La Camera converte in legge il Decreto Salvareti. Rete4 non andrà sul satellite

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Dopo un¿estenuante maratona che ha tolto il sonno a Montecitorio, il Decreto Salvareti &#232 Legge.

Il centrosinistra ha condotta per circa tre giorni una campagna di ostruzionismo molto dura. Sono stati circa 200 i parlamentari dell¿opposizione, iscritti a parlare.

Centosessanta gli ordini del giorno presentati dal centrosinistra e tutti debitamente illustrati, dai deputati in sede di dichiarazione di voto, anche se si trattava di mozioni sull”argomento radiotelevisivo che non potevano incidere sulla legge.

Obiettivo dell¿Ulivo, quello di dilatare i tempi dell¿approvazione del DL, che doveva essere convertito in legge entro il 27 febbraio.

Una legittima fase di ostruzionismo¿, l”ha definita il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che ha spiegato che era facilmente prevedibile, visto che gli incontri del presidente con i capigruppo della maggioranza e poi dell”opposizione e con i rappresentanti del governo non hanno dato l”esito sperato.

Marted&#236 il governo ha ottenuto la fiducia dell”Aula – la 14ma volta dall”inizio della legislatura – sull”articolo unico del DL per 328 voti favorevoli e 230 contrari.

Questa mattina con una lettera sottoscritta da tutti i capigruppo, le opposizioni avevano chiesto al presidente Casini, di far svolgere il voto finale sul decreto a scrutinio segreto.

Casini per&#242, richiamandosi a precedenti parlamentari, ha risposto che ¿il voto segreto non &#232 ammissibile¿.

Il Decreto &#232 quindi diventato legge con 314 voti favorevoli contro 197 No. Un solo astenuto.

Il decreto stabilisce in particolare che Rete4 potr&#224 trasmettere, senza spostarsi sul satellite, fino al prossimo 30 aprile.

Nel contempo, Rai3 potr&#224 continuare a raccogliere pubblicit&#224 fino alla stessa data, termine fissato per l¿Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni per svolgere un esame sull”offerta complessiva di programmi televisivi digitali terrestri, sulla quota di popolazione che potr&#224 essere servita dal digitale terrestre, sulla presenza di decoder a prezzi accessibili e sull”effettivo aumento di programmi diversi da quelli analogici, con aumento del pluralismo.

L”Authority, entro maggio, dovr&#224 poi comunicare i risultati del suo esame al governo e al Parlamento.

Il governo &#232 ricorso al Decreto dopo che la legge di riforma del sistema radiotelevisivo, a firma del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, votata dal Parlamento a dicembre con una norma che salvava Rete4, non &#232 stata firmata dal Presidente della Repubblica.

Ciampi, lo scorso dicembre, avvalendosi del potere che gli conferisce la Costituzione (art.74) di obbligare il Parlamento a riesaminare una legge gi&#224 approvata, ha rinviato alle Camere il Ddl Gasparri.

Le osservazioni del Presidente erano contenute in un messaggio di 5 pagine, in cui Ciampi ha obiettato sul Sic, il sistema integrato di telecomunicazioni, sul passaggio al digitale terrestre e sul rischio di posizione dominante nel mercato della raccolta pubblicitaria. E infine sulla la questione del trasferimento di Rete4 sul satellite.

Attualmente il Ddl Gasparri &#232 al vaglio della Commissione Trasporti, perch&#233 in ogni votazione segreta la maggioranza rischiava di essere battuta dall”opposizione, con il concorso di “franchi tiratori” della Casa delle libert&#224.

La legge, che secondo l”Ulivo favorisce gli interessi Mediaset del premier Silvio Berlusconi, contiene nuove norme antitrust che regolamentano il mercato delle radiotelevisivo in digitale, oltre a dettare nuove norme sul Cda Rai e sulla sua parziale privatizzazione.

Qualcuno questa mattina ha chiesto al ministro Gasparri se esistesse la possibilit&#224 che anche sul Ddl di riforma radioTv si ricorra al voto di fiducia.

Gasparri ha replicato che non esistono orientamenti in tal senso, ma ha anche aggiunto che ¿se l”ostruzionismo diventasse prassi costante, allora la maggioranza avrebbe il diritto di avvalersi delle norme parlamentari¿.

Il ministro &#232 stato molto duro nei confronti del centrosinistra e ha commentato che la ¿maratona ostruzionistica¿ dell”opposizione, per quanto ¿legittima¿ e ¿plausibile¿, si &#232 rivelata ¿del tutto inutile¿ e ¿non ha raggiunto alcun risultato anche dal punto di vista mediatico¿.

Ma l¿opposizione naturalmente non condivide. Luciano Violante, presidente dei deputati dei Ds ha pensato a una lettera per ringraziare i 136 deputati e deputate del suo gruppo che ¿negli ultimi tre giorni e tre notti hanno combattuto una battaglia per la libert&#224 di informazione¿.

¿E” stato un lavoro che ha visto unita tutta l”opposizione – ha dichiarato Violante – e che ha raggiunto risultati altamente positivi¿.

¿Abbiamo parlato in modo forte e unitario a tutto il Paese e ci siamo presentati come opposizione limpida, forte e determinata¿, ha proseguito Violante, ricordando come ¿con circa 300 interventi i Ds alla Camera hanno comunicato un”idea moderna di libert&#224 fondata sul pluralismo dell”informazione, sulla libera concorrenza e sulla difesa della stampa¿.

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Raffaella Natale

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