Le priorità

5G, Suigo (INWIT) ‘ Rimuovere tutti i vincoli che rallentano le reti’

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Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne Comunicazione & Sostenibilità di INWIT: 'Rimuovere tutti i vincoli amministrativi che limitano lo sviluppo delle nuove reti e promuovere nuove semplificazioni per il 5G'.

Rimuovere il più in fretta possibile tutti i vincoli che rallentano lo sviluppo del 5G e delle nuove reti digitali. E’ questo il messaggio di Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne Comunicazione & Sostenibilità di INWIT in occasione del webinar che si è tenuto oggi “La prevenzione è in linea. L’occasione del 5G” nella sede della Protezione Civile. “Un ostacolo da rimuovere sono i vincoli burocratici che in questi ultimi anni hanno rallentato lo sviluppo delle infrastrutture digitali: è quindi importante che il Governo, a fronte di un PNRR Italia ben strutturato che destina 6,31 mld alle reti ultraveloci e 5G, abbia incluso misure per snellire le procedure come il “Decreto Governance PNRR e Semplificazioni”, approvato lo scorso 31 maggio”, ha detto Suigo nel suo intervento.

“Tuttavia, da sole le Semplificazioni non bastano. Per consentire la realizzazione veloce delle reti 5G è fondamentale l’adeguamento dei limiti di emissione elettromagnetica ai livelli europei – ha ribadito – Limiti che in Italia sono stati fissati circa 20 anni fa con una soglia 10 volte inferiore a quella applicata nei paesi dell’Unione europea, tra cui Germania, Francia, UK e Spagna”.                

Per una società sostenibile

L’intervento di Suigo si è concentrato inizialmente sul ruolo del 5G, che in futuro sarà senza dubbio una delle tecnologie abilitanti per la promozione di una società più sostenibile, favorendo innovazione, inclusione, riduzione delle disuguaglianze.

Il 5G sarà infatti un fattore chiave “per abilitare nuove forme urbane”, fornendo la connettività necessaria per la smart mobility, servizi pubblici ed edifici più intelligenti, nonché un migliore controllo del consumo energetico, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra.     


Copertura outdoor e indoor

Tuttavia, affinché le aziende, la PA e tutti i cittadini siano consapevoli delle potenzialità del 5G e dei vantaggi che lo sviluppo delle reti di quinta generazione produrrà sul sistema-paese, “è necessario puntare sul tema dell’education, in modo da diffondere la cultura digitale tra la popolazione, in particolare tra gli imprenditori e i manager, aspetto questo sul quale il nostro Paese è ancora molto indietro”.
Copertura outdoor e indoor

In questa fase INWIT gioca un ruolo di apripista nella transizione digitale del Paese attraverso la realizzazione di infrastrutture e sistemi aperti neutral host per gli operatori per reti dedicate 4G/5G, e, potenzialmente, mini data center e IoT.

600 milioni per nuove torri

Come emerge dal Piano industriale 2021-2023, che prevede un programma di investimenti di circa 600 milioni di euro indirizzati in particolare a creare nuove torri, sia nelle città sia nelle aree rurali, e a sviluppare le micro-coperture indoor e outdoor con sistemi Das e small cells. 

“Il nostro ruolo è anche innovare la disponibilità delle nostre infrastrutture tecnologiche – prosegue – Si tratta dell’evoluzione futura verso torri smart, in grado ad esempio di ospitare sensori IoT per il monitoraggio del territorio e degli eventi climatici; il nostro Piano industriale profila un’evoluzione verso torri sempre più intelligenti: asset digitali, distribuiti e protetti, che potranno dare un contributo concreto alla trasformazione digitale delle attività economiche e sociali del Paese. La presenza capillare delle torri permette la fornitura di servizi avanzati anche nelle zone in cui la connettività attraverso fibra ottica arriverà più tardi, anticipando quindi la digitalizzazione del paese e riduzione del divario digitale. Le torri, per la loro caratteristica di essere diffuse e capillari, possono ospitare tecnologie idonee al monitoraggio e al controllo del territorio”.

Emissioni elettromagnetiche invariate col 5G

È bene ribadire, come già chiarito da numerosi studi internazionali e nazionali come ad es. da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, che il passaggio al 5G non comporta un aumento dell’esposizione elettromagnetica complessiva. Al contrario, l’architettura 5G presenta delle caratteristiche che potrebbero portare ad un impatto elettromagnetico invariato o addirittura inferiore rispetto a quello delle generazioni precedenti. Infatti, le antenne 5G generano campi elettromagnetici focalizzati nella zona in cui sono necessari.