La Tv sarà la killer application della telefonia 3G? Studio Analysys

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Cos&#236 come gli sms hanno trainato i profitti della telefonia mobile di seconda generazione, la possibilit&#224 di guardare la televisione direttamente dal cellulare potrebbe essere l¿applicazione che consentir&#224 agli operatori di aumentare quelli legati al 3G consumer.

Lo sostiene la societ&#224 di ricerca Analysys secondo cui il televisore &#232 attualmente un elettrodomestico diffuso nella quasi totalit&#224 delle case e i consumatori passano molto pi&#249 tempo a guardare la Tv che a parlare al telefonino.

I risultati dello studio di Analysys, tuttavia, dimostrano che in alcuni Paesi, soprattutto asiatici, la domanda di contenuti televisivi fruibili dal telefonino, &#232 molto forte: in Corea del sud, ad esempio, gli operatori mobili hanno gi&#224 focalizzato i loro investimenti su questo tipo di contenuti, riuscendo cos&#236 a raggiungere una penetrazione tre volte superiore a quella dei colleghi giapponesi, nonostante abbiano lanciato i servizi 3G pi&#249 tardi.

Grazie al supporto di funzionalit&#224 quali lo streaming e il download video, il 3G permette agli operatori mobili di sfruttare la popolarit&#224 della televisione nel mercato di massa.

I programmi televisivi sul telefonino, insomma, potrebbero avere lo stesso effetto dirompente che i messaggi di testo hanno avuto per il GSM.

Le potenzialit&#224 ci sono tutte. Resta che ora dovranno essere gli operatori a fare in modo di trarre profitto da questi servizi e per fare ci&#242, c¿&#232 bisogno di ¿maneggiare con cura¿ i costi perch&#233, almeno sul breve periodo, sar&#224 proprio questo fattore a determinare il successo globale della Tv sul telefonino.

Solo successivamente si dovr&#224 pensare al miglioramento delle tecnologie come l¿HSDPA e all¿integrazione con la tecnologia DVB.

Ovviamente, ci sono ancora delle incognite relative alle performance, alle capacit&#224 e ai costi delle tecnologie 3G, che potrebbero limitare la gestione di questi contenuti, sicuramente pi&#249 ¿pesanti¿ dei dati normalmente scambiati sulle reti telefoniche mobili.

La Tv, insomma, pu&#242 essere la salvezza del 3G ma, se mal gestita o troppo enfatizzata, potrebbe rivelarsi anche un¿applicazione controproducente.

Bisognerebbe, dice il co-autore del rapporto Alastair Brydon, trovare il giusto equilibrio tra performance delle reti, soddisfazione degli utenti e profitto per operatori.

Gi&#224, facile a dirsi, un po¿ meno a farsi.

Il rapporto dimostra infatti che, per guardare un film di due ore sul telefonino trasmesso a 384 kbits/s, bisognerebbe pagare almeno 300 dollari, perch&#233 gli operatori si avvicinino ai margini di guadagno della telefonia vocale.

Trasmettere programmi abbastanza lunghi e a un costo sostenibile devasterebbe dunque gli attuali canoni di guadagno e causerebbe un¿irrimediabile congestione delle reti.

Per quanto il 3G generi ricavi significativi, &#232 anche vero infatti che la capacit&#224 e il costo per Mbyte, se paragonati al 2G e ai servizi tv, intaccano sostanzialmente le risorse di rete e producono utili inferiori per Mbyte rispetto agli altri servizi. Molti operatori mobili come Nokia e Vodafone stanno perci&#242 sperimentando nuove piattaforme di tv digitale e stanno realizzando numerosi terminali mobili in Giappone e Sud Corea che integrano gi&#224 in partenza i ricevitori televisivi.

I ricercatori spiegano che, con video clip pi&#249 corti, gli operatori potrebbero raggiungere un certo equilibrio, dando ai clienti quello che vogliono, a un prezzo che possono affrontare e generando al contempo un profitto per Mbyte accettabile.

I futuri sviluppi del video coding e di tecnologie come l¿HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) aiuteranno in parte a superare alcune attuali limitazioni del W-CDMA, riducendo i costi di un quarto e fornendo una qualit&#224 video superiore.

¿Tuttavia ¿ spiega Brydon ¿ anche con miglioramenti significativi, le tecnologie 3G non saranno in grado di supportare una visione estensiva della Tv e dei servizi di video on demand sul mercato di massa¿.

Come fare, allora?

La soluzione migliore, conclude Brydon, &#232 l¿integrazione del 3G con le tecnologie di trasmissione emergenti, come DVB-H e il satellite.

Un¿altra questione molto complessa, riguarda infine i modelli di business per la mobile Tv e i servizi video.

&#200 essenziale, in questo contesto, che gli operatori mobili assumano un ruolo attivo nella definizione della futura catena di valore che vedr&#224 protagonisti differenti organizzazioni e implicher&#224 accordi di condivisione dei profitti tra gli operatori di rete, i broadcaster, i fornitori di contenuti e vari altri intermediari.

Una grossa sfida, dunque, aspetta gli operatori del 3G, motivata dalle grandi potenzialit&#224 dei servizi video e Tv.

Le prospettive del mercato sono molto allettanti: secondo l¿ultimo studio di ARC Group, infatti, il settore dei video service per la telefonia mobile tra quattro anni generer&#224 profitti per 5,4 miliardi di dollari.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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