Intel spinge sul WiMax. Le prime reti nel 2006

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Critiche e dubbi non scalfiscono l¿entusiasmo della Intel verso il WiMax.

La societ&#224 di Cupertino ha appena concluso un accordo con la Clearwire, azienda di propriet&#224 del pioniere delle comunicazioni mobili statunitensi Craig McCaw, specializzata nella fornitura di servizi di connessione a Internet ad alta velocit&#224 senza fili attraverso tecnologie simili al WiMax.

In base ai termini dell¿accordo, la rete di Clearwire, che opera attualmente solo in Florida, verr&#224 estesa e migliorata per supportare lo standard WiMax, considerato una componente chiave della strategia wireless di Intel.

Il tutto per poter competere, a partire dal 2006, con le offerte di connessione broadband delle compagnie telefoniche e via cavo.

McCaw ha acquistato la Clearwire nell¿aprile di quest¿anno.

I servizi della societ&#224 sono attualmente limitati al solo Stato della Florida e utilizzano una tecnologia molto simile al WiMax e caratteristiche equivalenti a quelle che dovrebbero essere disponibili nelle reti WiMax su vasta scala.

L¿accordo, spiega il presidente di Clearwire Clark Peterson, punta alla creazione di un chip WiMax in grado di ricevere il segnale di Clearwire.

Al momento, infatti, i circa 150 mila utenti della societ&#224 hanno bisogno di un ricevitore wireless separato per accedere al servizio, creato dalla sussidiaria NexNet.

I dettagli finanziari del contratto non sono stati rivelati, ma secondo alcune indiscrezioni, il montante si avvicina ai 150 milioni di dollari.

Craig McCaw, del resto, non &#232 un profano del mondo delle tlc. Gi&#224 nel 1994, la sua societ&#224 ¿ la McCaw Communications ¿ venne venduta ad AT&T per 11,5 miliardi.

Dopo questo colpo grosso, tuttavia, le sue avventure nel mondo hi-tech non sono state molto fortunate: la XO Communications ha chiuso per bancarotta nel 2002 e lo stesso dicasi per la proposta Teledesic ¿Internet in the sky¿.

Investendo nella Clearwire, molti dicono, la Intel sta azzardando: il maggiore chipmaker mondiale vuole infatti creare un mercato per un prodotto che ancora non esiste ma, allo stesso tempo, si &#232 assicurata un cliente di tutto rispetto per i chip WiMax da integrare nei Pc.

Il WiMax, cos&#236 come il Wi-Fi, offre un accesso two-way a Internet a banda larga. La differenza consiste nel fatto che la portata delle reti WiMax &#232 molto pi&#249 estesa di quella del Wi-Fi e premette dunque la copertura di aree molto pi&#249 vaste.

¿L”accesso a banda larga ad alta velocit&#224 tramite DSL o cavo &#232 disponibile solo per una quantit&#224 limitata di utenti di computer a livello mondiale¿, ha affermato Scott Richardson, General Manager del Broadband Wireless Group di Intel.

¿WiMax consentir&#224 invece di realizzare connessioni wireless ad alta velocit&#224 e a costi contenuti per le abitazioni e le aziende in ambienti urbani o rurali. Abbiamo deciso di puntare sullo sviluppo del WiMax con l”obiettivo di semplificare l”accesso wireless a Internet ad alta velocit&#224 e a ridurne i costi per la nuova generazione di utenti di computer¿.

Le prime reti basate su questa tecnologia non saranno pronte prima del 2006, nonostante gli sforzi profusi da Intel e dai numerosi membri del WiMax Forum.

¿La tecnologia WiMax ha suscitato un grande interesse da parte della comunit&#224 globale. In questo settore lo scorso anno abbiamo raggiunto risultati molto importanti¿, ha affermato Sean Maloney, vicepresidente esecutivo di Intel.

¿Questo accordo riveste poi un”importanza particolare, dal momento che gli operatori, i produttori di apparecchiature e i solution provider di tutto il mondo sono impegnati nello sviluppo di questa nuova rete globale¿.

Si tratta del primo contratto successivo alla presentazione, da parte di Intel, del chip Rosedale, il primo prodotto ¿system-on-a-chip¿ per i dispositivi CPE (Customer Premise Equipment) a costi contenuti che supporta lo standard IEEE 802.16-2004.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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