IT: nonostante la crisi economica, le aziende continueranno a investire spinte da cloud, social e mobile

di |

Gartner sostiene che bisogna re-immaginare l’IT, adottando un business post-moderno, guidato dai rapporti con i clienti.

Mondo


Cloud

La spesa globale IT è destinata ad arrivare a 2700 miliardi di dollari nel 2012, segnando un incremento del 3,9% dai 2600 miliardi di quest’anno. Secondo Gartner, nonostante la spesa enterprise sia destinata ad un piccolo rallentamento, dopo uno stimato incremento del 5,9% per il 2011, le imprese continueranno a investire nell’IT.

 

In occasione del Gartner Symposium/ITxpo (Orlando, Florida), che terminerà il 20 ottobre,  Peter Sondergaard, senior vice president di Gartner, ha commentato gli ultimi dati del mercato IT a un pubblico di di 8500 CIO e IT leader.

Sondergaard ha dichiarato: “Sono finiti i giorni in cui l’IT era un osservatore passivo del mondo. Le politiche mondiali e l’economia globale sono modellati dall’IT che è uno dei principali driver della crescita del business. Quest’anno, per esempio, 350 aziende investiranno più di 1 miliardo di dollari nell’IT. E lo faranno perché impatta le loro performance economiche”.

Due terzi dei CIO, ha detto Sondergaard, crede che l’IT darà un grosso contributo alle loro aziende nei prossimi dieci anni, più di quanto lo abbia fatto precedentemente.

Ma è necessario che i leader del settore comprendano che bisogna re-immaginare l’IT, adottando un business post-moderno, guidato dai rapporti con i clienti, alimentati dall’esplosione di forze nuove e vitali come il cloud, il social, la mobilità e l’esplosione delle informazioni.

 

“Sono forze innovative e distruttive se prese singolarmente – ha indicato Sondergaard –  ma insieme stanno rivoluzionando il business e la società. Questo legame definisce la prossima era del computing. Per comprendere questo cambiamento bisogna apprezzare ciascuna di queste forze”.

 

Il cloud combina l’industrializzazione delle capacità IT e l’impatto distruttivo dei nuovi business model. Sebbene l’allontanamento dai modelli tradizionali verso servizi di public cloud è comunque ancora nella fase iniziale, molto presto le cose cambieranno.

Gartner stima che nel 2010 sono stati spesi 74 miliardi per servizi di public cloud, che rappresentano solo il 3% della spesa enterprise. Tuttavia i servizi cresceranno cinque volte più velocemente della spesa globale IT enterprise (19% l’anno fino al 2015).

 

Il social computing, ha indicato ancora Sondergaard, porterà invece a un coinvolgimento di massa di clienti, cittadini e impiegati con i sistemi dell’impresa. “Con 1,2 miliardi di individui sui social network, cioè il 20% della popolazione mondiale, il social computing è già nella fase successiva. I leader dell’IT devono immediatamente integrare le funzionalità social nei loro sistema enterprise”.

 

Per quanto riguarda l’informazione, è ormai superato il concetto di un sistema di dati  warehouses, che contiene tutte le informazioni enterprise necessarie.

Sistemi multipli che comprendono gestione del contenuto, archiviazione, filesystem specializzati, data mart sono collegati tra loro con servizi dati e metadati, per diventare il data warehouse “logico” dell’azienda.

 

Il passaggio al mobile sta lasciando indietro molte aziende IT che non sono in grado di muoversi abbastanza velocemente da recuperare il gap. Il mobile è un trend che è già avvenuto: nel 2010 i pc portatili e gli smartphone hanno superato i pc fissi. Meno di 20 milioni di tablet multimediali sono stati venduti nel 2010, ma entro il 2016 il pubblico acquisterà 900 milioni di tablet, uno ogni 8 persone nel mondo. Entro il 2014 la base dei dispositivi dotati di sistemi operativi mobile come iOS di Apple, Android di Google o Windows 8 di Microsoft supererà i PC fissi. A riguardo, ha detto Sondergaard, “E’ un cambiamento incredibile e non solo per i singoli utenti. Richiede che l’IT riconsideri il modo in cui fornisce le applicazioni. Entro il 2014 il 60% delle aziende IT avrà un app store privato, le applicazioni saranno riprogettate per essere sensibili al contesto”.

 

L’impatto di cloud, social, information e mobile, ha concluso Sondergaard, renderà obsolete le architetture degli ultimi 20 anni.