Lo scontro

3 Uk-O2, Commissione Ue fa ricorso contro la bocciatura della Corte di Giustizia del suo veto al merger

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La Commissione Ue è pronta a fare appello contro la decisione della Corte di Giustizia che aveva contestato la decisione di Bruxelles di bloccare la fusione fra O2 e 3 Uk.

La Commissione Ue è pronta a fare appello contro la decisione della Corte di Giustizia che aveva contestato la decisione di Bruxelles di bloccare la fusione fra O2 e 3 Uk.

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Lo scorso mese di maggio La Corte generale aveva dichiarato che la Commissione Ue non era stata in grado di dimostrare che la fusione fra O2 e 3 Uk avrebbe provocato un aumento dei prezzi e avrebbe danneggiato la concorrenza nel mercato britannico del mobile. La portavoce della Commissione Ue Arianna Podesta ha detto alla Reuters che la Corte generale ha commesso diversi errori legali nel suo giudizio.

A maggio la Corte di Giustizia europea aveva ribaltato, annullandola, la decisione di quattro anni fa della Commissione Ue di bloccare la fusione fra O2 e 3 Uk nel Regno Unito, accogliendo così l’appello presentato da CK Hutchison, casa madre di 3 Uk che in Italia controlla al 100% Wind Tre. Secondo la Corte Ue, la Commissione Europea non ha comprovato in maniera abbastanza convincente gli effetti negativi sulla concorrenza derivante dall’eventuale merger.

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Crolla il dogma dei 4 operatori

Il giudizio della Corte di Giustizia faceva crollare in modo alquanto rumoroso il dogma del quarto operatore, vale a dire il convincimento da parte dell’Antitrust Ue che siano necessari 4 operatori di telefonia mobile nei singoli mercati per garantire la concorrenza nei diversi paesi Ue. A questo punto, la Commissione Ue avrebbe dovuto rivedere profondamente il suo atteggiamento sul fronte delle fusioni e del consolidamento nel mercato del mobile. E non si potrebbe escludere a priori una eventuale diminuzione a tre da quattro del numero di operatori in Italia o una nuova ondata di merger in un settore fortemente provato da anni di guerra dei prezzi, erosione dei margini e ora anche dalla pandemia.

Vedremo però adesso come andrà con il ricorso.