Daniel Kraus (Confindustria): ICT come motore della competitività e dello sviluppo sociale europeo

di |

Italia



Proseguiamo la pubblicazione degli interventi al Seminario: “Rethinking the european ICT Agenda” tenutosi a Roma il 27 settembre 2004, organizzato da Puntoit e Key4biz

di Daniel Kraus

Confindustria – Bruxelles

Il contesto

La strategia di Lisbona ha posto il tema dell¿ICT in cima alla lista delle priorit&#224. Essa prevedeva la creazione di:

  • un action plan (eEurope),

  • l¿adozione di un quadro regolamentare per il commercio elettronico,

  • il completamento del quadro regolamentare per le industrie del settore delle Telecomunicazioni,

  • la liberalizzazione del mercato, assicurando una rapida espansione di internet (alta velocit&#224) e delle sue applicazioni (in scuole, servizi pubblici).

Molti progressi sono stati fatti lungo questo percorso, ma c¿&#232 ancora molto da fare.

I mercati europei delle telecomunicazioni non sono ancora del tutto liberalizzati, l¿implementazione del pacchetto legislativo sulle telecomunicazioni &#232 ancora incompleto, lo sviluppo delle infrastrutture richiede continua attenzione alle condizioni legali e finanziarie, va stimolato infine lo sviluppo di contenuti digitali e di servizi che dipendono sia dagli attori privati che da quelli pubblici.

&#200 necessario creare un circolo virtuoso in cui lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture si supportino a vicenda. Il futuro delle ICT &#233 lo sviluppo della banda larga, delle comunicazioni senza filo e delle tecnologie digitali. Una maggiore concorrenza nel mercato dei servizi a banda larga, con il conseguente aumento dei servizi forniti, &#233 uno degli strumenti principali per ridurre la distanza tra le ICT e i cittadini.

Le sfide

L¿Europa, oggi, deve vincere tre sfide principali, per vincere le quali le ICT possono dare un contributo importante:

  1. Nel contesto globale dell¿economia odierna, occorre agire per evitare una perdita di competitivit&#224 delle aziende europee, sottoposte alla crescente concorrenza di quelle americane e asiatiche. La diffusione delle ICT e della tecnologia a banda larga deve essere accelerate, per poter mettere a disposizione del maggior numero di utenti e di PMI possibili una serie di servizi convenienti e affidabili, e ridurre anche la tendenza alla delocalizzazione.

  2. produttivit&#224 della popolazione: nei prossimi anni, la popolazione europea in et&#224 lavorativa diminuir&#224 del 20%. Per questo occorre urgentemente aumentare la produttivit&#224 del lavoro, attraverso un maggiore utilizzo delle ICT in tutti i settori economici, anche promuovendo muove forme di utilizzo delle moderne tecnologie, legate al ¿lifelong learning¿, alla mobilit&#224 e alla flessibilit&#224.

  3. L¿Europa corre il rischio di uno sviluppo regionale difforme, che aumenti le differenze tra regioni ricche e povere, invece che diminuirle, soprattutto dopo il recente allargamento dell¿Unione a est e a sud. Le ICT possono contribuire a ridurre il rischio di marginalizzazione dalla crescita economica e a migliorare la qualit&#224 della vita.

Le raccomandazioni a livello europeo (riprese dal documento ¿Business Vision for Europe¿ ¿ UNICE)

Recepimento da parte di tutti gli Stati membri del ¿Pacchetto legislativo sulle Telecomunicazioni¿.

Il pacchetto doveva essere recepito gi&#224 nel luglio del 2003 (e la direttiva sulla protezione dei dati nell¿ottobre 2003), ma la situazione &#232 ancora in stallo nonostante la Commissione abbia preso provvedimenti legali contro quegli Stati che non hanno recepito il pacchetto. Gli Stati membri che sono in ritardo devono impegnarsi a recepire la legislazione in modo chiaro, trasparente, efficace e senza ritardo. L¿attuale quadro normativo europeo &#232 un elemento molto importante per il completamento del mercato interno e crea benefici per gli utenti finali, aumentando la competitivit&#224. L¿Italia ha gi&#224 recepito il pacchetto.

Combattere i problemi di sicurezza delle reti e dell¿informazione.

La sicurezza delle infrastrutture dell¿informazione e quella relativa ai crimini informatici stanno diventando un problema importante oltre che per l¿industria, anche per le amministrazioni e per gli individui. Per gli utenti dell¿ICT &#232 essenziale che i crimini informatici siano soppressi, possibilmente in modo armonizzato a livello internazionale. Il problema &#232 stato affrontato dalla Commissione in diverse comunicazioni, fino alla creazione di una Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell¿informazione. Essa deve divenire operativa al pi&#249 presto e deve costituire uno spazio comune, aperto al pubblico e al privato, per lavorare assieme sulla protezione dei sistemi informatici tenendo conto dei veloci cambiamenti del settore.

Dare seguito a eEurope 2005 e sviluppare la banda larga.

Il piano d¿azione fonda su tre assi la costruzione della societ&#224 dell¿informazione europea: contenuto digitale, infrastrutture e sicurezza. L¿obiettivo di ¿eEurope 2005¿ &#233 stabilire un ambiente favorevole agli investimenti privati per la creazione di nuovi posti di lavoro, aumentare la produttivit&#224, modernizzare i servizi pubblici e dare al maggior numero di persone possibile la possibilit&#224 di usufruire dei vantaggi della societ&#224 dell¿informazione. Inoltre, eEurope 2005 mira a migliorare la sicurezza e i contenuti dei servizi a banda larga, in particolare la Commissione ha predisposto quest¿anno un piano europeo per la diffusione della banda larga (COM (2004) 559: Connecting Europe at high speed: national broadband strategies).

eEurope 2005 &#232 vicino alla sua conclusione e un suo rilancio deve essere considerato per valutare la situazione presente e determinare quali saranno le priorit&#224 ed i settori d¿azione nei prossimi anni (in particolare lo sviluppo delle tecnologie 3G).

Va inoltre considerato che:

  • Per migliorare la produttivit&#224 dei servizi &#233 necessario aumentare l¿interoperabilit&#224, vale a dire la possibilit&#224 di accedere agli stessi servizi da una gamma sempre pi&#249 vasta di terminal (TV, computer, telefoni cellulari, etc.). Un servizio accessibile da pi&#249 punti diventa un servizio pi&#249 facile e veloce e, di conseguenza, migliore. Un altro aspetto &#233 la compatibilit&#224 delle comunicazioni: pi&#249 un sistema di trasmissione &#233 compatibile, pi&#249 agevole &#233 la comunicazione e la fruizione del contenuto della trasmissione, vice versa, un linguaggio poco compatibile ne limita lo sviluppo e l¿utilizzo. In entrambi questi aspetti, le istituzioni possono trarre informazioni utilissime dall¿esperienza delle aziende, che sono quotidianamente confrontate con i problemi delle ICT.

  • Una delle principali esigenze delle aziende &#233, ad esempio, la protezione delle invenzioni. La certezza della tutela delle invenzioni e delle innovazioni, anche mediante i brevetti, &#233 una condizione per lo sviluppo degli investimenti nella ricerca. A livello europeo, la proposta di direttiva ¿Computer implemented inventions¿ ha una grande importanza per il futuro degli investimenti privati nel settore.

  • Infine, per poter usufruire dei vantaggi delle ICT occorre che sempre pi&#249 persone abbiano la necessaria formazione informatica e tecnologica. La padronanza delle competenze informatiche &#233 allo stesso tempo una spinta all¿innovazione, attraverso la condivisione delle risorse, e un¿arma contro la disoccupazione e per l¿inclusione sociale. Occorre, quindi, che le istituzioni e il settore privato investano di pi&#249 nella formazione continua e professionale.

Le raccomandazioni a livello istituzionale nazionale

  1. Le autorit&#224 pubbliche, sia a livello locale che nazionale, devono assicurare l¿integrazione nei servizi pubblici (in particolare modo nell¿educazione, nella sanit&#224 e nella pubblica amministrazione) delle nuove tecnologie. eGovernment, eTraining e eHealth non devono essere solo parole ma tradursi in realt&#224 per il cittadino.

  2. Le autorit&#224 pubbliche devono favorire la consapevolezza dei benefici che possono derivare dall¿uso delle ICT, sia nel settore pubblico che per le PMI, e in tutti i settori, dalla cultura al divertimento alla comunicazione.

  3. Tutto questo non pu&#242 essere messo in atto senza un maggiore investimento di fondi, per continuare a innovare e a sviluppare nuovi servizi telematici.

&#169 2004 Key4biz.it

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Bruno Lamborghini: Rilanciare l¿Europa dell¿ICT, il suo sistema industriale, il suo mercato

Sandro Frova: chi ha detto che la regolazione &#232 incompatibile con investimenti ed innovazione?

Roberto Schisano: ICT e Piccole e Medie imprese: una dorsale di nuovo sviluppo per il Sistema-Paese

Luigi De Vecchis: Rilanciare l¿agenda di Lisbona e ripensare il ruolo europeo delle ICT

Corrado Sciolla: Rilanciare la liberalizzazione: dare mercato ai nuovi servizi e incentivi alle reti, stimolare la domanda

Oscar Cicchetti: Any content, any time, anywhere, any platform. Il futuro pi&#249 promettente? Applicazioni e contenuti sul mobile

Lorenzo Cesa alla Reding: Tlc, serve una politica per favorire gli investimenti

Rethinking the european ICT Agenda: Si apre anche in Italia il dibattito sul futuro dell¿ICT europeo

Il Commissario europeo Viviane Reding: innovazione, inclusione e creativit&#224 per costruire la Societ&#224 dell¿Informazione

Rethinking the European ICT Agenda: il Rapporto della Presidenza olandese della UE( di PriceWaterhouseCooper)

Microsoft White Paper: Supporting the Lisbon 2010 goals – Autumn 2004

Documenti Ue sullo sviluppo dell”Ict europeo