Osservatorio Editori: il confronto Gasparri, Annunziata e Confalonieri accende il dibattito sul futuro della Tv

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Fa ancora discutere la seconda edizione del convegno ”Crescere tra le righe”, organizzato dall”Osservatorio Permanente Giovani Editori, presieduto da Andrea Ceccherini, che si &#232 tenuto sabato e domenica scorsi a La Bagnaia, in provincia di Siena.

Trecentocinquanta gli ospiti, presenti tantissimi editori e direttori di quotidiani e non solo, da Cesare Romiti (Rcs) a Guidalberto Guidi (Sole24 ore), da Andrea Riffeser Monti a Gian Galeazzo Biazzi Vergani (presidente il Giornale).

Tra i politici intervenuti il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, il senatore Giulio Andreotti, il vicepresidente della Convenzione Europea, Giuliano Amato, ed Enrico Letta (Margherita).

All¿incontro ha partecipato anche il presidente Rai Lucia Annunziata, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, e numerosi operatori del mercato dei media.

Naturale che il dibattito pi&#249 acceso coinvolgesse proprio la Annunziata e il ministro Gasparri, e che riguardasse la riforma del sistema radiotelevisivo.

Per il presidente Rai esiste il pericolo che legge di sistema sull”emittenza e l”editoria presentata da Gasparri ¿ingessi il mercato¿.

¿La nuova legge di riforma del sistema radiotelevisivo deve cercare di creare pi&#249 apertura nel mercato, mentre c”&#232 il pericolo che lo ingessi nel duopolio-monopolio attuale¿, ha dichiarato nel suoi intervento la Annunziata.

¿La Rai, se non c”&#232 una apertura vera del mercato televisivo, rischia di essere soffocata dal suo essere essa stessa servizio pubblico¿, ha detto poi Lucia Annunziata.

Riferendosi alla satira politica in Tv, spesso oggetto di aspre polemiche da parte della maggioranza di centrodestra, il numero uno di viale Mazzini ha detto: ¿Mediaset si pu&#242 permettere il lusso di fare trasmissioni di satira politica, la Rai No. Se noi facessimo una presa in giro, non dico del presidente Berlsuconi, ma di un qualsiasi deputato, saremmo subissati da decine di interrogazioni parlamentari. E verremmo accusati di fare una televisione troppo di sinistra¿.

¿L”eccesso di polemica politica – continua la Annunziata – ci impedisce di fare programmi cos&#236, che sarebbero da servizio pubblico¿. E rivolta al presidente Confalonieri, ¿voi siete i veri sovietici¿. Per la presidente la Rai &#232 costretta ¿ad un linguaggio secco, che non mi piace. Questa Tv non piace ai giovani¿.

¿Il presidente della Rai, Annunziata, ha fatto un discorso molto generale, di sistema. Credo che la Rai si debba modernizzare, debba competere, scendere in campo¿, &#232 il parere del ministro delle Comunicazioni, intervenuto al convegno subito dopo il presidente Rai.

Il ministro, difendendo la sua legge, ha detto che le nuove disposizioni in materia radiotelevisiva apriranno il mercato a nuovi soggetti, si andr&#224 nella direzione ¿dell”innovazione e della multimedialit&#224¿.

¿Il presidente della Rai dovrebbe sperare in una Rai pi&#249 forte. Lucia Annunziata fa bene, come tutti, ad occuparsi dell”equilibrio e di una maggiore apertura del mercato dell”emittenza, ma intanto credo che si debba preoccupare di un rafforzamento della posizione della sua azienda¿, &#232 il parere di Gasparri.

Il ministro &#232 intervenuto anche in merito alle dichiarazioni della Annunziata sulla difficolt&#224 per la Rai di fare satira politica.

¿La Rai &#232 assolutamente libera di fare quello che ritiene e credo che faccia anche dei programmi satirici. Non c”&#232 quindi, assolutamente il divieto di satira. Al punto che si &#232 detto che televisioni che sono riconducibili nella propriet&#224 alla famiglia del presidente del Consiglio sono molto impegnate su questo versante con toni anche molto aspri¿, ha detto Gasparri.

Il ministro &#232 poi passato a discutere dell¿adeguamento alle disposizioni normative che riguardano il passaggio al digitale terrestre, previsto per il 2006, ipotizzando per il 2004-2005 la rottamazione delle vecchie Tv.

¿Si discute in questi giorni di rottamazione di frigoriferi e lavatrici – dice Gasparri – quando si andr&#224 verso la realizzazione della Tv digitale terrestre a maggior ragione si possono inquadrare interventi simili per televisori e decoder¿. Si mostra, invece, pi&#249 prudente il ministro quando parla della possibilit&#224 di aumentare il canone Rai per gli investimenti che la Tv pubblica dovr&#224 affrontare.

¿La Rai ha mezzi e risorse per affrontare il passaggio al digitale¿, ha commentato il ministro, rispondendo alla richiesta di soldi per la nuova tecnologia avanzata dalla Annunziata. ¿Credo che ci sono spazi per poter fare questo investimento ¿ spiega Gasparri – che non &#232 elevatissimo, altra cosa sono i decoder nelle case¿.

E aggiunge ¿Comunque, con il direttore generale ci sono contatti in corso stiamo lavorando insieme¿.

Per quanto riguarda la questione delle frequenze necessarie alla Rai per il digitale, ¿&#232 stata istituita da parte del ministero una commissione per la sperimentazione. Sono aspetti gestibili a livello di struttura tecnica. La Rai si sta organizzando e speriamo che poi la legge ci sia perch&#233 &#232 tutto un meccanismo che deve partire. Duemilaquattro, duemilacinque e duemilasei saranno tre anni pieni da questo punto di vista¿. Infine, il ministro delle Comunicazioni, tornando sul Ddl, ha detto ai giornalisti a margine del convegno, che sicuramente ci sar&#224 ¿un emendamento che riproporr&#224 quegli articoli 15 e 16 dell”iniziale stesura¿.

Nel suo intervento il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, ha subito replicato al presidente Rai in merito alla libert&#224 del Gruppo Berlusconi di fare satira politica. Mediaset di sinistra, perch&#233 libera di fare satira politica? ¿Macch&#233¿, risponde facendosi una grande risata Fedele Confalonieri.

¿La Tv commerciale risponde al pubblico. Se un soggetto televisivo fa audience, &#232 lui, per usare una parola arcaica, il padrone del suo spazio. E” la regola della Tv commerciale, &#232 la regola del mercato¿, ha aggiunto Confalonieri. E riguardo alle preoccupazioni manifestate dal presidente della Rai Lucia Annunziata sull”impossibilit&#224 della azienda pubblica di fare satira, Confalonieri ha aggiunto: ¿Questo ragionamento pu&#242 essere anche opinabile¿.

Il presidente Mediaset ha anche risposto alle dichiarazioni della Annunziata di ¿mercato ingessato nel duopolio-monopolio attuale¿.

Ma quale duopolio, ¿in tutta Europa esistono due gruppi che possiedono l”80% del mercato televisivo¿, &#232 stata la risposta di Confalonieri al presidente della Rai.

¿Se si vuole diventare leader nel settore bisogna investire, con 600-700 miliardi di vecchie lire – ha detto – si diventa numero uno del mercato Tv¿.

E a chi dice che in Italia il terzo polo non esiste, Confalonieri ha obiettato che gli ascolti di Lerner e Ferrara su La7 ¿equivalgono se non superano le vendite del Corriere della Sera¿.

¿Il mercato televisivo non &#232 chiuso, gi&#224 oggi non &#232 bloccato. C”&#232 la Rai, c”&#232 Mediaset, c”&#232 Murdoch con Sky Italia, c”&#232 La7 con dietro un soggetto economicamente fortissimo. E c”&#232 infine un sistema televisivo locale fortissimo¿, questo il parere di Confalonieri. ¿Non credo che si possa sostenere che questo sia un mercato bloccato¿, ha aggiunto Confalonieri.

Poi, riferendosi alla riforma del sistema radiotelevisivo, il presidente Mediaset ha detto: ¿Nel Ddl Gasparri ci sono delle cose che vanno bene, altre No. Per esempio noi vorremmo un limite antitrust pi&#249 alto di quel famoso 20% (¿) Poi speriamo che venga recuperato quell”articolo 15 del Ddl – ha aggiunto Confalonier – che &#232 stato modificato dopo un emendamento¿.

Cesare Romiti, presidente Rcs Quotidiani, ha chiuso i lavori della due giornate del convegno. Romiti ha bocciato la tavola rotonda con gli editori che a suo avviso non hanno detto nulla. A Confalonieri e Gasparri, che avevano difeso il Ddl di riforma del sistema radio Tv, Romiti ha detto: ¿Capisco che non si pu&#242 cambiare tutto ma l”attuale situazione nasce da una legge e la Tv per sua natura nasce da disposizioni di legge¿ e si &#232 augurato maggiore libert&#224.

¿Non si pu&#242 danneggiare coloro che hanno fatto televisione per tanto tempo, per&#242 ci vuole una legge con pi&#249 coraggio. E occorre fare dei passi in avanti. Ci vuole quindi una legge che aggiorni la situazione e che ci porti ad un regime di maggiore libertà¿, ha aggiunto Cesare Romiti.