Mobile app design best practices

di Flavio Fabbri |

REPORT

Di Forrester Research
Pubblicato: maggio 2011
Prezzo: $ 499

Il mercato delle mobile apps è sicuramente uno dei fattori di crescita più rilevanti del momento, assieme alla diffusione degli smartphone, per l’industria delle telecomunicazioni a livello globale. Se ne scaricano a miliardi e le funzionalità aumentano, in numero e qualità, ogni mese che passa. Basti pensare che sono già 3 miliardi le apps scaricate dall’Android Market, 10 miliardi dall’Apple Store e che entro il 2016 saranno in totale 44 miliardi le mobile apps scaricate dagli utenti di tutto il mondo. Il Rapporto di Forrester Research mostra in che modo possiamo valutare l’efficacia di un’applicazione per cellulare e in che cosa essa si differenzia da una simile.

Non basta infatti, si legge nello studio “Mobile app design best practices“, che un programma da scaricare sul nostro telefonino abbia il marchio Apple, o sia destinato ad un sistema operativo Android o Windows Phone 7, per assicurarci che sia il miglior servizio in circolazione sugli app store della rete. A fare la differenza tra una buona applicazione e una cattiva è sempre la cosiddetta ‘mobile user experience‘.

Gli elementi che contano nello sviluppo di una buona applicazione per smartphone sono sia gli strumenti utilizzati per realizzare l’idea dello sviluppatore, sia la visione d’insieme del device a cui è destinata la mobile app, come ad esempio la grandezza dello schermo di riferimento. Ma ciò che più conta rimane sempre la qualità della user experience offerta all’utente, che deve rispettare le cinque dimensioni base di un’applicazione, ossia: posizione geografica, movimento, immediatezza, personalizzazione e rapporto col device di destinazione.

Ciò che lo sviluppatore deve tenere d’occhio nel suo lavoro, sottolinea infine il Rapporto, sono quindi i livelli di usabilità, utilità e di appeal di un servizio al consumatore. Dal rispetto di queste specifiche dipende il successo o meno di un applicazione per rete mobile.