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1,5 miliardi di euro per i Poli europei dell’innovazione digitale

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Costruire una rete di hub per l’innovazione digitale in Europa tesa a favorire crescita, sviluppo e occupazione. Previsti più di 200 Poli di ricerca e trasferimento tecnologico. L’avvio dei progetti dopo l’estate 2021.

Dopo due giorni di confronto online sugli European Digital Innovation Hubs (EDIH), o Poli europei di innovazione digitale, tutte le parti interessate hanno dato il via libera al programma di investimenti di 1,5 miliardi di euro.

L’Europa digitale di cittadini e imprese

Vogliamo un’Europa in prima linea sul fronte dell’innovazione digitale, in cui ogni cittadino abbia le giuste conoscenze e competenze e ogni singola imprese sia in grado di utilizzare tutte le tecnologie di cui ha bisogno per pianificare il proprio business”, ha dichiarato il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton.

L’esito del confronto è arrivato a conclusione del forum online dedicato alla selezione dei potenziali hub candidati, a cui hanno partecipato più di 2000 stakeholders da tutta Europa.

Una rete per la crescita

La creazione di una rete europea di Poli di innovazione digitale punta a rafforzare la sinergia tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, con l’obiettivo di favorire la ripresa economica fortemente condizionata dalla pandemia di Covid-19 e dando un impulso decisivo al trasferimento tecnologico e alla digitalizzazione, specie del settore manifatturiero.

La futura rete si comporrà di circa 200 Poli e sarà finanziata per gli anni che vanno dal 2021 al 2027.

I potenziali hub selezionati dovranno a loro volta presentare dei progetti, che saranno scelti nei prossimi mesi a avviati dopo la prossima estate.

I progetti italiani

Per l’Italia, sono 45 i progetti selezionati dalla cabina di regia costituita dal Ministero dello Sviluppo economico, dal Ministero dell’Università e della ricerca e dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

Da un punto di vista tecnologico, in linea con il Programma Europa Digitale (che ha finanziato metà delle risorse a sostegno della rete di hub), l’insieme dei progetti inviati alla Commissione europea prevede l’adozione delle principali tecnologie emergenti , in particolare l’Intelligenza artificiale, il Calcolo ad alte prestazioni e la Cyber security, in differenti settori quali, oltre alla manifattura 4.0, la salute, le scienze della vita, l’agroalimentare, l’ aerospazio, l’industria creativa e le principali filiere del made in italy.