Hutchison: ora anche LG per ampliare il portafoglio di telefonini 3G

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Hutchison Whampoa sarebbe in trattative con il costruttore sud coreano LG per la fornitura di apparecchi a supporto dello sviluppo delle tecnologie Umts.
Il gruppo, dopo i deludenti accordi con la giapponese Nec e la statunitense Motorola, ha dunque deciso di ricorrere al fornitore sud coreano, che sta lottando tenacemente con joint venture nippo-svedese Sony Ericsson per conquistare il quinto posto nella classifica mondiale costruttori.

Il conglomerato asiatico, controllato dal magnate Li Ka-Shing, attraverso le filiali di telefonia mobile ha lanciato i servizi 3G in Italia, Gran Bretagna e Hong Kong, ma ha dovuto ridimensionare i propri target in termini di abbonamenti e fatturato a causa proprio della carenza di terminali adatti.

Frank Sixt, direttore finanziario di Hutchison, ha fatto sapere che il ritardo nella fornitura di telefonini adeguati ha spinto la compagnia ¿ che aveva gi&#224 speso oltre 18 miliardi di euro nel 3G ¿ ad aggiungere investimenti per altri 2 miliardi.

I ritardi accumulati nell¿implementazione del sistema hanno infatti pesato in modo significativo sulle altre attivit&#224 della societ&#224 che ha pensato anche di scorporare le sue attivit&#224 di telefonia mobile nei paesi emergenti, per poter meglio far fronte ai costi del lancio dei servizi della terza generazione.

Hutchison non ha riferito se i telefonini LG rimpiazzeranno o si aggiungeranno a quelli degli attuali fornitori e ha anche rifiutato di confermare il valore del contratto, che secondo la stampa, si aggira intorno al miliardo di dollari.

LG &#232 attualmente quinto produttore mondiale di telefonini a pari merito con Sony Ericsson, ma &#232 anche l¿azienda che fa segnare i livelli di crescita maggiori. Nel primo trimestre di quest¿anno, ha venduto infatti 8,75 milioni di apparecchi, con una crescita del 56% rispetto allo scorso anno.

Il mese scorso, LG ha rivisto al rialzo le previsioni di vendita per l¿anno in corso, da 36 milioni a 40 milioni di unit&#224 e il direttore della divisione telefonini ha comunicato che il gruppo conta di diventare il terzo produttore mondiale da qui al 2007, con oltre 100 milioni di telefonini venduti.

Il gruppo &#232 anche in trattative per la fornitura di telefonini 3G all¿operatore francese Orange.

Nel corso di quest¿anno, Hutchison ha cercato di colmare il gap di disponibilit&#224 dei telefonini 3G-compatibili siglando diversi accordi di fornitura: il mese scorso, ad esempio, la societ&#224 ha rivisto le proprie decisioni e ha iniziato a proporre anchei telefonini della casa finlandese Nokia, nonostante gli apparecchi non supportino le videochiamate ¿ servizio di punta dell¿operatore.

In un primo momento, Hutchison aveva preferito non distribuire i telefonini Nokia, modello 7600, ma evidentemente, la carenza di terminali a supporto delle tecnologie di terza generazione ha fatto cambiare idea al colosso, pioniere dell¿Umts in Europa.

Il conglomerato asiatico ha inoltre raggiunto un accordo con un¿altra azienda sud coreana, la Samsung, per la distribuzione di telefonini di terza generazione in Tailandia.

Secondo gli analisti, i servizi di videofonia diventeranno una fonte di reddito significativa soltanto dopo che i telefonini di terza generazione penetreranno il mercato in modo massiccio, ma perch&#233 questo avvenga bisogna risolvere i problemi tecnici e commerciali relativi alle deludenti performance di apparecchi e network: solo quando questo avverr&#224, l¿utente finale vedr&#224 il telefonino come qualcosa di pi&#249 che un semplice strumento di comunicazione e comincer&#224 ad acquistare cellulari video-compatibili.

I profitti totali del settore della videofonia dovrebbero raggiungere 1,6 miliardi di euro nel 2007 e la porzione pi&#249 significativa dovrebbe arrivare dalla messaggistica e dalla trasmissione dei contenuti multimediali.

In un primo momento, dunque, il mercato dei servizi di videofonia nell¿Europa occidentale dovrebbe registrare una crescita abbastanza contenuta per decollare poi dal 2007 in poi, quando la penetrazione degli apparecchi superer&#224 il 30% e un numero significativo di utenti potr&#224 usufruire dei servizi in modo regolare.

La stessa Hutchison aveva preventivato 2 milioni di utenti in Italia e Gran Bretagna ad un anno dal lancio dei servizi, ma ha dovuto rinviare l¿obiettivo di qualche mese, cos&#236 come &#232 avvenuto per il break-even, spostato dal 2005 al 2006.

Si prevede nel corso dell”anno un nuovo impulso di crescita del settore in seguito al lancio dei servizi Umts da parte di Vodafone e Tim, cui seguir&#224 per la fine dell”anno, anche Wind.

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Alessandra Talarico