Broadband TV e Accesso ai Contenuti: il Mercato del VoD in Europa

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Europa



di Augusto Preta
e Giulia Berni

Italmedia Consulting


L¿accesso ai contenuti pregiati rappresenta una delle condizioni essenziali per lo sviluppo delle reti a larga banda nel mercato residenziale.
In Italia, &#232 il mercato pi&#249 avanzato in termini di servizi al cliente finale: nei prossimi mesi, i tradizionali contenuti televisivi ¿ premium e free ¿ saranno disponibili su ben 5 diverse piattaforme: ADSL, DTT, DTH, FTTH e UMTS.
Questo &#232 anche il risultato della decisione con cui la Commissione Europea ha autorizzato la creazione della piattaforma unica SKY, a condizione che quest¿ultima rinunciasse all¿esclusiva sui contenuti premium per reti differenti dal satellite.

Tale decisione ha aperto il mercato ai nuovi operatori, che hanno cos&#236 avuto accesso all¿offerta all¿ingrosso di tali contenuti.

La rimozione delle barriere esistenti, anche negli altri Paesi, permetterebbe nel 2008, a quasi 8 milioni di famiglie in Europa, di accedere ai servizi pi&#249 avanzati di Video on Demand, in grado di generare &#128 1.9 miliardi di entrate per l¿industria. Infatti, secondo la nuova ricerca di Italmedia Consulting, ¿TV, broadband e accesso ai contenuti: il mercato del VoD in Europa¿, disponibile dal 15 novembre 2004, i servizi offerti dai New Media hanno un forte potenziale di crescita nell¿ambito dell¿economia digitale, offrendo cos&#236 agli operatori TLC e ad altri nuovi entranti l¿opportunit&#224 di accedere al mercato della distribuzione TV/video.

Italmedia Consulting sostiene che la penetrazione delle reti a banda larga presso utenti residenziali dar&#224 impulso al mercato dei contenuti on demand, e prevede che, alla fine del 2004, vi saranno oltre 600.000 utenti di servizi di VoD via TV in Europa (i dati e le previsioni si riferiscono all¿Unione Europea a 15 Stati). Nel 2008, la societ&#224 stima che il mercato potenziale per i servizi VoD avr&#224 le seguenti dimensioni:

  • 7.7 milioni di abitazioni in Europa;

  • &#128 1.9 miliardi di entrate, pari al 65% del mercato del video noleggio (dal 2% nel 2004);

  • entrate superiori del 50% rispetto alla PPV (erano il 7% nel 2004);

  • un aumento del 21% delle entrate complessive del mercato della pay TV.

L¿arricchimento dell¿offerta VoD con nuovi e attraenti contenuti far&#224 innalzare il buy-rate e aumenter&#224 la propensione a pagare per tali servizi.
Il prezzo di un singolo acquisto aumenter&#224 sensibilmente e permetter&#224 un significativo aumento dell¿ARPU dei servizi video. Ci&#242 condurr&#224 i VoD provider in Europa a raggiungere &#128 1.93 miliardi di ricavi entro la fine del 2008. Il raggiungimento di questi valori dipende fortemente dall¿arricchimento dell¿offerta dei contenuti disponibili on demand.

Gli operatori di servizi VoD dipendono dai proprietari dei contenuti (majors in primo luogo), i quali impongono i prezzi e trattengono la maggior parte dei profitti. Clausole di esclusivit&#224, meccanismi di esclusione, elevati minimi garantiti spesso impediscono agli operatori di servizi VoD l¿accesso ai contenuti di qualit&#224 in grado di far crescere il mercato VoD.

Peraltro lo sviluppo e la crescita del mercato su banda larga pu&#242 produrre maggiori entrate per l¿intero settore, e generare ulteriori opportunit&#224 di profitto per i proprietari di contenuti. Infine, questi benefici aumenterebbero anche il benessere del consumatore, in termini di maggiore possibilit&#224 di scelta.

I risultati preliminari della ricerca di Italmedia Consulting hanno costituito uno dei documenti di discussione al convegno ¿Availability of Content for the New Media¿, svoltosi a Bruxelles l¿8 Luglio scorso, alla presenza del Commissario alla Concorrenza Mario Monti.

Per maggiori informazioni www.italmediaconsulting.com

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