Stream/Telepiù, i legali di Murdoch incontrano Mario Monti

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L`Autorit&#224 garante per la concorrenza e il mercato italiana non chieder&#224 alla Commissione europea di valutare il dossier sulla fusione fra Stream e Telepi&#249, che porterebbe alla nascita di un¿unica Pay TV sul mercato italiano, Sky Italia.
Ricordiamo che nel mese scorso Rupert Murdoch, della News Corporation, &#232 riuscito a rilevare da Vivendi Universal la pay Tv italiana Tele¿.
Il magnate australiano vorrebbe adesso passare alla fusione con Stream, l¿altra piattaforma satellitare che possiede congiuntamente con Telecom Italia.
Il valore complessivo dell¿operazione, corrispondente all¿entreprise value della societ&#224, &#232 stato di 920 milioni di euro.
In particolare la News Corporation ha versato 470 milioni di euro cash e si assumer&#224 450 milioni di debito.
Murdoch ha, inoltre, concesso a Vivendi di acquistare subito, attraverso la News Corp, un credito di circa 310 milioni di euro, vantato dalla major francese nei confronti di Tele¿, che nella precedente versione degli accordi doveva essere invece rimborsato entro il 2004.
TI pagher&#224 31,84 milioni e parteciper&#224 all¿azionariato con una quota del 19,9¿ nella nuova societ&#224.
Questo consentir&#224 a TI di diventare automaticamente socia di Sky Italia.
La fusione darebbe vita, per&#242, all`unico gruppo editoriale nel settore delle tv a pagamento, con rischio di violare la normativa antitrust.
Il commissario Ue alla Concorrenza, Mario Monti, ha un mese di tempo per condurre la fase pre-istruttoria.
D¿altro canto, l¿Antitrust italiano, presieduto da Giuseppe Tesauro, aveva la possibilit&#224 di chiedere a Bruxelles la competenza sul dossier, come peraltro gi&#224 accaduto in Spagna dove l`esame dell`operazione di fusione di due piattaforme venne richiesto e assegnato all`autorit&#224 antitrust nazionale.
Secondo alcune fonti dai contatti tra gli uffici di Monti e Tesauro sarebbe emerso che Bruxelles considera il parere dato a suo tempo dalla autorit&#224 italiana sull`ipotesi di acquisto di Stream da parte di Telepi&#249 come un precedente sui cui costruire giurisprudenza, e che il punto di partenza di Monti saranno le condizioni poste da Tesauro per dare il via libera all`operazione.
La scorsa primavera l`Antitrust italiano aveva in quell¿occasione approvato l`operazione ponendo condizioni che i francesi avevano ritenuto troppo onerose, rinunciando a perfezionare l`intesa.
Condizioni che Murdoch aveva accettato di accollarsi, quando aveva firmato, in giugno, il memorandum di intesa con l¿allora presidente di VU, Jean Marie Messier.
L¿impegno di Murdoch era quello di ridurre la durata dei contratti di calcio a due anni, la rinuncia ai diritti esclusivi sui canali trasmessivi alternativi, l¿estensione delle condizioni per otto anni, accesso alla piattaforma unica a condizioni trasparenti, abbandono delle frequenze terrestri entro un termine prefissato a condizioni di mercato.
Bruxelles avrebbe potuto decidere di trasferire in Italia la competenza sull`operazione di fusione solo dietro richiesta dell`Authority italiana.
Il presidente Tesauro ha per&#242 deciso di non chiedere la visione del dossier, a decidere nel merito sar&#224, cos&#236, Monti.

Nel frattempo i legali di Murdoch hanno, gi&#224, incontrato il commissario europeo.
La riunione &#232 stata anche occasione per un primo bilancio informale sull`istruttoria che la commissione presieduta da Monti sta conducendo sull`operazione e i cui tempi sono stati prorogati di recente di dieci giorni.