverso i terminali mobili non &#232 stato ancora pienamente realizzato: poter accedere alla gran mole di informazioni contenute in Rete sarebbe una funzionalit&#224 molto apprezzata in numerose situazioni quotidiane (consultare gli orari dei treni, ottenere informazioni su un prodotto o un evento, effettuare operazioni bancarie etc.).

&#200 giunta l¿ora, dunque, per il World Wide Web Consortium (W3C) di applicare i diversi standard di accesso web mobile fin qui emessi.

I rappresentanti del consorzio sono riuniti oggi e domani a Barcellona in un incontro – “Mobile Web Initiative” – il cui scopo &#232 proprio quello di discutere di queste specifiche e di trovare le soluzioni pi&#249 adatte per la loro messa in pratica.

Gli utenti lamentano il fatto che i loro siti favoriti spesso non sono accessibili o non sono facilmente consultabili attraverso il telefonino.

I fornitori di contenuti, a loro volta, hanno difficolt&#224 a creare siti web che funzionino bene su tutti i tipi di telefonini che offrono accesso al web.

L¿iniziative ¿Web Mobile¿ &#232 stata organizzata proprio per discutere di tutti questi ostacoli e per trovare le soluzioni che mettano d¿accordo l¿industria e soddisfino i clienti.

Per arrivare a una soluzione concreta il W3C, immagina dunque una nuova rotta di lavoro che punti dritta a un accesso web semplice e pratico sul telefonino come sul Pc di casa.

Tra le prime proposte avanzate dal consorzio perch&#233 questa visione divenga realt&#224, ci sono: lo sviluppo di documenti e linee guide sulle pratiche da seguire; l¿implementazione di infrastrutture di supporto per gli sviluppatori; l¿organizzazione di corsi di formazione per i fornitori di contenuti web e la creazione di test di convalida e di conformit&#224 per l¿acceso al web via terminali mobili.

Queste attivit&#224 andranno a completare le iniziative fin qui portate avanti dal consorzio nello sviluppo di standard per un web in continua evoluzione, ma che ancora fatica a farsi largo nelle abitudini degli utenti mobili.

All¿incontro parteciperanno i maggiori esponenti dell¿industria della telefonia mobile e di Internet: patrocinata da HP, Orange, Vodafone e Volantis l¿iniziativa coincide tra l¿altro con un meeting dell¿Open Mobile Alliance (OMA) che lo scorso agosto ha annunciato un memorandum d¿intesa col W3C per la condivisione delle informazioni tecniche sugli standard mobili.

Il problema pi&#249 pressante, secondo le due associazioni, riguarda lo sviluppo di soluzioni che permettano alle pagine e alle applicazioni progettate per i Pc tradizionali di funzionare anche su supporti wireless come cellulari e Pda.

Allo stato attuale, il W3C ha gi&#224 sviluppato numerosi standard, o versioni di standard, a misura di web: tra questi, XHTML Basic, SMIL Basic e SVG Tiny.

Bisogna ora ¿educare¿ gli autori web e gli sviluppatori di applicazioni all¿uso di questi standard, in vista di una loro implementazione sul mercato di massa.

Per questo all¿incontro parteciperanno anche molti operatori tlc e aziende Internet: da Sony Ericsson a France Telecom, da Sun Microsystems a Research In Motion.

¿Sar&#224 pi&#249 di un working group ¿ spiega Philipp Hoschka del W3C ¿ Saranno diversi gruppi che faranno cose un po¿ diverse dalle attivit&#224 tradizionali di un gruppo di lavoro: si parler&#224 di best practice e ci sar&#224 una componente di marketing e di formazione che &#232 una cosa che non abbiamo mai fatto. Potenzialmente condurremo anche test di conformit&#224 e di convalida. Insomma, ci piacerebbe cominciare a stringere il cerchio sulla conformit&#224 degli standard¿.

Il W3C &#232 stato creato per sviluppare protocolli comuni che facilitino l¿evoluzione del web e assicurino la sua interoperabilit&#224.

Si tratta di un consorzio industriale internazionale, guidato congiuntamente dal Consorzio Europeo di Ricerca in Informatica e Matematica (ERCIM), dalla Keio University giapponese e dal Massachusset Instutute of Technlogy (MIT).

Nell”ambito del W3C sono state proposte, discusse, definite e ufficializzate oltre 50 specifiche tecniche di vasta portata, tra cui il protocollo http, le specifiche per gli identificatori URI e i locatori URL per le risorse sul Web (in collaborazione con IETF); il metalinguaggio XML; i linguaggi per i documenti Web HTML, XHTML, MathML, SVG, XForms, XLink, Xpath, XPointer, SMIL, RDF, OWL, ; gli strumenti per il controllo dei contenuti come RDF ed OWL;

le linee guida per l”accessibilit&#224 WAI, i profili CC/PP, l”interfaccia DOM, le piattaforme P3P e PICS.

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Alessandra Talarico