Sempre più forte il mercato della Web Tv. Dagli Usa, arrivano gli investimenti di Aol

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Il futuro della Tv &#232 Adsl? Pare proprio di s&#236, tenendo conto dei movimenti che stanno avvenendo in questo segmento del mercato mediatico internazionale.

Proprio oggi America Online (Aol), divisione Internet del colosso americano dei media Time Warner, ha annunciato che presto diffonder&#224 in anteprima e in versione integrale ai propri abbonati Internet a banda larga, una nuova serie televisiva, Jack & Bobby.

Il telefilm, interpretato da Christine Lahti, porta in scena la vita di una madre single, che tra tante difficolt&#224 cresce due bambini, uno dei quali diventer&#224 presidente degli Stati Uniti.

La serie, che dovrebbe partire a settembre sul canale WB Network, sar&#224 successivamente diffusa agli utenti che godono di una connessione Internet a banda larga con Aol.

WB Network &#232 di propriet&#224 di Time Warner e Tribune Co. ¿Questa iniziativa rappresenta un nuovo modo per le emittenti televisive e gli studios di lanciare delle serie televisive¿, ha commentato in un comunicato Patricia Karpas, vicepresidente e Direttore generale di AOL.

Recentemente, la divisione inglese di Aol ha siglato un altro importante accordo in questa direzione, con il network Sky Sports. Grazie a questa intesa, spiega un comunicato, gli utenti abbonati ai servizi a banda larga Gold e Platinum potranno visualizzare canali televisivi tematici via Web, con programmazione di eventi che vanno dal calcio al golf, boxe e rugby. Il servizio, si legge, prender&#224 il via il prossimo primo agosto.

Sembra proprio quindi che il binomio del futuro sar&#224 rappresentato dalla reti telefoniche e dalla Tv.

L¿accelerazione del passaggio alle connessioni a Internet a banda larga rende sempre pi&#249 credibile l¿idea che presto, molto presto, la Tv via Adsl avr&#224 un grosso peso sul mercato mediatico, e non solo.

Le reti nel 2004 saranno sempre pi&#249 a banda larga, ovvero sempre pi&#249 veloci nel trasportare centinaia di migliaia o milioni di bit al secondo.

A spingere verso la diversificazione dell¿offerta &#232, secondo alcuni operatori del settore, anche la considerazione che ormai i servizi pi&#249 tradizionali risultano poco remunerativi, come quello telefonico.

E quindi i nuovi servizi, fissi o mobili, saranno sempre pi&#249 multimediali, pregiati, interattivi e a pagamento.

Importanza compresa sia dai fornitori di contenuti che dagli operatori Tlc, che hanno ben compreso l¿importanza di una diversificazione dell¿offerta per restare sul mercato.

Telecom Italia prevede di raggiungere nel 2004 oltre 3 milioni di utenti con accesso Adsl, che permette l¿accesso veloce a Internet utilizzando la normale rete telefonica.

Anche i maggiori competitor del Gruppo, come Wind e Tiscali, punteranno molto sulla broadband.

Fastweb, il principale operatore alternativo italiano di servizi di telecomunicazione a larga banda, ha di recente annunciato un ampliamento della gamma di servizi televisivi su Adsl, utilizzando la piattaforma di accesso di Alcatel, il maggior fornitore mondiale di soluzioni per le reti d”accesso a banda larga, nelle citt&#224 di Milano, Torino, Bologna e Reggio Emilia.

Dallo scorso agosto, gli abbonati Adsl di Fastweb hanno accesso a tutti i servizi televisivi disponibili su fibra ottica e alla trasmissione in diretta delle partite del campionato italiano di calcio.

Gli utenti possono inoltre ricevere in digitale i principali canali terrestri e satellitari fra cui Rai, Mediaset, La7, BBC World, Bloomberg, CNN, Cartoon Network, RaiNews 24 e RaiSport, oltre al servizio di Video on Demand che comprende attualmente oltre 3.500 titoli.

L¿offerta televisiva di Fastweb si &#232 arricchita anche della trasmissione in diretta sul canale e.BisMedia di tutte le partite di calcio delle squadre di cui Sky Italia detiene i diritti. Per un totale di oltre 120 canali in diretta, trasmessi su fibra ottica e Adsl.

Fastweb ha aperto la strada e per prima nel 2003 ha cominciato a utilizzare l¿ultimo miglio di Telecom per offrire via Adsl i servizi televisivi. Probabilmente entro il 2004, anche Telecom Italia e altri operatori annunceranno iniziative simili.

Altri operatori si stanno gi&#224 concentrando esclusivamente sull¿offerta di Tv via Adsl. E¿ il caso, in Francia, diFrance Telecom e TPS con TPSL.

CanalPlus si appresta a fare lo stesso per marzo prossimo con LDCom.

In Germania, T-Online (Gruppo Deutsche Telekom) &#232 sul punto di commercializzare T-Online Vision On Tv e, in Spagna, Telefonica ha pensato a un¿offerta di video on demand battezzata Imagenio.

L¿Asia sta gi&#224 procedendo spedita verso quello che sicuramente sar&#224 il mercato dei media del futuro, agevolata dall¿alta copertura dell¿Adsl.

In Giappone, Softbank, Gruppo di investimenti su Internet, ha lanciato l¿offerta attraverso la sua divisione Tv.

L¿Asia, dove c¿&#232 una forte penetrazione della banda larga, conduce il gioco di questa partita.

Sono, infatti, 22 milioni gli abbonati a banda larga di tutta la regione, spiega Vivek Couto, analista per Media Partners Asia.

I Paesi pi&#249 coperti sono la Corea del Sud, il Giappone, Hong Kong e Taiwan.

In Europa, invece, la sperimentazione della Tv via Internet prosegue congiuntamente allo sviluppo della broadband.

Per contro, negli Stati Uniti, la larga diffusione delle connessioni via cavo e gli ostacoli di natura tecnica alle linee Adsl, fanno da freno alla sperimentazione della Tv a banda larga.

Gli Stati Uniti sono l¿unica regione al mondo dove le connessioni via cavo aumentano pi&#249 ripidamente che quelle via Adsl, che coprono solo il 36% del mercato.

Secondo l¿istituto Idate, il mercato mondiale dei set-top box che permettono di trasmettere il segnale Adsl non supera le 300.000 unit&#224.

Ma il problema che rimane irrisolto e in qualche modo blocca lo sviluppo del settore, &#232 che ancora non si &#232 deciso chi gestir&#224 l¿intero mercato della Tv via Adsl.

Saranno gli operatori telecom o quelli televisivi?

Ancora non si conosce la risposta, ma un buon esempio arriva dal Giappone, dove la maggior parte degli operatori compra i contenuti dalle emittenti Tv, seguendo lo standard dell¿i-mode, lanciato sul mercato nipponico nel 1999.

In questo caso le entrate sarebbero equamente divise tra gli operatori telecom e quelli Tv.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Il futuro della Tv &#232 Adsl. Dopo Fastweb anche Telecom pensa a investire nel settore

Tv via Adsl: cresce il mercato europeo, ma ancora tanti gli ostacoli


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