Time Warner torna in utile. Ma per gli analisti risultati ancora tiepidi

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Il numero uno al mondo dei media, Time Warner, ha chiuso bene l¿anno 2003. Per il suo ultimo trimestre, il colosso americano ha registrato un utile consolidato di 638 milioni di dollari.

Nello stesso periodo dell”anno scorso Time Warner aveva invece registrato un rosso di 44,9 miliardi di dollari, su cui aveva pesato la svalutazione della divisione Internet Aol (America Online).

Il risultato operativo al netto dagli ammortamenti e svalutazioni e altre sopravvenienze eccezionali ha perso il 2% a 2,4 miliardi di dollari, mentre il fatturato &#232 aumentato del 6% a 10,6 miliardi di dollari.

Sull¿andamento generale hanno contribuito in maniera diversa gli asset del Gruppo.

A fare da traino sempre il cinema. Gli studios Warner hanno infatti registrato una buona performance grazie all¿ultimo episodio del Signore degli Anelli.

Le vendite sono balzate del 17,5% a 3,4 miliardi di dollari, con un utile operativo in rialzo del 6% a 341 milioni di dollari.

La divisione cavo Time Warner Cable, che il presidente del Gruppo Richard Parsons conta di rafforzare nei prossimi mesi, ha messo a segno un risultato di 377 milioni di dollari dopo le perdite dello scorso anno.

Ci&#242 nonostante, le cifre non sono considerate soddisfacenti da alcuni. Secondo un¿analista gli utili registrati da Time Warner, con risultati migliori per il cinema ma pi&#249 deboli per il cavo e i network televisivi, ¿potrebbero raffreddare le buone previsioni del 2004¿.

Le emittenti Tv hanno registrato un fatturato in rialzo, ma in calo del 10,8% a 545 milioni di dollari. L¿utile della branca Edizioni ha perso l¿11,2% a 261 milioni di dollari.

Infine, la divisione Internet Aol continua a perdere clienti – 400.000 solo nel trimestre in corso, circa 2,2 milioni in un anno ¿ e ha visto la propria performance contrarsi del 7%.

In ogni caso, l¿anno 2003 evidenzia la ristrutturazione finanziaria dell¿impresa, alleggerita dal peso dell¿imbarazzante svalutazione degli asset. Il fatturato annuale &#232 aumentato del 6% a 39,6 miliardi di dollari dopo una perdita astronomica di circa 100 miliardi dello scorso anno.

Il Gruppo ha ridotto fortemente i propri debiti a 22,7 miliardi di dollari a fine 2003, contro i 25,8 miliardi dello scorso anno.

La riduzione dell¿indebitamento &#232 stata determinata dal cash-flow delle varie attivit&#224 del Gruppo, ma anche e soprattutto grazie alla campagna di cessione degli asset non strategici.

Per il 2004, Time Warner spera in una crescita dell¿Ebitda intorno al 10% rispetto agli 8,8 miliardi registrati lo scorso anno.

Il Gruppo punta ancora su Aol, i cui risultati devono crescere tra il 10 e il 14%.

Le cifre di Time Warner non sono comprensive della divisione Warner Music, ceduta a un Gruppo di investitori guidati da Edgar Bronfman Jr.

Raffaella Natale