Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati al 31 marzo 2006

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Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha esaminato e approvato la relazione del Gruppo al 31 marzo 2006

COMUNICATO STAMPA


GRUPPO TELECOM ITALIA
I risultati economico finanziari del Gruppo Telecom Italia dei primi tre mesi del 2006 e dei relativi periodi di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS. I dati dei periodi posti a confronto sono stati rielaborati tenendo conto delle attività cedute o in fase di dismissione: Gruppo Entel Chile, Gruppo Finsiel, Digitel Venezuela, TIM Hellas, TIM Perù ed il Gruppo Buffetti. In particolare, il conto economico consolidato del primo trimestre 2005 include i risultati: del gruppo Entel Chile (in quanto ceduto a fine marzo 2005), di TIM Hellas (in quanto ceduta a inizio giugno 2005), del gruppo Finsiel (in quanto ceduto nel mese di giugno 2005) e di TIM Perù (in quanto ceduta nel mese di agosto 2005). Inoltre nel corso del 2005 sono uscite dal perimetro di consolidamento: Databank, Televoice, Innovis, Cell-Tel, Olivetti Lexikon Nordic AB, Olivetti Servicios Y Soluciones, Olivetti Tecnost Africa e Med1IC-1, mentre è entrata a far parte del perimetro di consolidamento Liberty Surf.

I ricavi ammontano a 7.482 milioni di euro e registrano un incremento del 6,5% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (7.023 milioni di euro). Escludendo l’effetto della variazione dei cambi e del perimetro di consolidamento, la crescita organica è stata pari al 2,7% (+194 milioni di euro). I ricavi del primo trimestre 2006, rispetto allo stesso periodo 2005, risentono dell’impatto derivante dai tagli delle tariffe di terminazione avvenuti a partire dal settembre 2005. Tra i principali elementi che hanno caratterizzato la crescita organica nei primi tre mesi del 2006 sono da annoverare lo sviluppo delle attività del Gruppo TIM Brasil (+86 milioni di euro), il significativo contributo del Progetto broadband europeo (+60 milioni di euro) e l’apporto della Busines Unit TI Media che beneficia della crescita della raccolta pubblicitaria e del progetto Digitale Terrestre.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 3.295 milioni di euro e registra un incremento dello 0,3% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (+11 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi nei primi tre mesi del 2006 è pari al 44% (46,8% nei primi tre mesi del 2005), dove il confronto rispetto all’anno precedente risente principalmente del taglio delle tariffe di terminazione e del cambiamento della politica commerciale sul mobile Italia. Escludendo gli elementi eccezionali, l’effetto delle variazioni di cambio e di perimetro di consolidamento, la variazione organica risulta pari a -0,4% (-13 milioni di euro). Sempre a livello organico, l’EBITDA margin è pari al 44,6% (46% nei primi tre mesi del 2005), superiore al valore registrato a fine 2005 (43,4%).

L’EBIT (Risultato operativo) ammonta a 1.984 milioni di euro e registra una variazione negativa del -2,4% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (-48 milioni di euro). Tale risultato è influenzato dai maggiori ammortamenti (+186 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2005) dovuti all’incremento degli investimenti in innovazione, con vita utile più breve, effettuati sia quest’anno sia nel corso dell’esercizio precedente.
L’incidenza sui ricavi nei primi tre mesi del 2006 è pari al 26,5% (28,9% nei primi tre mesi del 2005). Escludendo gli elementi eccezionali e l’effetto delle variazioni di cambio e di perimetro di consolidamento, la variazione organica è negativa per 132 milioni di euro (-6,5% rispetto ai primi tre mesi del 2005). Sempre a livello organico, l’EBIT margin è pari al 25,6% (28,1% nei primi tre mesi del 2005), sostanzialmente in linea con il valore registrato a fine 2005 (26%).

Il risultato netto consolidato nei primi tre mesi del 2006 è pari a 744 milioni di euro (772 milioni di euro prima della quota di spettanza dei terzi), e registra una crescita del 13,4% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (656 milioni di euro). La crescita del risultato netto consolidato è riconducibile principalmente ai maggiori utili di spettanza della Capogruppo, come risultato dell’operazione di integrazione con TIM.

Gli investimenti industriali nei primi tre mesi del 2006 sono stati pari a 1.025 milioni di euro, in crescita di 113 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente legati a maggiori investimenti effettuati in ambito domestico sia nel fisso (+67 milioni di euro) sia nel mobile (+63 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2006 è pari a 39.043 milioni di euro (39.858 milioni di euro a fine 2005) registrando una diminuzione di 815 milioni di euro. Tale riduzione è riconducibile principalmente al flusso netto generato dalle attività operative pari a circa 2 miliardi di euro (senza considerare gli investimenti industriali pari a 1.025 milioni di euro).

Il personale del Gruppo al 31 marzo 2006 è pari a 85.253 unità. Al 31 marzo 2005 il personale del Gruppo era pari a 83.208 unità.

I RISULTATI DELLE OPERATIONS

I dati relativi ai primi tre mesi del 2006 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 4 maggio scorso, a valle del Consiglio di Amministrazione che li ha approvati.

WIRELINE
I ricavi, pari a 4.471 milioni di euro, registrano un incremento del 2,6% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (+115 milioni di euro). La crescita organica, a parità di area di consolidamento ed escludendo l’effetto cambio, è pari al 1,3% (+58 milioni di euro). Tale risultato, pur risentendo dell’impatto derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile, avvenute a partire dal secondo semestre del 2005, e dell’accelerazione del processo di migrazione del traffico voce da fisso a mobile, è sostenuto dal successo delle azioni di sviluppo del mercato Broadband europeo e nazionale. Escludendo l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione la crescita organica sarebbe stata del 2,3%.

Il settore core della fonia ha registrato ricavi per 2.414 milioni di euro (-6,3% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il comparto è caratterizzato dalla diminuzione dei ricavi da traffico, che risentono sia della riduzione dei prezzi di terminazione fisso-mobile (pari a circa 45 milioni di euro) sia della continua migrazione verso la telefonia mobile. Tale riduzione è in parte compensata dalla costante crescita delle offerte Flat che hanno raggiunto la quota di 6.397.000 abbonati (pari a circa il 30% delle linee fisse).

I ricavi del comparto Internet, pari a 377 milioni di euro, registrano un incremento del 7,1% rispetto ai primi tre mesi del 2005 grazie alla continua crescita dei ricavi Adsl (+12,3% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il portafoglio delle linee Broadband di Wireline in Italia ha superato, a fine aprile 2006, i 6,1 milioni di accessi (+400 mila rispetto a fine 2005). Considerando inoltre 1,5 milioni di accessi Broadband in Francia, Germania e Olanda (+202.000 rispetto a fine 2005) il portafoglio complessivo di Wireline in Europa supera a fine Aprile i 7,6 milioni di accessi Broadband.

I ricavi del comparto Data Business, pari a 443 milioni di euro, presentano una crescita complessiva del 6% rispetto ai primi tre mesi del 2005, sostenuti principalmente dal forte sviluppo dei servizi ICT.

I ricavi dei servizi Wholesale sono pari a 945 milioni di euro e presentano una crescita (+98 milioni di euro) dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2005, principalmente legata alla componente internazionale (+84 milioni di euro).

In forte aumento i ricavi del Progetto Broadband Europeo (Francia, Germania e Olanda), pari a 204 milioni di euro, che registrano un incremento del 124,2% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (+41,7% crescita organica). L’EBITDA, pari a 2 milioni di euro, ha superato il break-even nel primo trimestre 2006, rispetto ad una perdita di 13 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente.

L’EBITDA complessivo (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti), pari a 1.983 milioni di euro, registra una variazione del -0,9%, rispetto ai primi tre mesi del 2005 (-17 milioni di euro). Tale margine è influenzato dall’incremento dei costi di interconnessione (+3% rispetto all’anno precedente) per il diverso mix di fatturato, oltre che dall’incremento dei costi legati allo sviluppo del progetto europeo. L’incidenza sui ricavi è pari al 44,4% (45,9% nei primi tre mesi del 2005). La crescita organica è pari allo 0,3%, mentre, sempre a livello organico, l’incidenza sui ricavi è pari al 44,7% (45,2% nel primo trimestre 2005).

L’EBIT (Risultato operativo) è pari a 1.175 milioni di euro, registra una variazione del -6,4% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (-80 milioni di euro). Tale risultato risente dell’incremento degli ammortamenti dovuti ai maggiori investimenti industriali in innovazione effettuati sia quest’anno sia nel corso degli ultimi esercizi. L’incidenza sui ricavi è pari al 26,3% (28,8% nei primi tre mesi del 2005). La variazione organica è pari a -4,1%.

Gli investimenti industriali, pari a 756 milioni di euro, crescono di 67 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2005. Tale crescita è riconducibile ad investimenti in tecnologie di rete innovative e nello sviluppo di nuovi servizi.

MOBILE
Al 31 Marzo 2006 il portafoglio linee (domestico ed internazionale), escludendo quelle delle società cedute o in corso di cessione nel periodo, è pari a 50,7 milioni di linee con un incremento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2005. Al 30 Aprile TIM ha superato i 30 milioni di linee mobili in Italia.

Di seguito i risultati economici per le principali aree di business (attività domestiche e Brasile):

ITALIA
I ricavi delle attività domestiche sono pari a 2.370 milioni di euro, con una crescita dello 0,4% rispetto ai primi tre mesi del 2005 (2.361 milioni di euro). Escludendo però l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile e mobile-mobile la crescita sarebbe stata del 5,3%.
In particolare, contribuisce alla crescita dei ricavi il forte sviluppo dei servizi a valore aggiunto (VAS), pari a 406 milioni di euro, +11,5% rispetto allo stesso periodo del 2005.
L’incidenza dei VAS sui ricavi da servizi raggiunge il 17,9% (15,9% nel primo trimestre 2005). I ricavi voce, pari a 1.757 milioni di euro, registrano una variazione del -4%; pur beneficiando dell’accelerazione del processo di migrazione dal traffico fisso a quello mobile, tali ricavi risentono dell’impatto negativo dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione. Al netto di tale manovra la crescita sarebbe stata del 2,3%. In significativa crescita il fatturato da vendita di terminali (107 milioni di euro, +48,6%, rispetto ai primi tre mesi del 2005), legata principalmente ai terminali 3G.
L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 1.260 milioni di euro e registra una variazione del -2,6% rispetto ai primi tre mesi del 2005. L’incidenza sui ricavi è pari al 53,2% (54,8% nei primi tre mesi del 2005). La variazione organica è pari a -2,8%. Escludendo l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione la crescita organica sarebbe stata del 1,5%.

L’EBIT (Risultato operativo) è pari a 925 milioni di euro (-6% rispetto ai primi tre mesi del 2005). Su tale risultato incide la crescita dei livelli di ammortamento legata allo sviluppo delle infrastrutture di rete 3G e delle piattaforme di supporto di nuovi servizi innovativi. L’incidenza sui ricavi è pari al 39% (41,7% nello stesso periodo del 2005).

Gli investimenti industriali nei primi tre mesi del 2006 sono stati pari a 173 milioni di euro (110 milioni di euro nello stesso periodo 2005).

Con 29,664 milioni di linee al 31 Marzo 2006 (oltre 1 milione in più rispetto a fine 2005), TIM si conferma leader nel mercato domestico con una quota di mercato pari a circa il 40,3%. I clienti UMTS sono circa 3 milioni, con un’incidenza sul totale clienti TIM che è salita in sei mesi da meno del 6% a oltre il 10%.

BRASILE (cambio medio euro/real 0,378417)
Il Gruppo TIM Brasil, unico operatore con copertura GSM estesa all’intero territorio nazionale, supera al 31 marzo 2006 una base clienti di 21 milioni di linee (+43,5% rispetto al 31 marzo 2005) e conferma la leadership come operatore GSM con 17,8 milioni di linee.

Il Gruppo raggiunge una quota di mercato del 23,5%, confermando la seconda posizione a livello nazionale.

I ricavi consolidati del Gruppo TIM Brasil sono pari a 2.213 milioni di reais, con una crescita del 15,9% rispetto al medesimo periodo 2005 dovuta al forte sviluppo della base clienti e al contributo dei ricavi da servizi VAS (+51,1%), la cui incidenza sui ricavi da servizi è salita dal 5,4% del primo trimestre 2005 al 6,8%.

L’EBITDA consolidato (Risultato operativo ante ammortamenti, plus/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 478 milioni di reais, superiore di 169 milioni di reais rispetto al medesimo periodo del 2005 e con un’incidenza sui ricavi del 21,6% superiore di oltre 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

L’EBIT consolidato (Risultato operativo) è negativo per 94 milioni di reais e migliora del 40,1% rispetto ai primi tre mesi del 2005. Il miglioramento del risultato è stato conseguito nonostante la crescita degli ammortamenti connessa allo sviluppo degli asset di rete e IT.

Gli investimenti industriali realizzati nel periodo sono pari a 166 milioni di reais, in diminuzione di 105 milioni di reais rispetto al primo trimestre 2005 per il progressivo completamento della copertura territoriale.

OLIVETTI
I ricavi ammontano a 94 milioni di euro e registrano una riduzione di 14 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2005; escludendo l’effetto della variazione dei cambi, del perimetro di consolidamento. La variazione organica è negativa per 13 milioni di euro. Tale dato è influenzato soprattutto dai minori ricavi legati ai prodotti ink-jet tradizionali e alle stampanti specializzate.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è negativo per 12 milioni di euro (-16 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi 2005). Tale risultato è influenzato dai minori margini dei prodotti Ink-Jet e stampanti specializzate, nonché dalla riduzione degli introiti derivanti dall’attività di assistenza tecnica nel settore Gaming.

L’EBIT (Risultato operativo) è negativo per 17 milioni di euro (in pareggio nel primo trimestre 2005). Tale variazione è riconducibile alla riduzione dei margini dei prodotti Ink-Jet, stampanti specializzate e del Gaming.

Gli investimenti industriali ammontano a 2 milioni di euro, in riduzione del 50% rispetto ai primi tre mesi del 2005.

Il Consiglio d’Amministrazione, inoltre, ha approvato oggi l’Annual Report 2005 (Form 20-F), il documento redatto ai sensi della disciplina statunitense poichè Telecom Italia è registrata alla US Securities and Exchange Commission e i suoi titoli sono quotati, in forma di ADR, anche presso la borsa di New York.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il progetto di fusione per incorporazione in Telecom Italia S.p.A. di Nuova Tin it S.r.l. società controllata al 100% al fine di implementare il modello one company adottato nell’ottobre dello scorso anno.

Come previsto dai rispettivi statuti, la fusione (che non comporterà aumento di capitale da parte della società incorporante) sarà decisa dagli organi amministrativi delle due società, nel rispetto delle condizioni e dei termini indicati all’articolo 2505 del codice civile. Si prevede di completare l’operazione entro l’anno.

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