Modelli e strategie per un eLearning per la valorizzazione delle risorse territoriali (2° parte)

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Italia



di Luigi Giacalone

 

Vice Presidente e Managing Director MDG
SCHLUMBERGERSEMA

 

4. Alcuni approcci all’eLearning

 

Il settore dell’eLearning, per sua natura, si presta ad applicazioni su una vasta gamma di possibilità. Esistono, però, alcuni modelli di sistemi di eLearning che sembrano, con il passare del tempo ed il consolidarsi delle esperienze, risultare particolarmente validi. Ovviamente, come accade con ogni classificazione, possono verificarsi casi in cui un progetto sconfini dall’appartenere ad una singola tipologia, per estendere il proprio ambito su due o più aree.

 

A titolo di esempio, esaminiamo un paio di questi possibili approcci, di vasta diffusione e di grande utilità sociale:

  1. i sistemi di eLearning il cui scopo è supportare l’aggiornamento professionale continuo; in questo tipo di sistemi:
    l’obiettivo principale è generalmente quello di assicurare ai cittadini l’apprendimento delle competenze necessarie per essere competitivi sul mercato del lavoro, garantendo la fondamentale continuità tra apprendimento ed esigenze delle imprese,
     sono presenti componenti per analizzare la domanda di figure professionali necessarie al mercato del lavoro, le previsioni di assunzione da parte delle imprese, l’offerta formativa del sistema pubblico di formazione professionale,
    – i destinatari sono generalmente le categorie di cittadini considerate più svantaggiate (disoccupati e inoccupati) o bisognose di supporto in termini di orientamento (diplomati e neolaureati);

  2. i sistemi di eLearning per la valorizzazione del territorio; sono quei sistemi in cui il progetto è strettamente legato alle specificità di un territorio e, in osmosi con il territorio stesso, orientato ad apportare benefici al tessuto sociale-economico-produttivo.

 

4.1. eLearning per l’aggiornamento professionale continuo

 

Un¿economia basata sulla conoscenza si fonda in primo luogo sull’uso di idee piuttosto che su abilità fisiche e, in secondo luogo, su applicazioni della tecnologia piuttosto che sulla trasformazione di materie prime o sullo sfruttamento di lavoro a basso costo. La conoscenza tende ad essere sviluppata e applicata in modi nuovi.

La knowledge economy globale sta trasformando le domande del mercato del lavoro in economie a scala mondiale. I cittadini hanno bisogno di nuovi skills e nuove conoscenze per svolgere le attività della loro vita quotidiana. Attrezzare le persone ad affrontare queste domande richiede un nuovo modello di educazione e di formazione, un modello di life-long learning. Una cornice di life-long learning comprende l’apprendimento lungo l’intero ciclo della vita, dalla prima infanzia alla pensione. Comprende l’apprendimento formale (scuola, istituzioni formative, università), l’apprendimento non-formale (la formazione sul lavoro e quella a casa) e l’apprendimento informale (gli skills appresi attraverso i membri della famiglia o della comunità).

 

Risulta quindi evidente perché risultino particolarmente utili i sistemi di eLearning che integrino al loro interno dei servizi di orientamento e bilancio delle competenze, in grado di facilitare all’utenza l’accesso all’offerta formativa e la costruzione di percorsi formativi adatti alle specifiche caratteristiche ed esigenze dell’individuo.

In quest¿ottica, risulta auspicabile che i settori pubblico e privato possano lavorare insieme per finanziare l’apprendimento che va oltre la soglia delle competenze di base. Se, quindi, i governi finanziano l’educazione di base, il settore privato può giocare un ruolo nel finanziamento dell’alta educazione e dell’educazione continua. l’intervento pubblico oltre la promozione della conoscenza di base potrebbe essere rivolto ai learners di basso reddito o ai gruppi socialmente esclusi e ad altri con elevate barriere di apprendimento.

 

 

4.2. eLearning per la valorizzazione del territorio

 

I sistemi di questa categoria sono fortemente collegati con un territorio di riferimento.

Si tratta di sistemi ¿permeabili¿, i cui operatori possono connotarsi come ¿operatori trasformazionali¿, agenti proattivi che:

  • fungono da punto di raccolta ed organizzazione delle richieste di formazione;

  • curano che proprio dalle esperienze, dalle capacità ed unicità locale provengano i contenuti del sistema formativo; cioè che l’alimentazione dei contenuti sia fatta direttamente dal territorio di riferimento per assicurarne l’originalità e validità (ad es. mestieri antichi, artigianato locale, ecc.);

  • in alcuni casi, assicurano una distribuzione fisica e capillare con la creazione di poli locali di teleformazione, dove l’utenza può trovare, oltre alle attrezzature delle quali può non disporre, assistenza di personale qualificato e, più in generale, un centro che può fungere da catalizzare di iniziative formative e culturali.

Progetti di questo tipo ben si adattano, ad esempio, ad iniziative di formazione per territori disagiati dal punto di visto geo-morfologico oppure rivolte a tipologie di utenza per le quali gli spostamenti risultano particolarmente problematici (anziani, disabili, degenti, ecc.).

 

Nei sistemi di eLearning di questo genere, uno degli aspetti a maggiore valenza, può essere rappresentato dalla sua apertura e dalla sua capacità di interagire con il territorio allo scopo di orientare e definire quale debba essere l’offerta formativa.

Il progetto potrebbe, ad esempio, partendo dalla base delle informazioni disponibili sulle figure professionali già oggetto di formazione pubblica e sulla base dei dati provenienti dal mercato del lavoro sulle figure professionali più richieste, identificare un insieme di figure professionali che devono essere formate e, traducendo i profili professionali in competenze, identificare in questo modo, corsi e moduli da sviluppare nel sistema di formazione a distanza.

Ma un simile processo non può evitare un confronto con la realtà e la specificità del territorio, un confronto che arricchisce la proposta di offerta formativa, legandola a concrete esigenze. È pertanto opportuno che l’offerta formativa sia il frutto di un processo in cui, ad esempio, la predisposizione di un¿offerta secondo le suddette modalità venga fatta seguire da una fase di raffinamento per mezzo di incontri con i rappresentanti del territorio (siano questi associazioni di categoria, parti sociali, ecc.).

Così facendo, il territorio di riferimento riconoscerebbe il sistema di eLearning come ¿proprio¿ e l’efficacia dell’intervento sicuramente ne guadagnerebbe.

 

 

5. I trend evolutivi

 

Il settore dell’eLearning – che, come si è detto in precedenza, è uno dei pochi ad offrire prospettive quasi certe all’interno dell’ICT ¿ è in grande fermento sia sotto l’aspetto degli sviluppi tecnologici che sotto quello metodologico ed applicativo.

Vale la pena qui citarne alcuni:

  • innanzitutto, si va configurando come sempre più importante e delicato il ruolo del cosiddetto ¿eLearning solution provider¿, cioè del soggetto che, a seconda del tipo di progetto (mercato corporate, formazione per dipendenti pubblici, formazione ai cittadini veicolati per il tramite della PA, mercato education) e delle esigenze del discente, è in grado di integrare ed armonizzare tutte le componenti necessarie al buon esito dell’iniziativa (l’analisi e la progettazione, la tecnologia, la preparazione dei contenuti, servizi per l’apprendimento [come il tutoraggio, la certificazione, l’orientamento e il bilancio delle competenze], la realizzazione dei corsi, la qualità, le metodologie [didattica, test, monitoraggio], ecc.);

  • lo sviluppo della banda larga, che consentirà la realizzazione di materiali didattici sempre più ricchi di multimedialità e di possibilità interattive; potranno essere finalmente messe a disposizione del discente efficaci esempi di learning by doing, interazioni induttive, simulazioni, emotional learning, ecc.;

  •  il mobile learning, d’altra parte, già oggi disponibile a seguito di alcune esperienze, potrà rappresentare la risposta a specifiche esigenze di formazione, quali ad esempio la formazione professionale tecnica per lavoratori a forte e disagiata mobilità

  • particolarmente interessante e ricca di implicazioni positive è, infine, la convergenza di teorie, modelli, metodi e strumenti dell’eLearning, della gestione delle risorse umane e della gestione della conoscenza in una nuova disciplina di ¿gestione globale delle competenze¿, che consentirà di integrare e rendere definitivamente coerenti percorsi professionali, percorsi formativi e l’asset  preziosissimo rappresentato dalle conoscenze culturali e professionali.

 

6. Conclusioni

 

In conclusione, l’eLearning si prefigura davvero come una grande opportunità per la nostra Pubblica Amministrazione, in quanto:

  • ha una valenza di canale sia formativo che informativo e può, come detto in precedenza, fungere da abilitatore di un processo di comunicazione per l’amministrazione, contribuendo a ridurre le barriere fisiche, ad aumentare la diffusione della conoscenza e, se frutto di una buona progettazione, a contenere i costi per la formazione

  • ha un¿applicabilità molto vasta sia verso la PA che, per il tramite della PA, verso i cittadini (basti pensare alle applicazioni per le scuole, le università e per il mondo del lavoro)

l’eLearning rappresenta probabilmente uno dei principali terreni dove si decideranno le sorti del cambiamento della PA: una grande sfida che richiede adeguate risposte dal punto di vista tecnologico, e che è stata prontamente raccolta dalle nostre Amministrazioni, ma che richiede la conferma delle scelte strategiche, già intraprese dalla nostra Pubblica Amministrazione, e i conseguenti investimenti infrastrutturali, se si vuole determinare finalmente un vero salto verso il cambiamento e la modernizzazione.

Le Istituzioni, quindi, potranno giocare un rinnovato ruolo, centrale nel mondo dell’eLearning, recependo insegnamenti e modelli derivanti dalle esperienze del settore privato, per coniugarli ed adeguarli alla realtà pubblica e valorizzare l’enorme capitale intellettuale sommerso delle nostre amministrazioni.

 

* Intervento presso la XIV Tavola Rotonda con il Governo ¿ Business International, Roma, 7 ottobre 2003