Parola d¿ordine: semplificare. Vodafone e VU firmano l¿intesa per SFR

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Europa



Vodafone e Vivendi Universal (VU) hanno firmato l¿accordo destinato a semplificare la struttura di controllo di Cegetel e della sua filiale mobile SFR.
La nuova societ&#224, chiamata semplicemente SFR, sar&#224 controllata da VU al 53,8% e da Vodafone al 43,9% e permetter&#224 a VU di migliorare la propria posizione debitoria, consentendo al colosso britannico di rafforzare la propria posizione sul mercato europeo della telefonia mobile.

Il gruppo di media guidato da Jean-Ren&#233 Fourtou, in piena fase di ristrutturazione, potr&#224 cos&#236 concentrarsi sulla pi&#249 lucrativa attivit&#224 di telefonia mobile, mentre Vodafone ¿ che ancora non ha rinunciato al sogno del pieno controllo su SFR ¿ resta in attesa di una buona occasione per rinforzare la propria quota nell¿operatore.

All¿inizio di quest¿anno, Vodafone aveva tentato la scalata a SFR, offrendo a Fourtou 6,77 miliardi di euro per la sua quota del 44% in Cegetel, ma il patron di VU rifiut&#242 l¿offerta per non perdere il cash flow generato dal gruppo (1,5 miliardi di euro all¿anno), preferendo aumentare la propria partecipazione nel capitale delle due filiali riscattandone le quote di minoranza.

Prima dell¿accordo, la struttura societaria di Cegetel era molto complicata: VU deteneva il 70% del capitale attraverso due societ&#224 intermediarie (SPV e Transtel), mentre Vodafone controllava direttamente il 15% del capitale deteneva inoltre anche il 30% di Transtel in compropriet&#224 con VU.

In base all¿accordo firmato marted&#236, dal 2004 Vodafone e VU riceveranno da SFR un dividendo trimestrale calcolato sulla partecipazione al capitale della holding. Nel 2003 VU ha ricevuto un dividendo di 614 milioni di euro a titolo dell¿esercizio dell¿anno precedente. Quest¿anno dovrebbe riceverne altrettanti.

La gestione centralizzata della cassa di SFR, ugualmente prevista nell¿accordo, permetter&#224 a VU di accedere ad una tesoreria di almeno 250 milioni di euro, rimborsabili prima del pagamento del dividendo. Per VU, sull¿orlo del collasso finanziario da 15 mesi, queste boccate d¿ossigeno sono le benvenute. Il Gruppo di media spera di ridurre il debito a 5 miliardi di euro da qui al 2004, contro i 13 miliardi di euro di fine giugno.

Vodafone e VU hanno anche deciso di mettere in piedi una collaborazione ¿rinforzata¿ nei servizi di telefonia mobile, al fine di amplificare le proprie ¿economie di scala¿. SFR dovrebbe lanciare in Francia il servizio Vodafone Live!, un servizio di consultazione dati via telefonino gi&#224 debuttato in Gran Bretagna. Il colosso britannico a sua volta aiuter&#224 VU nel lancio dei servizi 3G, di cui SFR detiene la licenza in Francia.

Questa piattaforma di cooperazione potrebbe essere utile a Vodafone nel caso in cui il gruppo decidesse finalmente di lanciare un¿OPA su VU, come spesso preannunciato dalla stampa.

A fine luglio, Vodafone aveva annunciato a VU, con un preavviso di sei mesi, la decisione di mettere fine, entro il 2004, al ¿patto di non aggressione¿ che impediva all¿operatore dal 2000 di acquistare titoli del gruppo media francese.

Tolta quest¿ipoteca, Vodafone avr&#224 campo libero e potr&#224 aggiungere un nuovo, importante, pezzo al proprio impero paneuropeo.

&#169 2003 Key4biz.it

Alessandra Talarico