Riflettori puntati su Venezia: al via la 61esima Mostra Internazionale del Cinema

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Partir&#224 questa sera a Venezia la 61esima edizione della Mostra Internazionale d¿Arte Cinematografica, che chiuder&#224 l”11 settembre.

A fare da cornice al Palazzo del cinema, 60 leoni alati che troneggiano dall¿alto delle loro colonne.

Quest¿anno la Mostra firmata Marco Muller s”ispira infatti a una parata di leoni in stile “Oscar”. Circa 1.200 punti luce: per creare le illusioni di cielo e di mare sulla parete luminosa che copre l”intera facciata del Palazzo del cinema, e per illuminare dall”interno di rosso le 60 colonne in plexiglass sormontate dai leoni che simboleggiano gli anni della Mostra. Grande scenografia firmata da Matteo Thun e Dante Ferretti.

La Mostra partir&#224 con il film The Terminal di Steven Spielberg, interpretato da Tom Hanks. Oltre ai protagonisti del film prenderanno parte alla serata, Meryl Streep, Denzel Washington, Raoul Bova, il regista di Heimat 3 Edgar Reitz, la pattuglia di Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio composta da Giorgio Pasotti, lo scrittore Massimo Lolli e l”ex direttore di Raidue qui attore Carlo Freccero.

E” stato gi&#224 ribattezzato The Terminal l”allestimento sulla spiaggia dell”Excelsior che ospiter&#224 gli invitati per la cena inaugurale organizzata dalla Biennale di Venezia e dallaUip (United International Pictures), che dal 3 settembre distribuir&#224 il film nelle sale.

Un tendone di plastica, a cupola, pedane di legno sulla spiaggia ed un effetto sabbia dato dai materiali usati per il ricevimento ricordano il claustrofobico mondo in cui si trova burocraticamente imprigionato Tom Hanks in uno dei terminal dell”aeroporto JFK di New York.

L”ultimo lavoro di Spielberg non ha comunque entusiasmato la critica che ha visionato il film ieri con una proiezione speciale. Il film ha raccolto pochi applausi e anche qualche fischio.

Dalle 18,30 di oggi pomeriggio, tutti in passerella per la diretta di Rai Sat Cinema World (Sky). L”attrice Claudia Gerini condurr&#224 la cerimonia di apertura che vedr&#224 nella Sala grande del Palazzo del cinema molte star, la giuria al gran completo e quattro ministri accompagnati dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Ci saranno i ministri delle Finanze Domenico Siniscalco, dei Beni Culturali Giuliano Urbani, della Funzione Pubblica Luigi Mazzella e delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi. Madrina della serata di chiusura sar&#224 Sofia Loren.

Quest”anno la regia del presidente della Biennale, Davide Croff, e del direttore Marco Muller, prevede, tra i giudici delle diverse rassegne, la presenza non solo di riconosciuti esperti e critici cinematografici, ma anche la partecipazione di personaggi dai nomi di richiamo.

Il debutto di questa sera sar&#224 affollatissimo di personaggi, come Quentin Tarantino e Joe Dante, come i registi Mike Figgis presidente della giuria di Venezia Digitale, Alfonso Cuaron della giuria di Venezia Orizzonti, Raoul Bova, Antonia Bird e Youssef Chahine della giuria Opera Prima premio L. De Laurentiis, Spike Lee e Scarlett Johansson giurati di Venezia 61.

La kermesse di quest”anno sembra essere incentrata proprio sul rilancio dell”immagine della Mostra veneziana, sia dal punto di vista della qualit&#224 dei film sia sul piano dell”appeal come evento internazionale.

Marco Muller l”aveva detto quando accett&#242 l”incarico: la sua Mostra di Venezia doveva essere indimenticabile, ¿¿la migliore Mostra del Cinema degli ultimi vent”anni”.

Sono tre i film italiani in concorso: Le chiavi di casa di Gianni Amelio, Lavorare con lentezza di Guido Chiesa e Ovunque sei di Michele Placido. Fori concorso altri tre film italiani: L”amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, l”atteso Eros di Michelangelo Antonioni, e Come inguaiammo il cinema italiano del duo Cipr&#236 e Maresco.

Tra gli autori stranieri in concorso, Wim Wenders (Land of plenty), Alejandro Amenabar (Mar adentro), Claire Denis (L”Intrus), Francois Ozon (Cinq fois deux).

Sar&#224 vasta anche quest”anno la rappresentanza del cinema asiatico. Quasi assenti invece i film mediorientali, sudamericani e africani.

¿Non c”&#232 un tema dominante nei titoli in concorso ¿ ha spiegato Marco Muller – ma molte pellicole trattano del disagio di vivere, della malattia, della voglia di pace contro la guerra¿.

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Raffaella Natale