Si guadagna sviluppando su App Store?

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

Sono molti i dubbi da parte degli sviluppatori.

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Durante i BAFTA, un pannello di esperti composto dal capo di UKIE Jo Twist, il CEO di Jagex Mark Gerhard, David Braben di Frontier Developments e il CEO di Rebellion Jason Kingsley, hanno parlato lungamente della crescente domanda di valori produttivi all’interno dei giochi destinati ai device iOS.

 

Jason Kingsley sostiene che la necessità di avere un prodotto che sia “il più rifinito possibile” è davvero elevata, forse a livelli impossibili anche su console.

 

Al posto di venti ore di gioco ti puoi concentrare su di una sola ora e vedere come le persone reagiscono“. Sostiene Kingsley “Per noi è un feedback inestimabile, perchè sappiamo esattamente cosa stanno facendo le persone e cosa piace loro“.

 

Nonostante sia d’accordo con Kingsley, Mark Gerhard pensa che la politica di continui miglioramenti dell’hardware e i limiti imposti nello store da Apple possano arrivare ad uccidere il mercato.

 

E’ infatti convinto che tranne qualche fortunato, nessuno stia facendo profitti dalla piattaforma Apple. E’ ottima per i consumer, è ottima per Apple, ma non per gli sviluppatori.

 

Secondo Mark Gerhard, CEO di Jagex, sono davvero pochi coloro che guadagnano più di 3000 o 4000 sterline al mese dall’App Store e lui lo sa bene, avendo avuto ben 4 applicazioni al numero uno della classifica settimanale.

 

Oltretutto i costi da sostenere per rimanere all’interno di un servizio chiuso come quello Apple, crea un mercato molto statico. Jagex si sta muovendo verso i giochi online, dove stima che nei prossimi 12/24 mesi compariranno i primi progetti dotati di una buona grafica in tre dimensioni.

 

In questo modo il browser sta diventando la vera piattaforma emergente.

 

David Braben ha risposto che secondo lui l’App Store ha il netto vantaggio di riuscire a veicolare i prodotti verso il consumatore, cosa che il web non riesce a fare.

 

Al che Gerhard ha affermato che secondo lui compariranno immediatamente nuovi canali per consentire a questi progetti di avere una vetrina unica, anche se in molti al tavolo hanno dubitato della reale efficacia di questo strumento.

 

In questo modo avere un guardiano per i contenuti, potrebbe essere visto come un vantaggio e non solo come un limite.

 

Voi che ne dite, come si evelveranno i videogiochi nei prossimi anni?