Tv digitale terrestre: i player britannici chiedono al governo maggiori certezze per lo switch-over

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Si continua a parlare di digitale terrestre in Gran Bretagna, e delle procedure che dovranno portare allo switch-off.

A riguardo, proprio ieri l¿associazione di settore hi-tech Intellect &#232 intervenuta su alcune dichiarazioni rilasciate dal Ministro britannico della Cultura Tessa Jowell, sulla possibilit&#224 che il passaggio alla Tv digitale terrestre (TDT) slitti fino al 2012, con due anni di ritardo rispetto alla data precedentemente stabilita.

L¿Associazione ha, quindi, fatto presente la necessit&#224 che venga presto stabilita una calendarizzazione per riuscire a rispettare la data ultima, viste le grandi incertezze che riguardano questo passaggio, che resta ancora alquanto impreciso sotto alcuni aspetti.

Commentando l¿attuale stato di fatto, Laurence Harrison, Direttore dell¿Area Consumer per Intellect, ha commentato che: ¿Se il processo di switch-over comincer&#224, come si dice, nel 2007, gli interessati avranno due anni di tempo per prepararsi a questo passaggio. Per cui &#232 imperativo che il governo fissi delle precise tappe e prenda delle decisioni pubbliche, nel pi&#249 breve tempo possibile¿, in modo che i player e l¿industria di settore possano pianificare gli investimenti e decidere i piani di gestione.

Da qui la necessit&#224, sottolinea Harrison, che il governo decida di intervenire al pi&#249 presto, fornendo le guidelines a tutti gli operatori del mercato della Tv digitale terrestre.

Non molto tempo fa, era stata la stessa Tessa Jowell a evidenziare l¿urgenza di trovare un accordo sulla tabella di marcia che dovr&#224 portare al passaggio dalla trasmissione televisiva in analogico a quella digitale.

La Jowell aveva detto ai membri del Parlamento che il risultato delle trattative avrebbe delle conseguenze sulle licenze digitali che l¿Autorit&#224 delle Comunicazioni Ofcom garantirebbe alle societ&#224 ITV, Channel 4 e Five, e sugli accordi decennali con la BBC.

Il ministro aveva ribadito che visto che attualmente met&#224 delle famiglie britanniche riceve i servizi della Tv digitale, e ¿tenuto conto dei progressi realizzati fino a oggi, rimane attendibile lo data dello switch off tra il 2006 e il 2010¿. Data, che come abbiamo, visto &#232 possibile che slitti ulteriormente.

L¿Ofcom ritiene, in ogni caso, che la Tv digitale non riuscir&#224 ad arrivare ad almeno l¿80% delle case senza un intervento diretto da parte del governo. Anche l¿Autorit&#224 &#232, infatti, del parere che al momento sarebbe necessario un impegno in prima linea del governo per incentivare e portare avanti il piano per il passaggio alla trasmissione in digitale.

Dal ministero non &#232 stata rilasciata alcuna dichiarazione in merito alla data precisa dello switch off, ma si &#232 detto che attualmente non &#232 in discussione alcun tipo di incentivo per la Tv digitale.

Il governo ritiene per&#242 possibile che prima che si realizzi fattivamente il passaggio alla trasmissione in digitale, i prezzi dei decoder e di tutte le attrezzature necessarie si ridurranno notevolmente.

Da una ricerca condotta dall¿italiana e-Media – societ&#224 indipendente che svolge attivit&#224 di ricerca socio-economica e consulenza di direzione, nei settori dei media e della comunicazione ¿ emerge che in Gran Bretagna, i buoni risultati conseguiti da Freeview, il servizio di Televisione Digitale Terrestre trasmesso in chiaro, hanno spinto in alto il numero delle famiglie-abitazioni dotate di decoder digitale.

Alla fine del 2003 i decoder digitali per la ricezione di Freeview hanno raggiunto la cifra di 3,4 milioni con un incremento eccezionale (pari all¿88% rispetto al giugno dello stesso anno), sostiene e-Media. Si stima che possano raggiungere i 4,5 milioni a fine 2004.

Con il raggiungimento del tetto storico del 50% delle abitazioni digitali sul totale delle abitazioni Tv, la Gran Bretagna si conferma il Paese all¿avanguardia per quanto riguarda la digitalizzazione del sistema televisivo e soprattutto per quanto riguarda il Digitale Terrestre.

Il servizio digitale terrestre di Freeview, lanciato nell”ottobre 2002 da una jointventure tra BSkyB, BBC e Crown Castle, offre oggi gratuitamente 26 canali Tv, tra cui tre canali commerciali a marchio Sky, 6 della BBC e altri canali dedicati a bambini e shopping, e 21 stazioni radiofoniche.

Recentemente, Andy Duncan, Direttore Marketing, Comunicazioni e Audience per la BBC, ha commentato che la continua crescita della Tv digitale &#232 molto incoraggiante. ¿Le cifre di Freeview mostrano che l¿offerta gratuita ha accelerato il passaggio ed attualmente &#232 l¿unico e fondamentale servizio per la realizzazione del digitale¿.

Il Direttore Strategie e Distribuzione della BBC, Carolyn Fairbairn, ha aggiunto che la Tv digitale terrestre attraversava un momento di crisi, prima dell¿arrivo di Freeview. ¿Questi dati sono di notevole importanza, e consolidano la posizione della TDT come seconda piattaforma in Gran Bretagna¿, ha dichiarato la Fairbairn.

Ma sembra che quanto dichiarato dall¿eminente BBC non abbia convinto tutti. Il Guardian in primis ha avvertito che la Tv pubblica potrebbe aver manipolato i dati.

Secondo le ultime analisi effettuate da Barb (Broadcasters¿ Audience Research Board), riprese da MediaGuardian.co.uk, il rating ufficiale per l¿industria della televisione ritiene che Freeview &#232 presente solo in 2,9 milioni di case.

E sebbene dal suo lancio, la crescita della TDT stia continuando in modo sostanziale, i dati che risultano sono inferiori di 1,1 milione rispetto a quelli forniti dalla BBC.

La BBC aveva invece detto che Freeview &#232 accessibile da 4 milioni di case.

Alcuni addetti ai lavori si dicono convinti che la BBC abbia manipolato di proposito i dati, misurando il numero dei box digitali venduti anzich&#233 quello delle abitazioni che effettivamente ricevono il segnale.

Un metodo ben diverso da quello utilizzato dalla Pay TV di Rupert Murdoch BSkyB e dalle societ&#224 del cavo Telewest e NTL, i quali forniscono dettagliate informazioni sui loro clienti. Il problema &#232 legato proprio alla gratuit&#224 del canale, che non permette una rilevazione omogenea.

E mentre l¿Europa sta tentando di accelerare il passo per arrivare in breve al passaggio dall¿analogico al digitale, anche alcuni Paesi extracomunitari si sono posti sulla strada del digitale terrestre.

La Tunisia ha siglato in questi giorni un accordo, da 12 milioni di euro, con Alcatel per il lancio di una rete digitale con ponti a microonde, che permetter&#224 il futuro sviluppo della Tv digitale terrestre.

La rete assicurer&#224 la diffusione della Tv digitale terrestre e i programmi radio tra gli studios di produzione e centri di broadcasting.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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