Il mercato pubblicitario conferma una lieve ripresa. A settembre +3,9%

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Il mercato pubblicitario italiano continua la ripresa iniziata a luglio. I dati relativi a settembre, resi noti da Nielsen Media Research, parlano di una crescita del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2002. Nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre 2003 la spesa pubblicitaria ha raggiunto i 5.308 milioni di euro. A settembre, le aziende che hanno speso di pi&#249 in pubblicit&#224 sono state Ferrero, Barilla, Fiat, L¿Oreal Saipo e Sky.

La televisione continua a fare da asso pigliatutto, facendo registrare a settembre un ulteriore incremento (+8,3% sul mese) che porta il valore complessivo degli investimenti da inizio anno a 2.913 milioni di euro, in progresso dello 0,9% sullo stesso periodo del 2002. A settembre 2003 la crescita &#232 stata guidata dagli investimenti dei mercati: food (alimentari +14%, bevande-alcolici +2%), auto (+2%), telecomunicazioni (+44%), abbigliamento (+15%). Nel mese preso in esame hanno fatto comunicazione 486 aziende, con un investimento medio pari a 647.500 euro, in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2002.

Settembre all¿insegna dell¿instabilit&#224, invece, per la stampa. In ripresa i quotidiani (+2,2%), mentre rallentano i periodici (-4,6%). Sui quotidiani cresce sia la pubblicit&#224 nazionale (+4,2%) che quella locale (+3,3%); per i periodici il calo riguarda sia quelli ¿consumer¿ (-4%) che – pi&#249 marcatamente – i ¿professional¿ (-9,4%). A guidare la rimonta dei quotidiani sono gli investimenti di auto (+31%) e telecomunicazioni (+102%), mentre responsabili della cattiva performance dei periodici sono gli ¿spender¿ dell¿abbigliamento (-9%) e della cura personale (-24%), che sembrano ormai decisamente orientati verso il mezzo televisivo. L¿andamento da inizio anno vede per la stampa in genere valori ancora inferiori al 2002 (-2,2%).

Prosegue invece l¿andamento positivo della radio che, sul mese, cresce del 9,1%, portando il totale degli investimenti a oltre 217 milioni di euro (+6,5%).

Anche affissioni e cinema registrano buoni tassi di crescita: rispettivamente +2,1% e +5% sul cumulato. Radio,cinema e affissioni assommano a oltre 400 milioni di euro di investimenti, pari al 7,5% del totale.

A investire di pi&#249 in pubblicit&#224 sono quasi tutti i settori. Sedici su venticinque fanno segnare incrementi di spesa, spesso addirittura a due cifre rispetto al settembre 2002. Fra i pi&#249 vivaci da segnalare alimentari (+14%), automobili (+11%), telecomunicazioni (+39%), cura personale (+20%), distribuzione (+28%) e farmaceutici (+21%). Ma c¿&#232 anche chi investe di meno; &#232 il caso di bevande-alcolici (-3%), abbigliamento (-9%), media-editoria (-10%) e toiletries (-26%).

Pierluigi Sandonnini

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