DTT e servizi interattivi

di di Gian Paolo Balboni e di di Gian Paolo Balboni |

Come e perché della nuova televisione

BIBLIOTECH


DTT e servizi interattivi

Telecom Italia Lab, Roma 2005
Pagine 177
ISBN 8885404367 
Prezzo 22.00

 

 La digitalizzazione della televisione terrestre è forse l’ultimo importante anello che ancora mancava nella catena che in poco più di 10 anni ha trasformato in digitale i flussi informativi e multimediali del nostro pianeta.

 

Il libro di Gian Paolo Balboni e Giovanni Venuti è stato scritto con un obiettivo preciso: fornire al lettore la conoscenza delle basi tecnologiche e degli elementi di scenario che permettono di meglio comprendere questo passaggio epocale. 
Oggi infatti, dopo aver tratto insegnamento dalle prime esperienze effettuate in UK, Spagna e Finlandia, anche l’Italia ha intrapreso con decisione il cammino che, nel corso dei prossimi due anni, trasformerà le centinaia di canali televisivi che popolano l’etere nazionale in altrettanti flussi digitali, e porterà nella case degli italiani decine di milioni di Set Top Box, il decoder digitale che è necessario per consentire al tradizionale televisore di visualizzare il segnale TV numerico.

 

La diffusione della DTT (acronimo che deriva dal termine anglosassone Digital Terrestrial Television) comporterà una garanzia di qualità del segnale, aumenterà il numero di canali utilizzabili per l’offerta TV, faciliterà la nascita di offerte a pagamento per singoli eventi, ed introdurrà la possibilità di trasmettere insieme al flusso audiovisivo anche informazioni testuali o grafiche, nonché applicazioni interattive scritte in linguaggio MHP. Proprio l’interattività, ovvero la possibilità data ad ogni spettatore di utilizzare in modo personalizzato questi dati aggiuntivi, o di interagire a ritroso con un fornitore di servizi tramite un canale di ritorno pilotato singolarmente, costituisce la novità più importante dell’approccio italiano alla DTT. Infatti la scelta strategica italiana è stata quella di favorire la diffusione di Set Top Box capaci di dare interattività anche remota, grazie alla presenza di due componenti: il linguaggio MHP, che permette di scrivere applicazioni interattive in grado di essere eseguite su qualsiasi Set Top Box, e la capacità di connettersi ad un canale di ritorno, telefonico o a larga banda, attraverso cui poter interagire con il resto del mondo.
La DTT darà così ad ogni famiglia italiana un canale digitale bidirezionale di facile utilizzo, che da un lato potrà modificare il modo con cui sono concepiti e costruiti i programmi televisivi, e dall’altro potrà essere impiegato dalle Amministrazioni Pubbliche per avvicinare i cittadini ai loro servizi e ridurre il cosiddetto “divario digitale”.

 

Il libro fornisce al lettore un panorama piuttosto completo delle componenti che intervengono in questo cambiamento. Il risultato viene raggiunto sviluppando un percorso che descrive, in modo preciso ma non esageratamente specialistico, le varie tecnologie che stanno alla base della DTT, i nuovi servizi che tali tecnologie permettono di sviluppare, le norme che governano il nuovo mondo digitale, l’organizzazione che l’Italia si sta dando per facilitare la diffusione di questa nuova tecnologia e favorire la crescita del mercato. Senza dimenticare una serie di considerazioni finali sui cambiamenti che la diffusione dei media digitali introdurrà nella casa del terzo millennio, e nelle abitudini e nei comportamenti dei suoi abitanti.
Si tratta quindi di un testo molto adatto a chi desideri capire come cambiano oggi, e come potranno evolvere in futuro, il media principe della società moderna e l’intero ecosistema dei servizi multimediali: la sua lettura richiede infatti solo una minima conoscenza di elettronica e tecnologie digitali.

 

Gli autori, esperti di telecomunicazioni e multimedialità, lavorano da diversi anni in Telecom Italia Lab, il Centro di Ricerca torinese del Gruppo Telecom Italia.
(dalla quarta di copertina)

 

Gian Paolo Balboni ha svolto attività di ricerca nel campo della commutazione digitale, dei sistemi elaborativi, della microelettronica e delle reti a larga banda. Negli ultimi anni la sua attività tecnica si è concentrata sui temi della multimedialità, dei servizi interattivi e della televisione digitale. Per oltre 10 anni ha tenuto corsi specialistici di telecomunicazioni al Politecnico di Torino, ed ha al suo attivo decine di pubblicazioni specialistiche e divulgative nel settore delle tecnologie ICT. 

 

Giovanni Venuti, dopo essersi inizialmente occupato di sistemi per il riconoscimento automatico della voce, ha maturato una lunga esperienza nel settore delle tecnologie video e multimediali, che spazia dalla definizione degli standard internazionali (ITU-T, MPEG, DVB, DAVIC, W3C) ai primi servizi multimediali su reti a larga banda. Negli ultimi anni si è occupato prevalentemente di servizi orientati alla fruizione su TV, con particolare riferimento agli ambiti della televisione su reti IP, della videocomunicazione, della DTT e dei relativi terminali.