Stream-TelePiù, il ruolo di Telecom preoccupa la Ue

di Raffaella Natale |

Italia


La Commissione europea non è soddisfatta degli impegni presi da Rupert Murdoch della News Corporation, nell’ambito del progetto di acquisizione della pay Tv italiana TelePiù e della successiva fusione con l’altro bouquet satellitare Stream, posseduto in comproprietà con Telecom Italia (TI).
Il Commissario europeo alla Concorrenza, Mario Monti, teme che possa crearsi una situazione di monopolio sul mercato italiano, a danno per la libera concorrenza, dando il proprio assenso alla creazione della piattaforma Sky Italia, che sarebbe l’unica operante nella Tv a pagamento.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, sarebbe questo, quanto dichiarato nella ¿lettera di addebiti” (statement of objections) inviata questa settimana dall’Antitrust Ue a News Corp, che contiene la richiesta di ulteriori impegni per il via libera alla fusione di Stream con TelePiù e la nascita della di Sky Italia.

“La commissione europea ¿ si leggerebbe nel testo del documento – ritiene che gli impegni presentati non risolvano in modo appropriato le preoccupazioni relative alla concorrenza e devono pertanto essere rafforzati¿.

A preoccupare maggiormente la Commissione europea sarebbe il ruolo che giocherebbe, nella nuova unità Sky Italia, l’operatore telefonico italiano.
Una fonte vicina al Commissario Monti avrebbe rivelato ai giornalisti che Telecom Italia ¿¿continua ad essere motivo di preoccupazione per la Commissione europea¿.
Gli impegni che la News Corp dovrà prendere con la Ue riguarderanno proprio la posizione di TI (ndr in base ai termini dell’accordo controllerà circa il 20% di Sky Italia) nel futuro polo unico della pay Tv italiana.

Consapevole che il ruolo di TI avrebbe sollevato le preoccupazioni della Ue, nel mese di gennaio, News Corp aveva già presentato una serie di impegni.
Le condizioni prevedevano che la nuova unità, nata dalla fusione, non avrebbe potuto offrire contemporaneamente i servizi pay Tv e l’accesso veloce ad Internet tramite banda larga.
Il Gruppo di Murdoch si era inoltre impegnato a non discriminare i concorrenti di Telecom nel caso in cui i prodotti del nuovo polo della televisione a pagamento fossero venduti a uno o più operatori Internet.

Le obiezioni di Monti al ruolo di TI, secondo quanto si é appreso, saranno trasmesse entro lunedì.
In ogni caso alcune fonti industriali avrebbero informato che al momento non sarebbero emerse delle richieste tali da far saltare l’operazione.
”News corp continuerà a collaborare con la commissione europea e con le autorità italiane nell’intento di ottenere il via libera all’operazione nel più breve tempo possibile¿, sarebbe quanto dichiarato dalla società del tycoon australiano.