Smart mobility

5G, sono sette i corridoi Ue per testare le auto connesse e a guida autonoma

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Le smart road sono una priorità per la Commissione europea: l'ultimo corridoio annunciato per il 5G e la mobilità connessa, elettrica ed autonoma è quello tra Bulgaria, Serbia e Grecia.

Alla Digital Assembly 2018 che si è tenuta a Sofia il 25 e 26 giugno passati, l’Union europea ha annunciato la nascita di un nuovo corridoio transfrontaliero per la sperimentazione delle reti 5G applicate alla smart mobility autonoma, elettrica e connessa.

L’ultimo in ordine di tempo è quello creato tra Bulgaria, Serbia e Grecia e che vedrà la possibilità di testare auto a guida autonoma e connesse in rete rispettivamente tra Sofia, Belgrado e Salonicco.

A seguito degli accordi sulla sperimentazione su larga scala delle smart road (connected and automated mobility on European motorwayscross-border corridors), che hanno visto coinvolti 27 Paesi membri dell’Unione, sono ormai sette i corridoi individuati che consentiranno di testare la tecnologia 5G proprio sulla mobilità di nuova generazione.

In precedenza, era già stato attivato il corridoio 5G tra Francia, Germania e Lussemburgo, quindi il corridoio 5G tra l’Italia e la regione del Sud Tirolo, che andrà a riguardare l’autostrada del Brennero, una delle più trafficate d’Europa, dove transitano ogni anno circa 60 milioni di veicoli.

Altri progetti in tal senso sono stati annunciati da Norvegia, Finlandia e Svezia, che vede la sperimentazione riguardare ben due autostrade: la E8 tra Tromsø (Novegia) and Oulu (Finlandia); e la E18 tra Helsinki, Stoccolma and Oslo.

Un altro è quello tra Olanda e Belgio, con un corridoio per il 5G tra Rotterdam, Antwerp e Eindhoven, mentre l’ultimo è quello relativo a due smart road frutto di una lettera d’intenti tra Portogallo e Spagna: una in via di realizzazione tra Vigo e Porto, l’altra tra Evora e Metida.

Un memorandum d’intesa è stato invece firmato da Austria, Ungheria e Slovenia per sperimentare le auto a guida autonoma e la mobilità elettrica.

La Commissione Ue spinge per la realizzazione di una rete di centinaia di chilometri di corridoi autostradali connessi, dove le sperimentazioni saranno condotte fino a consentire che un’auto possa funzionare da sola, in presenza di un guidatore e a precise condizioni. La Commissione considera le autostrade connesse una priorità e per questo annuncia il suo impegno per la risoluzione di tutte le problematiche in tema di sicurezza, privacy e gestione dei dati.