Walt Disney

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Stati Uniti


Walt Disney - logo

Sede
500 South B, Burbank 91521 California

Chairman e Chief Executive Officer
Robert Iger

Chief Financial Officer
Thomas O. Staggs

URL: www.disney.com

ATTIVITA’

Media Network, Parchi e alberghi, Negozi (giocattoli, libri), Studio Entertainment

ASSETTI

Azionisti

Non disponibili

Partecipazioni

Stati Uniti
ABC Television Networks, ABC Radio Networks, Disney Consumer Product (DCP), Disney Toys, Disney Store, Baby Einstein, ABC Entertainment Televion Group, Radio Disney, Walt Dysney Studios, Walt Disney Pictures, Touchstone Pictures, Walt Disney Feauture Animation, Disney Toon Studios, Miramax, Buena Vista Theatrical Group, Buena Vista International, Buena Vista Home Entertainment International (BVHEI), Buena Vista Home Entertainment (BVHE), Buena Vista Music Group, Disneyland, ESPN Zone, Walt Disney International, Touchstone Television, Buena Vista Television, Hyperion Books, E! Networks, A&E Television Networks, Lifetime Entertainment Services.

Europa
Disneyland Paris (Francia); Disney Channel (Italia); altre non disponibili.

Mondo
Buena Vista Entertainment International – BVHEI (Canada), Tokio Disney Resort (Giappone); Hong Kong Disneyland (Hong Kong); altre non disponibili.

CRONOLOGIA

1901
Nasce a Chicago Walter Elias Disney.

1919
Walter Disney e Ubbe Iwerks fondano la Iwerks-Disney Commercial Artists.

1923
Walter Disney, insieme a Ub Iwerks, crea Micky Mouse.

1928
Prova ad usare per la prima volta il sonoro nel film “Steamboat Willie”, terzo film con Topolino.

1932
Realizza i primi film a colori.

1934
Il film “I tre porcellini” vince l’Academy Award.

1930
Per la prima volta il “New York Mirror” pubblica una striscia di Mickey Mouse.

1937
Realizza per primo con i cartoni animati un lungometraggio: “Biancaneve e i sette nani”

1938
Il film di animazione “Biancaneve” riscuote un grande successo.

1940
Realizza il film “Pinocchio e Fantasia”, nel quale per la prima volta sperimenta la colonna sonora sincronizzata con i cartoni animati.

1941
Produce due nuovi film: “Dumbo” e “Bambi”. Il colore in questi due film è utilizzato per sottolineare le varie emozioni dei personaggi.

1945
Roy Disney diventa il presidente della compagnia.

1946
Produce “I racconti dello zio Tom”, film in parte di animazione e in parte recitato da veri attori.

1949
Nasce la Walt Disney Music Company.

1952
Walt Disney fonda la Walt Disney Incorporated.
Nasce la WED Enterprises.

1953
Disney crea la Buena Vista Distribution Company.

1955
Apre ad Anaheim (California) Disneyland.

1966
Muore Walter Elias Disney.

1971
Nasce ad Orlando (Florida) un altro parco divertimento.
Muore Roy Disney Senior.

1982
Disney World apre l’Epcot Center (Experimental Prototipe Community of tomorrow – Prototipo sperimentale di comunità del futuro).

1983
Apre in Giappone Tokyo Disneyland.
Nasce Disney Channel.

1984
Michael D. Eisner è nominato Chairman della società.
Nasce la Touchstone Pictures.

1986
La Walt Disney Productions cambia nome in Walt Disney Company.

1990
Nasce la Hollywood Records.

1992
Apre a Parigi l’Eurodisney.

1993
Compra la Miramax per 80 milioni di dollari.

1994
Fonda la Disney Interactive.

1996
Acquista il 25% della California Angels (rinominata in seguito Anaheim Angels), squadra di baseball.
Lancia Radio Disney su ABC Radio Networks.

1997
Vende Chilton Business Group (39grandi magazzini) a Elsevier per 447milioni di dollari.

1998
Rileva il 43% di Infoseek, portale web.
(3 ottobre) Parte Disney Channel, canale televisivo via satellite, creato appositamente per l’Italia. Disney Channel è una canale privo di interruzioni pubblicitarie e interamente in lingua italiana che verrà trasmesso in esclusiva all’interno di D+, l’offerta digitale via satellite di Tele+. Disney Channel fa capo alla Walt Disney Television International (WDTVI).

2001
(24 luglio) Rileva dalla News Corporation il 50% di Fox Famyly Worlwide per 3,3 miliardi di dollari in contanti più 2,1 miliardi di dollari di debito.
Compra Baby Einstein dalla Julie Aigner-Clark per 25 milioni di dollari.

2002
(12 dicembre) Walt Disney Internet Group raggiunge con Tim un accordo con per la fornitura di una serie di servizi 3G, tra cui loghi, suonerie, sfondi, screen saver, giochi e MMS dedicati ai personaggi Disney.
(13 dicembre) Formalizza con Digital Brosun l’accordo per la localizzazione e distribuzione esclusiva in Italia da parte di Digital Bros dei videogiochi per Pc realizzati dalla Disney Interactive.

2003
Vende la Anaheim Angels, squadra di baseball, per 180 milioni di dollari.

2004
(30 gennaio) Pixar annuncia che non rinnoverà la collaborazione con il Gruppo Walt Disney.
(11 febbraio) Comcast lancia un’offerta da 54 miliardi di dollari, più l’assunzione di 11,9 miliardi di debito, per acquistare Walt Disney.
(17 febbraio) La società guidata da Michael Eisner ha respinto l’offerta presentata da Comcast. Il Consiglio di amministrazione di Walt Disney ha motivato questa decisione spiegando che l’offerta presentata dall’operatore via cavo Comcast è troppo bassa. Secondo la Disney, infatti, l’offerta del maggiore gruppo di televisione via cavo statunitense è inferiore di 3,60 dollari al valore di ciascuna azione Disney. Il cda ha aggiunto che valuterà con attenzione qualsiasi “proposta legittima” che crei valore per gli azionisti.
(18 febbraio) Acquista i diritti sui “Muppets” e sul “Bear in The Big Blue House” dall’inglese Jim Henson Company. Verranno acquisiti anche i diritti sui singoli personaggi, oltre che i diritti televisivi e la ricca library di proprietà della Henson. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti, anche se fonti vicine al dossier dicono che oscillano tra i 40 e i 60 milioni di dollari.
(19 febbraio) Stringe con Microsoft un accordo di collaborazione per la distribuzione di contenuti digitali. Le tre aree di collaborazione individuate dalle due società sono: creazione e distribuzione protetta di contenuti digitali innovativi ad alta risoluzione; accelerazione della distribuzione di contenuti digitali ai consumatori, tramite reti, supporti ottici e dispositivi; erogazione di contenuti protetti tra dispositivi, sia portatili che domestici. L’accordo prevede anche che Microsoft concede in licenza non esclusiva a Walt Disney la tecnologia Digital Rights Management (DRM) per Microsoft Windows Media.
(3 marzo) L’Assemblea degli azionisti di Walt Disney,riunita a Filadelfia, ha deciso di separare i ruoli di presidente e amministratore delegato. Il nuovo presidente è l’ex senatore George Mitchell, mentre Eisner conserverà la carica di amministratore delegato. Il 43% degli azionisti di Disney, alla fine dell’assemblea, ha votato contro la permanenza di Eisner alla guida della società nelle vesti di amministratore delegato e il 24% ha bocciato anche il presidente Mitchell. Il board di Disney, solidali da sempre con l’ex presidente, in un comunicato diffuso al termine dell’assemblea, ha ribadito “il suo supporto al management e a Micheal Eisner“.
(21 luglio) Firma un accordo con Comcast per la distribuzione di contenuti editoriali e video sulla linea di Internet veloce di Comcast. Grazie a questo accordo gli abbonati ai servizi Internet di Comcast potranno ricevere diversi programmi della Abc, controllata della Disney e, entro la fine del 2004, potranno vedere un nuovo canale dedicato ai bambini.
(8 settembre) La BBC invita Time Warner, Bertelsmann e Walt Disney a discutere di una possibile vendita della sua divisione BBC Worldwide.
(1 ottobre) La Miramax Films, controllata di Disney, firma un accordo con la Wild Brain per la produzione di film d’animazione in 3D. Il primo film prodotto in base alla nuova alleanza secondo quanto annunciato dalla Disney sarà “Opus“, adattamento del fumetto “Bloom County“.
(10 ottobre) Sony Pictures annuncia insieme alla Walt Disney Company che le due società lanceranno in Gran Bretagna un nuovo servizio di video on demand. Il servizio sarà fornito via cavo in collaborazione con On Demand Management. Sony Pictures, Disney e il gruppo On Demand hanno presentato alla Commissione europea una richiesta formale per l’approvazione al lancio del servizio. Una decisione è prevista per l’11 novembre.
(10 novembre) Mad Catz, produttore di accessori per video game, firma un’intesa con Disney per accessori di videogame. L’accordo, della durata di un anno, comprende il diritto a vendere prodotti basati sui marchi Disney.
(11 novembre) La Commissione europea ha approvato i piani per la joint venture per “video-on-demand” in Gran Bretagna tra la Sony Pictures e Walt Disney.
(29 novembre) Walt Disney Television firma un accordo di distribuzione con il gruppo Star di News Corp per trasmettere in India due suoi canali (Disney Channel e Toon Disney Channel). Nessuna delle due società ha detto per quanti anni varrà l’accordo, ma sarà rivisto nel caso Disney lanciasse altri canali in India.
(1 dicembre) ESPN, network tv via cavo specializzato in sport e controllato dalla Walt Disney, in accordo con Sprint, venderà abbonamenti wireless agli appassionati di sport. I clienti di cellulari già ricevono i servizi di ESPN (sequenze dei goal elanci delle notizie) sui telefonini. Ora ESPN offrirà apparecchi completamente centrati sullo sport, a partire dalle impostazioni dei menù.
(9 dicembre) Annuncia che adotterà lo standard Blu-Ray per alcune produzioni future, in sostituzione dell’attuale formato DVD-Video.

2005
(6 gennaio) Annuncia al termine della riunione del CdA che “il presidente del consiglio di amministrazione sarà un consigliere indipendente”, salvo che il Cda stesso non arrivi alla conclusione che gli interessi degli azionisti possano essere meglio salvaguardati da altre soluzioni. In ogni caso, se le due cariche saranno rivestite dalla stessa persona, dovranno essere fornite motivazioni per iscritto“.
(Febbraio) L’Unione europea ha dato il suo benestare a un progetto di video on demand sviluppato congiuntamente da Disney e Sony. La Commissione europea ha infatti autorizzato un progetto d’impresa comune tra Columbia Pictures, filiale di Sony e Walt Disney in Gran Bretagna e in Irlanda.
(11 marzo) Roy Disney e Stanley Gold, azionisti ed ex consiglieri di Walt Disney, hanno inviato una lettera ai vertici della società, nella quale chiedono che a Michael Eisner, amministratore delegato della società, venga impedito di presenziare ai colloqui per la selezione del suo sostituto. I due azionisti, inoltre, chiedono ai vertici della società, di investigare sull’acquisto (avvenuto il 24 luglio 2001) del 50% di Fox Famyly Worlwide, pagato 3,3 miliardi di dollari.
(13 marzo) Michael Eisner, nonostante la pressione dei due “dissidenti” Roy Disney e Stanley Gold, azionisti ed ex consiglieri di Walt Disney, ha scelto il suo successore. Il nuovo presidente di Walt Disney sarà Robert Inger, attualmente sulla poltrona di presidente e dal 2000 braccio destro di Eisner.
(30 marzo) Annuncia in una nota congiunta con Miramax la partenza dal 30 settembre dei fratelli Weinstein (proprietari della Miramax),che creeranno una propria nuova casa di produzione sotto il marchio Dimension. Alla Disney resterà invece il marchio Miramax Films e una library di 550 film Miramax e Dimension prodotti nei dodici anni di collaborazione. Nell’accordo è previsto che i fratelli Weinstein continuino a collaborare con la Disney per portare a termine la produzione di ulteriori 25 film tra cui i sequel di “Spy Kids” e “Scary Movies”. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.
(19 aprile) Tramite la Buena Vista Games acquista Avalanche Software, editore di videogiochi statunitense.
(10 maggio) Roy Disney e Stanley Gold hanno avviato un’azione legale contro la società e alcuni manager per aver fornito ai soci informazioni fuorvianti per la nomina del nuovo presidente, Rober Iger. Roy Disney e Gold hanno chiesto che venga invalidata la nomina di Iger, in modo da poter designare un altro manager.
I due “dissidenti” hanno messo sotto accusa i criteri di selezione presentati all’assemblea dei soci, tenutasi lo scorso di febbraio, finalizzati proprio alla promozione di Iger a presidente della società. Nella denuncia, depositata presso una corte del Delaware, Roy Disney e Gold hanno citato in giudizio, anche Robert Iger, Michael Eisner, il presidente George Mitchell e altri cinque componenti del cda per la violazione dei doveri di riservatezza.
(15 maggio) L’Unione europea dà il via libera al progetto di video on demand (MovieCo) sviluppato congiuntamente da Disney e Sony. La Ue ha autorizzato un progetto d’impresa comune tra Columbia Pictures e Walt Disney in Gran Bretagna e in Irlanda.
(19 maggio) Annuncia che entro la fine del mese Walt Disney Television lancerà Disney Channel e Playhouse Disney Channel in Vietnam sulle piattaforme Ho Chi Minh Cable e Hanoi Cable. Disney Channel avrà programmi prevalentemente in inglese e sottotitolati in vietnamita. Playhouse Disney Channel sarà solo in inglese.
(9 giugno) Acquista Minds Eye azienda di giochi per tv interattiva.
(28 giugno) Annuncia insieme a Dolby Laboratories che le due società installeranno 100 sistemi per film digitali nelle sale cinematografiche in autunno. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti e i portavoce di entrambe le società non hanno voluto commentare i costi.
(6 luglio) Annuncia che creerà una rete di servizi di telefonia mobile sotto il proprio marchio, “Disney Mobile”, puntando a vendere telefonini ai bambini e ai loro genitori. Disney utilizzerà i network wireless di Sprint. I telefonini e il servizio avranno il marchio Disney e saranno venduti dal gruppo stesso.
(8 luglio) Roy Disney, Michael Eisner e Stanley Gold hanno deciso di ritirare le denunce e venire a patti con i vertici del gruppo.
(28 luglio) La Digital Cinema Initiatives (DCI), società partecipata creata Disney, Fox, Paramount, Sony Pictures Entertainment, NBC Universal e Warner Bros, ha annunciato d’aver stabilito uno standard digitale destinato ai produttori di prodotti per le proiezioni.
(20 settembre) Walt Disney Pictures and Television presenta insieme ad altri 5 studios di Hollywood (Paramount Pictures, Twentieth Century Fox Film, Sony Pictures Entertainment, Universal City Studios, Warner Bros Entertainment) una nuova impresa tecnologica, la Motion Picture Laboratories o Movielabs, con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni per la protezione dei film dalle copie pirata e dalla loro distribuzione sul mercato nero o su internet.
(21 settembre) Stringe con Verizon un accordo a lungo termine di programmazione e servizi per vari canali del network Disney e Espn. Secondo l’intesa Verizon potrà trasmettere 12 canali televisivi sul servizio Verizon FiOS TV tra cui Abc Family, Abc News Now, Disney Channel, Espn, Espn2, Espn Classic, Espnews, Espnu, Espn Hd, Espn2 Hd, Toon Disney and Soapnet. Verizon si è anche garantita il diritto di ritrasmettere alcune produzioni della Abc e di gestire alcune stazioni televisive.
(3 ottobre) Annuncia che a metà ottobre lancerà Mix Stick, un lettore MP3 portatile per bambini.
(12 ottobre) Annuncia che offrirà il download digitale delle serie di più grande successo della ABC – “Lost” e “Desperate Housewives” – a 1,99 dollari a episodio, che saranno disponibili per il download attraverso il programma di gestione di musica online di Apple iTunes, il giorno successivo la loro trasmissione in televisione. Gli episodi della passata stagione saranno invece scaricabili immediatamente. Si potranno scaricare sempre attraverso iTunes anche le puntate della serie drammatica di ABC “Night Stalker” e i due programmi più famosi del canale Disney Channel, “That’s So Raven” e “The Suite Life of Zack & Cody.”
(Novembre) Walt Disney Television insieme a Espn Latin America lancia Disney & Espn Media Networks Latin America, organizzazione che gestirà le vendite per i canali di Espn, per Disney Channel e per Jetix.
(9 novembre) Pixar rende noto di essere in avanzata trattativa con Walt Disney per siglare un nuovo accordo di distribuzione.
(21 novembre) Sigla con Verizon un accordo per un ciclo di brevi episodi del telefilm “Lost” I 22 episodi da 2 minuti, “Lost Video Diaries”, prodotti da Buena Vista Home Entertainment, si vedranno soltanto sui wireless Verizon con servizio a banda larga da gennaio.

2006
(24 gennaio) Annuncia che comprerà Pixar per 7,4 miliardi di dollari in azioni. Per ogni azione Pixar verranno emesse 2,3 nuove azioni Disney. Come conseguenza della fusione Steve Jobs, attuale numero uno di Pixar e nuovo principale azionista del gruppo Disney, verrà nominato consigliere di amministrazione di Walt Disney.
(6 febbraio) Annuncia che intende fondere Abc Radio con Citadel Broadcasting, per creare una nuova società, Citadel Communication, cui faranno capo 177 emittenti Fm e 66 canali Am e nella quale Disney controllerà il 52% del capitale. La fusione, che ha un valore di 2,7 miliardi di dollari, dovrebbe essere portata a termine entro la fine dell’anno.
(14 febbraio) Insieme a Cisco Systems, Intel e a tre gruppi di fondi chiusi (Mayfield Fund, Norwest Venture Partners e Vantage Point Venture Partners) lancia una nuova società, Moviebeam, che sarà finanziata con una dotazione iniziale di 48,5 milioni di dollari e offre da oggi in Usa servizi online di movie-on-demand.
(27 febbraio) Modifica l’accordo sui programmi con il servizio di Pay TV britannico BSkyB, aggiungendo un nuovo canale con la biblioteca dei film di animazione e un altro con eventi sportivi storici.
(11 marzo) Annuncia che prevede di realizzare l’annunciato acquisto dei Pixar Animation Studios entro la fine di aprile o a maggio.
(13 marzo) Comcast annuncia di stare trattando con Walt Disney per acquistare E!, canale televisivo d’intrattenimento. Attualmente Disney controllla il 40% di E!. Secondo le stime di Merrill Lynch, E! vale circa 2,5 miliardi di dollari.
(5 aprile) Lancia un telefonino, realizzato da Sprint, per bambini, con incorporato un sistema Gprs per seguirne gli spostamenti. Il cellulare permette ai genitori di fissare un tetto di spesa e di decidere i giorni e le fasce orarie durante le quali si potrà telefonare.
(12 aprile) Annuncia che lancerà in via sperimentale una programmazione televisiva diretta agli utenti telematici. Il servizio sarà gratuito e verrà sostenuto dalla pubblicità che si vedrà in maniera permanente in un piccolo box all’interno dello schermo. La fase sperimentale durerà due mesi.
(8 maggio) Completa l’acquisizione da 7,4 miliardi di dollari di Pixar Animation Studios, un’operazione basata su un concambio azionario che ha visto la Walt Disney emettere 2,3 nuove azioni per ogni titolo Pixar. In base all’accordo Steve Jobs entrerà nel Cda di Disney come membro indipendente e diverrà il primo singolo azionista della società risultante dalla fusione con un pacchetto azionario pari al 7% del capitale.
(1 giugno) Stringe un’alleanza con CinemaNow, il portale di vendita di cinema online. In base all’accordo la sua controllata Buena Vista Home Entertainment offrirà i film in download (scaricamento da possedere) per Pc e player portatili. Il download sarà possibile dallo stesso giorno in cui i titoli saranno disponibili in Dvd.
(27 giugno) La sua controllata italiana di affidare a Sky Pubblicità, controllata di Sky Italia, la raccolta pubblicitaria di Toon Disney, il canale dedicato all’animazione distribuito in esclusiva nel pacchetto Mondo Sky.
(3 luglio) La sua controllata Walt Disney Internet Group si allea con Buongiorno. In base all’intesa, la società statunitense affida a Buongiorno la licenza per la distribuzione dei propri contenuti su telefonini in Sud Europa. In base all’accordo, Buongiorno distribuirà tutti i contenuti digitali per la telefonia mobile di Disney in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia.
(19 luglio) Annuncia l’intenzione di ristrutturare le sue attività cinematografiche riducendo tra l’altro il numero di dipendenti a livello mondiale di 650 unità.
(25 luglio) Acquista il canale tv locale per ragazzi Humgama per 30,5 milioni di dollari.
(20 settembre) Annuncia che per Natale lancerà Mix Max, media player per ragazzi. Il lettore Mix Max può far vedere per intero i film Disney su particolari memory card.
(28 settembre) La sua controllata Buena Vista Games acquista Climax Racing, società britannica specializzata in videogiochi ambientati nel mondo delle due e quattro ruote.
(7 novembre) La sua controllata Buena Vista Game lancia nuovo studio specializzato in videogiochi che si occuperà di creare nuovi titoli ispirati alle opere della Disney per le due console di Nintendo.
(22 novembre) Cede il 39,5% della rete televisiva E! a Comcast per 1,23 miliardi di dollari, arrivandone a detenere il controllo. Le due compagnie hanno anche siglato un contratto di distribuzione che riguarda 10 stazioni televisive oltre a quelle della stessa Disney.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

Walt Disney*

2006

2005

Ricavi

34.285

31.944

Spese d’esercizio

28.870

27.837

Utile di esercizio

3.374

2.533

*I valori sono riportati in milioni di dollari

Ricavi per settore*

2006

2005

Media e Networks

14.638

13.207

Park & Resorts 9.925 9.023

Studios Entertainment

7.529

7.587

Consumer Production

2.193

2.217

Totale

34.285

31.944

*I valori sono riportati in milioni di dollari