Parte dall¿Italia la Maastricht dell¿editoria. Obiettivo: riportare i giovani alla lettura

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Europa



E¿ partite dall¿Italia, meglio ancora da Bagnaia in provincia di Siena, una “Maastricht dell”editoria“, com¿&#232 stata definita dalla stampa l¿accordo siglato nell¿occasione della terza edizione del congresso “Crescere tra le righe“, che si &#232 concluso questo fine settimana, organizzato dall”Osservatorio permanente giovani editori presieduto da Andrea Ceccherini.

Sette grandi gruppi europei hanno stretto un”alleanza editoriale che dovr&#224 lavorare per avvicinare i giovani alla lettura dei quotidiani e per contribuire a formare la classe dirigente europea del futuro.

All¿alleanza partecipano i grandi nomi della stampa europea, Le Monde per la Francia, Frankfurter-Allgemeine per la Germania, El Mundo per la Spagna, The Times per l”Inghilterra, e per l”Italia, Il Corriere della Sera, Il Sole 24ore e il Quotidiano Nazionale.

Presenti all¿appuntamento, il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.

Presenti anche i due senatori Giulio Andreotti e Giuliano Amato. Dalla Pay TV Sky Italia hanno partecipato Lachlan Murdoch, figlio del magnate dei media Rupert Murdoch, e Tom Mockridge.

Presenti naturalmente i principali direttori della stampa e dell”emittenza italiana, oltre a numerosi ospiti internazionali.

Ceccherini ha spiegato che l¿alleanza si prefigge di promuovere entro un anno un progetto comune europeo in tutti i Paesi dell”Unione, volto a coinvolgere maggiormente i giovani nel mondo della lettura, in modo particolare quella dei quotidiani.

Ceccherini ha poi fatto riferimento al fatto che, secondo una loro stima, negli ultimi dieci anni, l¿Europa ha perso il 10% di giovani lettori.

Necessario, quindi, intervenire immediatamente per invertire la rotta, di quella che ormai &#232 diventata una ¿preoccupante tendenza“.

Il presidente Giovani-Editori fa parlare le cifre: in Italia si sono persi oltre 1 milioni di acquirenti dei quotidiani. Solo 101 ogni 1.000 abitanti. Ci sono zone del Sud dove il numero complessivo di lettori scende a 43 lettori ogni 1000.

In Spagna si legge meno che in Italia (102 lettori ogni mille abitanti contro 103)

L”iniziativa dell¿Osservatorio Giovani Editori ha coinvolto, tra febbraio e marzo, oltre 750.000 studenti delle scuole superiori, tra i 14 e i 19 anni, e 19.500 insegnanti che hanno dedicato un”ora alla settimana alla lettura di tre quotidiani: il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore e un giornale regionale.

I risultati della ricerca effettuata per ¿Il Quotidiano in classe¿, elaborata da Eurisko per l”Osservatorio giovani editori, ha rilevato che i giovani vorrebbero dai quotidiani un maggiore spazio per i problemi e le inchieste sui ragazzi, un linguaggio pi&#249 brioso, e meno pagine politiche.

Solo il 9% li legge abitualmente, mentre l”82% segue i Tg e il 35% ascolta i notiziari radio. E soprattutto i ragazzi sono sempre pi&#249 multimediali, grazie a Internet e ai cellulari.

Il 76% dei ragazzi si &#232 collegato a Internet negli ultimi tre mesi (e crescono in pari misura gli utenti giovani da casa e da scuola), mentre il telefono cellulare si conferma una presenza irrinunciabile, utilizzato in pratica da tutti i ragazzi, o quasi (solo 2 su 100 dichiarano di non possederne uno).

Ceccherini, rivolto agli editori, ha dichiarato: ¿¿tocca a voi, editori e direttori, prendere nota delle osservazioni che vengono dal mondo dei giovani, prendendo nota delle loro richieste. Trovatelo questo coraggio – conclude – se vorrete parlare con una generazione nuova, quella dei lettori di domani¿.

Andreotti ha commentato che ¿¿questa idea dar&#224 i suoi frutti. Mi sembra importante dare ai giovani la possibilit&#224 di conoscere e di farsi conoscere”.

Amato plaude al giornale portato e letto tra i banchi di scuola.

¿L”informazione &#232 fondamentale per formare ¿ ha spiegato il senatore – Ed &#232 la scuola il luogo pi&#249 importante per la formazione dei giovani”.

E¿ sono stati proprio i giovani, e i loro gusti in fatto di lettura, al centro dell¿attenzione degli editori della carta stampata.

Infatti, tra gli 850 ospiti e gli addetti ai lavori presenti alla due giorni di convegno, hanno preso parte anche 100 studenti e 20 insegnanti, in rappresentanza dei 750.000 studenti che hanno aderito all”iniziativa ¿Il quotidiano in classe¿.

El Mundo ha promosso gi&#224 una notevole iniziativa, ha infatti previsto 8 pagine di supplemento giornaliero dedicato ai ragazzi, spedito in 12.000 classi delle superiori, in cui si parla dei tempi pi&#249 diversi, dallo sport alla scienza, dai programmi accademici alle attivit&#224 sociali.

Il costo dell¿iniziativa &#232 stimato in 2 milioni di euro l¿anno (coperto dagli sponsor).

A questo lavoro si aggiunger&#224 adesso quello di questa Alleanza europea e la presenza alla Bagnaia dei direttori e degli editori dei 7 gruppi (assente solo Jean-Marie Colombani, Le Monde, sostituito da Anne Schaussebourg, direttore del coordinamento editoriale) dimostra l¿intenzione di andare fino in fondo e di studiare delle comuni strategie di attacco per portare i giovani nuovamente alla lettura dei quotidiani.

E, come spiega Ceccherini, si andr&#224 nella direzione di ¿¿usare i giornali come strumenti di integrazione e appartenenza, per far crescere una generazione con una coscienza critica pi&#249 vicina ai valori dell¿Unione europea. &#200 la Maastricht dei quotidiani¿.

La tavola rotonda con i direttori dei quotidiani di questa alleanza – Stefano Folli del Corriere, Gunther Nonnenmacher della Frankfurter, Pedro Ramirez di El Mundo, la francese Schaussebourg, Robert Thomson del Times ¿ ha lavorato sul tema ¿Fatta l”Europa, facciamo gli europei¿.

Qualcuno si &#232 immediatamente chiesto se questo lavoro porter&#224 alla nascita di un quotidiano europeo. Ma l¿ipotesi &#232 stata immediatamente smentita: non c¿&#232 lingua comune e manca il mercato pubblicitario, ma sicuramente l¿intesa &#232 preludio di una maggiore collaborazione.

Il direttore Stefano Folli ha puntato l”accento sull”Europa e sul processo di unificazione, che deve incidere anche nell”editoria. Folli ha proposto ¿una forma di integrazione e di collaborazione tra i maggiori giornali europei, con lo scambio magari di editorialisti sui vari temi di politica estera o di politica economica. I giornali oggi hanno l”esigenza di raccontare l”Europa¿.

L¿idea del quotidiano nelle scuole &#232 piaciuta al Ministro degli Esteri Franco Frattini che ha preso immediatamente annunciato che l¿esperimento di lettura dei giornali europei partir&#224 negli Istituti di cultura italiani all¿estero e in quelli stranieri in Italia.

A chiudere i lavori &#232 stato Cesare Romiti, presidente Rcs Quotidiani, socio storico dell¿Osservatorio, ha definito il congresso ¿Edizione vivace, interessante, internazionale¿.

E ai ragazzi che dovranno votare per le prima volta nell¿occasione delle prossime elezioni europee di giugno, ha detto: ¿Vi dico solo che non mi piacciono quelli che si candidano gi&#224 sapendo che al Parlamento europeo non ci andranno mai. Oppure quelli che si candidano solo perch&#233 sono facce famose: ma le competenze ce le avranno?¿. Suscitando l¿entusiasmo dei giovani, che hanno applaudito convinti.

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Raffaella Natale