Il provvedimento

Ddl Intelligenza Artificiale: la Salute fra i capisaldi del testo

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Il tanto atteso Ddl IA è stato approvato dal Governo: l’intelligenza artificiale entra di fatto nella sanità pubblica digitale. Quali sono i nuovi strumenti e le tutele nei confronti dei disabili.

Dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale in sanità e di disabilità alla ricerca e sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di AI in ambito sanitario fino alle disposizioni in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico, sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e governo della sanità digitale. Semaforo verde del Consiglio dei ministri al Ddl IA – composto di 26 articoli – che introduce nuove disposizioni e una specifica delega del governo in materia di intelligenza artificiale, integrando le direttive del nuovo Regolamento Ue sul tema, con indicazioni specifiche per alcuni comparti, come ad esempio la sanità pubblica.

Le nuove norme prevedono in primis la realizzazione di una strategia nazionale sull’utilizzo dell’AI nei vari settori, e a seguire una serie di disposizioni che interessano le autorità nazionali (nonché la messa a terra di azioni volte ad aumentare la consapevolezza sia sulla potenzialità sia sui rischi connesso all’uso delle nuove tecnologie).

Sanità e disabilità

Già nella bozza di decreto emergeva, tra le priorità, la creazione di un sistema di AI in sanità e disabilità. Le nuove regole precisano che l’utilizzo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale non possa, in alcun modo, selezionare attraverso caratteristiche discriminatorie, influenzando e restringendo l’accesso alle prestazioni sanitarie.

E ancora, è prioritario il diritto dell’interessato a essere informato sull’uso di queste tecnologie in ambito sanitario, utilizzo che in ogni caso deve lasciare impregiudicata la spettanza della decisione alla professione medica. Di fatto, si promuove la diffusione dei sistemi di AI volti per l’inclusione, le condizioni di vita e l’accessibilità delle persone con disabilità.

Ricerca e sperimentazione scientifica

Sono dichiarati di rilevante interesse pubblico i trattamenti di dati, anche personali, eseguiti da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro per la ricerca e la sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale con obiettivi sia terapeutici sia farmacologici. Di recente, è giunto un tangibile aiuto dal Garante Privacy per app e siti che mettono in contatto i pazienti con i professionisti sanitari.

Il Garante ha infatti pubblicato un documento – “Compendio sul trattamento dei dati personali attraverso piattaforme volte a mettere in contatto i pazienti con i professionisti sanitari accessibili via web e app” –, sviluppato in 10 punti, in cui indica gli obblighi e gli adempimenti da rispettare al momento di trattare dati personali così delicati.

Fascicolo sanitario elettronico

Infine, come ha anticipato la nota di Palazzo Chigi rilasciata a margine del Consiglio dei ministri nel quale è stato approvato in via preliminare il nuovo disegno di legge, vengono introdotte nuove disposizioni in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico, sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e governance della sanità digitale.

In tutti questi ambiti, si istituisce una piattaforma di intelligenza artificiale che avrà l’obiettivo di offrire supporto alle attività di cura e a quelle per l’assistenza territoriale. Un tema complesso, quello del FSE, come ha ammesso il ministro della Salute, Orazio Schillaci: “C’è di mezzo un capitolo abbastanza spinoso che riguarda la privacy. Ma sono molto fiducioso, che a breve, con lo sforzo e il contributo di tutti, riusciremo a risolverlo, e quindi poi ad andare nella direzione della telemedicina”.